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DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI…
Andrea Montanari per “Milano Finanza”
Dopo le scommesse di GazzaBet e le app a pagamento per i device di nuova generazione GazzaGold, ora la Gazzetta dello Sport ci prova con la televisione. Il quotidiano sportivo diretto da Andrea Monti diventerà presto una emittente - oggi esiste in streaming online l'offerta di GazzaTv - sul digitale terrestre e/o sul satellite.
Il progetto che in Rcs Mediagroup vede coinvolto l'ad Pietro Scott Jovane e il manager Francesco Carione è alle battute finali, al punto che sarebbero già stati individuati anche i responsabili del palinsesto e della struttura televisiva sia all'interno della redazione di via San Marco, sia all'esterno.
Il piano, finora tenuto alquanto riservato in via Rizzoli, è in fase avanzata di definizione al punto che già si conosce la posizione sul telecomando: Gazzetta Tv, questo il nome scelto al momento per il canale tematico, occuperà il tasto 59, dove fino allo scorso maggio andava in onda il canale di poker del gruppo GTech, sostituito poi da Split Tv.
Rcs prenderà lo spazio in affitto sul multiplex di proprietà di Persidera, la joint venture nata pochi mesi dall'accordo industriale fra Telecom Italia Media e il Gruppo L'Espresso. Il costo annuo d'affitto della banda dovrebbe aggirarsi sui 3,5-4 milioni per un investimento complessivo nell'arco dei 365 giorni di almeno 8-10 milioni. Cifra che potrebbe lievitare se il progetto dovesse sdoppiarsi anche sulla pay tv di Sky Italia.
Un progetto di rilievo di questi tempi in casa Rcs, dove finora si è badato al taglio dei costi con chiusura e vendita di periodici e con la cessione degli immobili di Via Solferino e Via San Marco (al fondo Usa Blackstone), il restyling da domani del Corriere della Sera oltre che con un impegnativo progetto di razionalizzazione della controllata spagnola Unidad Editorial.
Il lancio del canale Gazzetta Tv, che avverrà con ogni probabilità a inizio del 2015, non è comunque una novità assoluta in casa Rizzoli visto che già all'inizio degli anni Duemila il progetto era sul tavolo dei manager.
L'intenzione è quella di rafforzare e rilanciare il brand della testata sportiva, prima per numero di lettori in Italia, che però a fine luglio, mese nel quale si sono disputati i Mondiali di calcio in Brasile, aveva registrato una decisa contrazione delle diffusioni cartacee e digitali (258.331 copie, -8,8%) e delle vendite (235.166, -9,2%).
E non va trascurato l'importante appeal in termini pubblicitari. Il canale della Gazzetta dovrebbe garantire un'offerta generalista (calcio, ciclismo, basket, motori) perché non è previsto l'acquisto di diritti tv esclusivi. Di fatto, replicherà l'offerta di SportItalia, il canale rilanciato da giugno da Tarak Ben Ammar e Naguib Sawiris, in onda sul digitale e su Sky.
Ma non va dimenticato, nell'ottica delle strategie industriali, che nel luglio 2013, Rcs, attraverso la spagnola Unidad Editorial, ha chiuso Marca Tv, l'emittente collegata all'omonimo quotidiano sportivo.
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