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FCA MANDA IN ROSSO TUTTA PIAZZA AFFARI (-0,44%), INSIEME AI CALI DI FERRAGAMO E TOD’S – MARCHIONNE AMMETTE CHE LA MULTA DI BRUXELLES PER LE FURBATE FISCALI GLI HA FATTO “SALIRE LA PRESSIONE SANGUIGNA” – GLI SCANDALI ALIMENTARI SONO COSTATI 12 MLD IN 15 ANNI

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1 - BORSA: FCA (-5,3%) MANDA IN ROSSO MILANO (-0,44%), MA A WALL STREET VOLA FERRARI

PIAZZA AFFARI BORSA MILANOPIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Radiocor - Seduta contrastata per le Borse europee nel giorno dell'esordio boom di Ferrari a Wall Street (+9% in questo momento) e alla vigilia della riunione della Bce, chiamata a dare nuove indicazioni sul futuro prossimo della politica monetaria. Se Francoforte e Parigi chiudono sopra la parita', Milano chiude a -0,44% penalizzata soprattutto dall'ondata di vendite su Fca (-5,3%), su Tenaris (-3,2%) e sul settore della moda, in particolare su Ferragamo e Tod's, che perdono rispettivamente il 2,2% e l'1,4% dopo le perplessita' espresse dagli analisti di Mediobanca sull'impatto cinese per i conti delle due aziende.

 

diego della valle e nicole kidman diego della valle e nicole kidman

Fca, invece, paga sia i realizzi dopo il lungo rally da fine settembre (+30%) sia un pizzico di delusione per il mancato incremento del prezzo di collocamento di Ferrari.

 

Tra le migliori, invece, St (+2,2%), Prysmian (+1,7%) e Mediolanum (+1,5%) nell'ultimo giorno in cui e' esercitabile il diritto di recesso legato alla fusione con Banca Mediolanum. Tra le peggiori ancora Saras (-7%) dopo il maxi collocamento di Rosneft dell'altro ieri. Sul fronte dei cambi l'euro e' stabile a 1,135 dollari (ieri a 1,1346 dollari). Vale inoltre 136 yen come ieri, mentre il biglietto verde e' scambiato a 119,92 (119,93). Il petrolio cede l'1,2% a New York a quota 45,75 dollari al barile.

 

2 - TAX RULING: MARCHIONNE, ASSURDO, MI E' SALITA PRESSIONE

PAPA MARCHIONNE TORINOPAPA MARCHIONNE TORINO

 (ANSA) - ''Con tutto il rispetto, quando ho visto il comunicato questa mattina la mia pressione sanguigna e' salita alle stelle. E' assolutamente assurdo per chiunque nella commissione si riferisca a quello che facciamo in Lussemburgo come se fossimo una banca''. Lo afferma l'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, commentando la decisone europea che ha stabilito che Fca e Starbucks hanno goduto di accordi fiscali impropri.

marchionne ferrarimarchionne ferrari

 

3 - JOBS ACT: POLETTI, IN ARRIVO NORME PER AUTONOMI

(ANSA) - Il governo sta lavorando, dopo il Jobs Act sui lavoratori dipendenti già varato, al nuovo Jobs Act per i lavoratori autonomi. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sottolineando la necessità di "strumenti di tutela per questi lavoratori". In particolare, Poletti ha sottolineato il rischio che questi lavoratori hanno a non vedersi pagata la parcella. "In Stabilità abbiamo inserito norme su un regime semplificato. Ci sarà un fondo per questi lavoratori ma dobbiamo ancora mettere a punto la nuova normativa".

RENZI POLETTIRENZI POLETTI

 

4 - ALIMENTARE: SCANDALI A TAVOLA, 12 MLD IN 15 ANNI

(ANSA) - Sono costati 12 miliardi gli scandali alimentari che hanno scosso l'Italia negli ultimi 15 anni, un conto salato pagato da filiere e consumatori anche in termini di maggiori oneri di controlli. E' quanto emerge da uno studio Federconsumatori e Fiesa-Confesercenti, presentato oggi nel corso dell'assemblea elettiva dell'associazione della distribuzione al dettaglio alimentare.

 

Dalla mucca pazza-Bse, all'aviaria, alla mozzarella blu, alla carne di cavallo non tracciata nei tortellini, una carrellata di allarmi, 7 su 10 verificati nella zootecnia, che hanno danneggiato filiere e consumi ma anche affinato nel tempo le normative sulla sicurezza alimentare e sulla tracciabilità degli alimenti. Il presidente Fiesa, Gian Paolo Angelotti, ha fatto notare però che gli scandali si sono verificati solamente a monte della filiera; da qui la necessità di affinare i controlli verso le aree che hanno prodotto maggiori criticità.

PIECH MUELLERPIECH MUELLER

 

5 - VW: MUELLER, PER ORA POSTI DI LAVORO NON A RISCHIO

(ANSA) - "Al momento non abbiamo alcun motivo anche solo di ragionare sull'ipotesi di introdurre l'orario ridotto". Lo ha detto il numero uno di Volkswagen, Matthias Mueller, oggi a Wolfsburg, al termine di una visita nello stabilimento di produzione della Golf assieme al presidente della Bassa Sassonia (e membro del consiglio di vigilanza di Vw) Stephan Weil (Spd), e al capo del consiglio di fabbrica Bernd Osterloh. Nonostante le perdite previste, Mueller non vede per ora conseguenze dirette sui posti di lavoro.