DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Non sono passati che pochi mesi dalla grande festa italiana per l’agognata vittoria contro i francesi per il miglior sauvignon del mondo che si scopre forse come abbiamo fatto a vincere quel concorso ma anche tanti, tantissimi premi, bicchieri, grappoli e tralci. L’importante sembra che fosse usare il preparato segreto di Ramon Persello, 39 anni, di Attimis, consulente bioclimatico tra i più noti in Friuli e, soprattutto, chimico degli aromi di una certa levatura.
Sandra e Roberto Snidarcig con una bottiglia di Tiare
Molti dettagli li trovate su Il Piccolo e soprattutto, per una volta, grazie alla procura di Udine, si sanno i nomi delle aziende coinvolte tra i quali vi invitiamo a spulciare per capire se vi siete fatti abbindolare pure voi.
Nel caso, non preoccupatevi, siete in buona compagnia: l’azienda Tiare non solo è riuscita ad abbindolare la Giuria del Miglior Sauvignon del Mondo, ma anche la Guida vini del Gambero Rosso che, proprio l’anno scorso, l’aveva premiata con il titolo di “cantina emergente dell’anno”. Tra gli aromi più citati sui vini quelli di sambuco, menta, frutto della passione e note definite “varietali” da molti.
Gli unici ai quali il sauvignon di Tiare non era piaciuto perché troppo tecnico? Chettelodicoaffà, a noi di Intravino che, per non saper né leggere né assaggiare, giusto un anno fa titolavamo così: “Perché non mi piace il miglior Sauvignon del mondo?“.
Da rileggere e mandare a memoria.
Nell’attesa che il processo accerti le reali responsabilità, eccovi la lista degli indagati: Roberto Snidarcig e la sua Tiare di Dolegna del Collio (l’anno scorso vincitore del concorso Sauvignon e Cantina Emergente per il Gambero Rosso), poi Adriano Gigante, dell’omonima azienda agricola di Corno di Rosazzo, Valerio Marinig di Prepotto, Paolo Rodaro, di Spessa, Pierpaolo Pecorari, di San Lorenzo Isontino, Michele Luisa, della Tenuta Luisa di Corona, Anna Muzzolini, dell’Azienda agricola Iole di Prepotto, Roberto Folla, dell’Azienda agricola Cortona di Villa Vicentina, Luca Caporale, dell’Azienda agricola Venchiarezza di Cividale, Federico Stefano Stanig, dell’AZienda agricola Stanig fratelli di Prepotto, Andrea Visintin, dell’Azienda agricola Magnas di Cormons,
Cristian Ballaminut, titolare di un’azienda a Terzo d’Aquileia, Cristian Specogna, dell’Azienda agricola Specogna Leonardo di Corno di Rosazzo, Gianni Sgubin, della Società agricola Ferruccio Sgubin di Dolegna del Collio, e Filippo Butussi, della Valentino Butussi di Corno di Rosazzo. Perquisizioni sono state inoltre eseguite nelle sedi di due tenute di fuori regione: l’Azienda vinicola F.lli De Luca, di Remo De Luca, a Mozzagrogna (Chieti) e la Castel Rio Società agricola di Ficulle (Terni), amministrata da Valentino Cirulli. Nell’inchiesta sono rimaste coinvolte anche Francesca Gobessi, 65 anni, di Udine, ed Emanuela Zuppello, 55, di Torreano, in quanto colleghe di Persello nel laboratorio di analisi in cui lavora.
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