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LE TASSE LE PAGANO SOLO I POVERI CRISTI - LA COMMISSIONE EUROPEA HA CONCESSO QUATTRO MESI DI “TREGUA FISCALE” AD APPLE CHE DEVE PAGARE 13 MILIARDI DI EURO DI TASSE ALL’IRLANDA - CUPERTINO DOVEVA SALDARE TUTTO IL 3 GENNAIO MA GLI EURO-BUROCRATI HANNO REGALATO TEMPO

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Fabrizio La Rocca per “la Verità”

 

LE TASSE DI APPLE E GOOGLELE TASSE DI APPLE E GOOGLE

«Tranquilli, fate con comodo, ci vediamo tra quattro mesi». Quand' è stata l' ultima volta che l' Agenzia delle Entrate si è rivolta a voi in questo modo? Probabilmente non è mai successo, anche se il debito accumulato era di poche migliaia di euro. E guai se avete un' attività commerciale e saltate uno scontrino: sarete subito trattati come il peggiore degli evasori. C' è invece chi ha accumulato 13 miliardi di tasse non pagate eppure viene trattato con i guanti bianchi. Capita, se ti chiami Apple.

 

PROTESTE PER LE POCHE TASSE PAGATE DA APPLEPROTESTE PER LE POCHE TASSE PAGATE DA APPLE

La Commissione europea ha appena concesso una tregua alla multinazionale di Cupertino che deve pagare 13 miliardi di euro di tasse all' Irlanda. Secondo la Ue, il trattamento fiscale riservato alla Apple da Dublino ha consentito al colosso informatico di evitare di pagare le tasse sui profitti generati dalle vendite nell' interno mercato unico Ue, grazie alla decisione presa dalla società di registrare tutte le vendite in Irlanda, invece che nei Paesi Ue dove i prodotti era no effettivamente venduti.

 

VestagerVestager

Il termine per pagare era stato fissato per il 3 gennaio, ma la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Ve stager, ha concesso altri quattro mesi. «È una cosa difficile da fare perché si tratta di una somma enorme e quindi bisogna capire come procedere. Non si tratta di un conto bloccato, come in alcuni degli altri casi, in cui sono depositati 25 o 30 milioni di euro. Quindi, questo complica la questione e probabilmente ci vorrà un po' più di tempo».

 

Insomma, bisogna dargli il tempo di fare una colletta. Sembra di vederlo, Tim Cook, mentre chiede un prestito allo zio o si mette a fare un secondo lavoro di notte per ripianare il debito. Certo è che l' inflessibilità da ragioniere prussiano di cui spesso fa sfoggio l' Unione europea sembra riservata agli Stati sovrani, spesso trattati come scolaretti indisciplinati. Alle multinazionali, invece, tutto è concesso.

 

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Qualcuno ipotizza che in questa improvvisa tolleranza verso Apple c' entri anche il fatto che il colosso dell' hi-tech stia per trasferire a Cork le attività internazionali di iTunes, Apple Music, iBook Store e App Store, per un volume d' affari di 9 miliardi di dollari. È il motivo per cui l' Irlanda, anziché infuriarsi con Apple, se l' è presa con la Ue che si è intromessa. Anche a Washington non l' hanno presa bene, sostenendo che la Ue stesse sabotando le imprese statunitensi. Insomma, tutti contro Bruxelles. Che la voce grossa, però, la fa soltanto con noi.