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COSTITUZIONE DIMENTICATA: “LA REPUBBLICA TUTELA IL RISPARMIO”. MA NEI CRAC BANCARI, RISARCITI 2 MILIARDI CONTRO I 30 CHIESTI – PROCESSI AL RALLENTATORE E POCHI I RIMBORSI – PRIVILEGIATI QUELLI DEL MONTEPASCHI, SFIGATI QUELLI DELLE POPOLARI VENETE

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Andrea Greco e Franco Vanni per la Repubblica

 

Indagini e cause contro le banche, a decine. Condanne quasi zero. Rimborsi a chi aveva azioni e bond, pochi e lenti: 2,2 miliardi su circa 30 miliardi persi dalle due categorie soggette alla legge del bail in, piovuta tre anni giusto prima di una decina di crisi bancarie nostrane. Servono tempo, pazienza e nervi saldi; anche dopo che l' investimento è in fumo.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 11

 

Ma qualcosa a distanza si rivede. I primi a incassare dall' unica procedura conclusa qualche giorno fa - sono i 15.443 detentori di obbligazioni delle banche in crisi nel novembre 2015: Marche, Etruria, Cariferrara, Carichieti. Si azzerarono 780 milioni in bond subordinati, ma l' esborso del Fondo interbancario volontario ( costituito dagli operatori del credito in Italia) ha restituito 181 milioni, per il 90% in piccoli assegni sotto i 20 mila euro.

 

Una manovra voluta allora dal Tesoro assieme a quella, più articolata, dei rimborsi tramite l' Autorità Anticorruzione per i casi di "vendita fraudolenta" di quei bond. Le istanze all' Anticorruzione sono 1.695, con 79 milioni richiesti: un mese fa la prima udienza dei collegi Anac ha accolto ben 29 delle prime 32 istanze, pari a 473mila euro che pagherà ancora il Fondo interbancario. L' Autorità guidata da Raffaele Cantone dice che da aprile riunirà i collegi « con frequenza settimanale » : anche così servirebbe un altro anno, ferie incluse.

 

protesta dei risparmiatori davanti a bankitalia 9

« Purtroppo è la nostra giustizia: processi falciati dalla prescrizione, parti civili sballottate, flussi di giustizia controversi che portano l' immobilismo, risarcimenti improbabili o elemosine » , nota Antonio Tanza, presidente di Adusbef.

 

Chi punta alla giustizia ordinaria per aver soddisfazione sulle quattro banche ponte del Centro Italia, deve in effetti remare su distanze più lunghe. Per Banca Etruria l' udienza preliminare ad Arezzo riguarda 27 ex, per diverse accuse di bancarotta. Quattro di loro hanno chiesto il rito abbreviato.

 

CARICHIETI

Già in appello c' è il filone sull' ipotesi di ostacolo alla vigilanza in cui tutti gli imputati sono stati assolti nel rito abbreviato. A fare infuriare i 62mila soci è il fatto che la prima udienza del secondo grado è fissata il 9 aprile 2019. Anche per Banca Marche ad Ancona si è all' udienza preliminare, con diverse ipotesi di bancarotta e ostacolo alla vigilanza. A rischiare il processo sono l' ex dg Luciano Bianconi e 12 altri ex; i tre sindaci chiedono il giudizio abbreviato.

 

Nell' insolvenza del 2016 si persero centinaia di milioni: 2.883 gli azionisti ammessi come parti civili. Su Cariferrara gli indagati sono 34: tutto ancora in fase di indagine per bancarotta, e i pm di Ferrara hanno chiesto più tempo. Un secondo filone - bancarotta patrimoniale, aggiotaggio e false comunicazioni - è a processo con 12 imputati. Prima udienza il 18 giugno. Per Carichieti la procura lo scorso dicembre ha chiesto una proroga indagini contro i due ex commissari di Bankitalia Salvatore Immordino e Francesco Bochicchio, per l' ipotesi di bancarotta fraudolenta.

 

assemblea pop vicenza

Il crac delle due banche venete è più recente (2016). Un primo contentino, per gli azionisti non quotati di Vicenza e Veneto banca, è arrivato dalla gestione del Fondo Atlante, che l' anno scorso ha erogato 441 milioni a 121mila persone, un 15% su quanto investito, a patto che rinunciassero a future cause.

 

La strada al Fondo interbancario resta aperta anche per loro: le richieste di indennizzo forfait, sullo schema delle quattro "banche ponte", si sono chiuse il 30 settembre 2017 e sono all' esame. Quanto ai tribunali, per la popolare vicentina siamo all' udienza preliminare, con accuse di ostacolo alla vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto per l' ex presidente Gianni Zonin, l' ex dg Samuele Sorato e altri del vecchio vertice. Il giudice ha già autorizzato più sequestri conservativi per oltre 200 milioni. Comunque briciole per i 118mila soci che hanno bruciato 6 miliardi.

 

zonin popolare vicenza

L' inchiesta su Veneto Banca, condotta a Roma, è stata trasferita un mese fa a Treviso per decisione del gup, dichiaratosi incompetente per territorio. I pm veneti dovranno di nuovo istruire un fascicolo e chiedere i rinvii a giudizio per un crac da 5 miliardi di 87mila soci: i tempi si allungheranno molto, con la quasi certezza che i reati contestati ostacolo e aggiotaggio - saranno prescritti prima di una sentenza definitiva. Anche qui, come a Vicenza, la speranza dei danneggiati è che il tribunale civile dichiari l' insolvenza, così i pm potranno aprire il fascicolo della bancarotta.

 

veneto banca assemblea soci

Monte dei Paschi è la crisi più recente ( 2017) con procedimenti penali più datati, passati nel 2013 a Milano per decisione del gup di Siena. I vari filoni partono dalle manovre sui derivati per occultare le perdite Mps del 2009. Sono a processo Mussari, Vigni e Baldassarri per aggiotaggio, falso in bilancio e ostacolo. Due nuovi filoni riguardano la gestione successiva: in uno la procura ha chiesto l' archiviazione dell' accusa di ostacolo alla vigilanza per Alessandro Profumo ( all' epoca presidente) e Fabrizio Viola (ad): presto si pronuncerà il gip.

 

padoan montepaschi

Su questi fatti è in corso un' altra udienza preliminare per l' ipotesi di falso dei bilanci dal 2013 al 2015, con conseguente manipolazione del mercato: qui oltre a Viola e Profumo, è indagato l' ex sindaco Paolo Salvadori. I nuovi filoni diranno molto anche della " tenuta" dell' azione di responsabilità che qualche socio Mps chiede alle passate gestioni e a Deutsche Bank e Nomura, le controparti di quei derivati. Richiesta da ben 11 miliardi.

 

Finora gli unici a riavere i soldi persi su Mps sono i portatori del subordinato 2008/ 2018 da 2,1 miliardi: bond ad alto rendimento, ma il Tesoro li ha trattati coi guanti: nel nazionalizzare la banca, ne ha scambiati 1,53 miliardi a molti di loro con bond Mps a basso rischio.