1. IL PATRON DI ESSELUNGA: “VEDO DAGOSPIA. VI SI DICE “NON NE POTEVO PIÙ DI DOVER PAGARE TANGENTI”. QUESTO NON L’HO DETTO. FORSE IO E IL GIORNALISTA NON CI SIAMO ESPRESSI BENE" 2. IN QUESTI TEMPI DI COOPERATIVE ROSSE FA PIACERE LEGGERE: "LA RICHIESTA DI TANGENTI ERA PAZZESCA, MA NOI ABBIAMO SEMPRE PREFERITO RINUNCIARE PIUTTOSTO CHE PAGARE UNA”

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Riceviamo da Bernardo Caprotti:

bernardo caprottibernardo caprotti

 

Caro Roberto,

 

         vedo il tuo Dagospia.

 

         Vi si dice “non ne potevo più di dover pagare tangenti”.  Io questo non l’ho detto.  Forse io e il giornalista non ci siamo espressi bene.

 

         La richiesta di tangenti era pazzesca, ma noi abbiamo sempre preferito rinunciare piuttosto che pagare una tangente.

 

         Segnatamente qui a Pioltello, ci chiedevano 100 milioni per ogni tipo di autorizzazione.  Mensa per i dipendenti, supermercato, uffici, capannoni.  Per 10 anni non abbiamo fatto niente, ma di tangenti non ne abbiamo mai pagate.

Quando il sindaco e il capo dell’urbanistica furono messi in prigione, per noi fu una vera gioia.  Ma le nostre tangenti non c’entravano, non c’erano.

 

         Caramente,

 

 

BERNARDO CAPROTTI BERNARDO CAPROTTI

tuo Bernardo