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BOTTE TRA ORBI SULLA STRACCIONA POLITICA INDUSTRIALE ITALIANA - ROMITI CONTRO PRODI: ''NON È VERO CHE LA FIAT SI PRESE ALFA GRAZIE A VESCOVI E SINDACATI'' - TRONCHETTI CONTRO GARAVOGLIA, CHE DEFINÌ IL PIANO ROVATI UN ALIBI PER IL DISASTRO DI TELECOM': ''CI FURONO INGERENZE DALLA POLITICA. LO DICONO ANCHE MURDOCH E BAZOLI''

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1. BOTTA E RISPOSTA PRODI-ROMITI SULLA PRIVATIZZAZIONE DELL' ALFA TRA LE OFFERTE DI FIAT E FORD

Michelangelo Borrillo per il “Corriere della Sera

 

TRONCHETTI INTERVIENE LIBRO DEBENEDETTI CON GARAVOGLIA PRODI GIAVAZZI  TRONCHETTI INTERVIENE LIBRO DEBENEDETTI CON GARAVOGLIA PRODI GIAVAZZI

Il rebus della politica industriale resta irrisolto (come da titolo dell' incontro organizzato dalla Fondazione del Corriere della Sera) anche quando a discuterne sono i protagonisti. Sul palco ma anche in platea, se nelle poltrone siedono Mario Monti, Cesare Romiti e Marco Tronchetti Provera. Tutti intenti ad ascoltare il dibattito, moderato da Dario Di Vico, tra i professori Romano Prodi e Francesco Giavazzi e il presidente di Campari Luca Garavoglia sul libro di Franco Debenedetti Scegliere i vincitori, salvare i perdenti.

 

«Con la politica industriale il governo pensa di essere più bravo del mercato - ha spiegato l' autore - per cui sceglie i vincitori e salva i perdenti, in quanto le aziende di Stato non falliscono». E la citazione del Manzoni «anche nelle maggiori ristrettezze, i denari del pubblico si trovano sempre, per impiegarli a sproposito» fa capire bene che idea abbia Debenedetti della politica industriale italiana. Prodi, con la sua esperienza all' Iri, la pensa diversamente.

libro debenedetti con garavoglia prodi giavazzilibro debenedetti con garavoglia prodi giavazzi

 

«La politica industriale non è una, ma cambia con il tempo: negli anni 30 l' Iri era una necessità per il Paese. È vero anche che in Italia è difficile, a volte, distinguere tra privato e pubblico. Quando trattai l' Alfa con la Ford, avvisai l' interlocutore statunitense: se la Fiat reagisce l' accordo salta perché in Italia si rivoltano vescovi e sindacati. E così fu».

 

Romiti, intervenuto dalla platea, ricorda cosa diverse: «Caro Romano, noi e la Ford facemmo due offerte e la nostra risultò più alta. Quindi sindacati e vescovi non decisero nulla». Il rebus resta irrisolto. Come nel dibattito tra Garavoglia e Tronchetti Provera su Telecom: per il primo gli azionisti hanno comprato a 4 euro e venduto a 2,8; per il secondo «il piano industriale era piaciuto anche a Murdoch, ma il governo non ha permesso di attuarlo, come sottolineò lo stesso Murdoch».

libro debenedetti con garavoglia prodi giavazzi  libro debenedetti con garavoglia prodi giavazzi

 

Giavazzi cerca di mettere tutti d' accordo con i numeri: «Se si quantifica il risparmio privato messo nelle imprese pubbliche sia direttamente che indirettamente dal 1933 al 1992, si arriva al 72% del Pil». Di certo l' intervento pubblico in Italia non è mancato. Resta il rebus su quanto abbia reso .

 

 

2. IL RACCONTO SU TELECOM E’ STATO ALTERATO

Da “il Giornale

 

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«La storia industriale di Telecom degli ultimi dieci anni è stata alterata». La presentazione dell' ultimo libro dell' economista Franco Debenedetti, ieri pomeriggio a Milano, si è improvvisamente accesa quando dalla platea ha chiesto di intervenire l' amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera. Seduti sul palco, oltre a Debenedetti, Luca Garavoglia, patron di Campari, l' economista Francesco Giavazzi e all' ex premier Romano Prodi.

Angelo Rovati e Romano ProdiAngelo Rovati e Romano Prodi

 

Nel suo intervento, il professore bolognese ha celebrato il funerale delle grandi imprese italiane «che non ci sono più, «sono rimaste solo Saipem e Finmeccanica», perché «le altre sono diventate tedesche o cinesi». Nessuna citazione diretta della Pirelli, passata di recente sotto il controllo di ChemChina, ma la punzecchiatura era evidente. Tronchetti ha quindi chiesto la parola sottolineando che «in Italia si è sempre più guardato alla finanza e meno all' industria», mentre la liquidità - anche quella emessa oggi dalle banche centrali - «deve essere trasformata in investimenti e crescita».

 

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Nessun riferimento alla durissima battaglia con Prodi ai tempi del cosiddetto «piano Rovati» e dello scorporo della rete Telecom (era il 2007) ma un ricordo di quella «meravigliosa avventura» che ha portato, sotto la sua gestione, i collegamenti a banda larga del gruppo di tlc da 390mila a 9 milioni, la crescita in Brasile di Tim da 5 a 25 milioni di clienti e la riduzione del debito da 43 a 37 miliardi.

 

Quando però il presidente di Campari, Garavoglia, è tornato sul piano Rovati definendolo un «alibi per mettere fine a un disastro», Tronchetti è sbottato ricordando che furono nell' ordine Murdoch, l' ambasciatore americano Spogli e di recente l' ex presidente di Intesa, Giovanni Bazoli, ad ammettere che su Telecom ci furono ingerenze della politica.

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