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Sara Bennewitz per la Repubblica
miuccia prada and patrizio bertelli
Un 2016 di lusso, ma non per tutti. Le griffe tricolori annunciano risultati contrastanti con un’unica costante: nell’ultimo trimestre si vedono segnali di ripresa su tutti i mercati e le prospettive 2017 sono più rosee del previsto, anche grazie a un miglioramento della situazione in Cina.
La peggiore, ancorché nelle attese, è stata Prada che nell’anno fiscale che termina al 31 gennaio ha registrato ricavi a parità di cambio in calo del 10% a 3,14 miliardi. Dal lato opposto, invece, un’altra azienda della pelletteria come Gucci, che a fine dicembre 2016 ha registrato ricavi in aumento del 12% a 4,37 miliardi.
Risultati altalenanti anche per i marchi medio piccoli, dove Ferragamo (-2,5% a 1,43 miliardi) e Tod’s (-3,8% a 1 miliardo) hanno perso quota, mentre Brunello Cucinelli (+10,4% a 456 milioni e ) e Aeffe (+4,7% a 268,8 milioni) hanno guadagnato posizioni. Segno che non solo il lusso è un settore maturo molto competitivo, ma anche che la creatività, il servizio e un’eccellente manifattura fanno la differenza.
E se la Gucci formato Alessandro Michele e Marco Bizzarri è stata quella che lo scorso anno ha saputo meglio soddisfare i “bisogni” dei consumatori, la Prada di Miuccia e Patrizio Bertelli ha imparato la lezione degli ultimi tre anni e si prepara al cambiamento.
«Abbiamo attuato una profonda fase di razionalizzazione dei processi operativi e gestionali, identificando importanti linee di azione per lo sviluppo futuro - ha commentato ieri Bertelli - mi riferisco in particolare alla definizione della nostra strategia digitale. Nel contempo, stiamo anche rafforzando la struttura manageriale in ambito retail».
Le nuove collezioni e il potenziamento dell’online sia per la vendita wholesale (che accelera nel quarto trimestre grazie a Net-a porter e Mytheresa) sia per la comunicazione, stanno ricevendo riscontri positivi dai clienti. Gli investitori, invece, vorrebbero che i proprietari di Prada, sulla falsariga di quanto fatto dalla francese Kering con Gucci, iniziassero a far crescere all’interno una squadra di seconde linee pianificando la successione per il futuro dell’azienda.
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