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(MF-DJ)
Il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, nell'ambito del processo sui derivati che ha coinvolto il comune del capoluogo lombardo, ha chiesto la condanna di quattro banche a una pena pecuniaria di 1,5 mln di euro per ogni istituto, la confisca di 72 mln come profitto dei reati contestati e l'interdizione per un anno a contrarre con la pubblica amministrazione.
Le quattro banche coinvolte sono Jp Morgan, Deutsche Bank, Ubs filiale di Londra e Depfa Bank. Per le tredici persone fisiche imputate nel processo l'accusa, a quanto si e' appreso, ha chiesto quattro assoluzioni e nove condanne. Le assoluzioni, per insufficienza di prove, riguardano i due ex manager di Palazzo Marino, Giorgio Porta e Mario Mauri e due funzionari di Jp Morgan, Simone Rondelli e Francesco Rossi Ferrini.
Per Antonia Creanza (Jp Morgan), Marco Santarcangelo (Depfa) e Wiliam Marrone (Depfa) il Pm ha chiesto una condanna a dodici mesi e mille euro di multa mentre 11 mesi e 900 euro di multa sono stati chiesti per Carlo Arosio e Tommaso Zibordi (entrambi di Deutsche Bank). Per Gaetano Bassolino (Ubs) e Matteo Stassano (Ubs) il magistrato ha chiesto la condanna a 10 mesi e 800 euro di multa. Per Fulvio Molpetti (Jp Morgan), la condanna richiesta e' di 8 mesi e 700 euro e per Alessandro Foti (Ubs), 6 mesi e 600 euro. A tutti l'accusa contesta il reato di truffa aggravata ai danni del comune di Milano.
La vicenda prende avvio da una operazione in derivati tra il Comune di Milano e le quattro banche che, secondo gli inquirenti, avrebbero tratto da questa operazione un profitto illecito quantificato in 100 mln.
Ubs si e' detta pronta a contestare "con fermezza le dichiarazioni finali del Pm nelle nostre repliche conclusive in autunno e dimostreremo che non sussistono basi legittime per qualsiasi condanna o sanzione a carico di Ubs o dei suoi attuali ed ex dipendenti accusati".
Questo il commento, affidato a una nota, della stessa Ubs la quale ritiene "che i fatti presentati al processo dimostrino l'assenza di collusione tra le banche e il Comune di Milano, nessuna frode da parte di alcun individuo impiegato presso Ubs e nessun danno per il Comune di Milano.
"Le evidenze emerse in aula non supportano le condanne e le sanzioni richieste dal Pm nei confronti di Ubs o dei suoi dipendenti imputati", conclude la banca.
Anche Jp Morgan ha commentato le decisioni del procuratore aggiunto Robledo. "Accogliamo con rispetto le richieste del Pubblico Ministero nei confronti della banca e dei suoi esponenti", ha sottolineato la banca, "tanto quelle di assoluzione di Francesco Rossi Ferrini e Simone Rondelli, quanto quelle di condanna, nella convinzione che tutti i nostri dipendenti e la banca abbiano agito con professionalita' e in maniera del tutto appropriata nel contesto delle operazioni con il Comune di Milano, e confidiamo in un sereno giudizio da parte della Corte".
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