DIGITAL VALUE TRAVOLTA DALLO SCANDALO SOGEI: RISCHIA DI SALTARE L’OPERAZIONE ITALTEL - IL GIRO DI DENARO CHE HA VISTO FINIRE AGLI ARRESTI L’EX PRESIDENTE E AD DI DIGITAL VALUE, MASSIMO ROSSI, E L’EX DIRETTORE GENERALE DI SOGEI, PAOLINO IORIO, NON È SOLO UNA STORIA DI CORRUZIONE. IN L’ITALIA È IN ATTO UN RIASSETTO DEL SETTORE ICT CHE COINVOLGE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, LA DIFESA E I SERVIZI E HA A CHE FARE ANCHE CON LE VICENDE DI TIM - QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI: L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - DAGOREPOR

https://m.dagospia.com/dagoreport-quando-il-braccio-destro-in-italia-di-elon-musk-andrea-stroppa-evoca-l-ipotesi-411600

 

Carlo Di Foggia per "Il Fatto Quotidiano" - Estratti

 

massimo rossi

Il giro di denaro che ha visto finire agli arresti l’ex presidente e Ad di Digital Value, Massimo Rossi, e l’ex direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, non è solo – come ipotizzano i pm romani – una storia di corruzione tra una azienda di It e il manager del principale gruppo pubblico di informatica. In l’Italia è in atto un riassetto del settore Ict che coinvolge la Pubblica amministrazione, la Difesa e i Servizi e ha a che fare anche con le vicende di Tim.

 

Ora lo scandalo potrebbe far saltare il passaggio di proprietà di Italtel. Digital Value è sorta nel 2018 dall’integrazione di Italware e Itd Solutions, con lo sbarco a Piazza Affari l’8 novembre dello stesso anno. L’azienda romana è una delle maggiori realtà digitali nazionali e conta molti grandi clienti tra Pubblica amministrazione, tlc, finanza e industria. 

 

paolino iorio

(…) Ora puntava molto sui 9 miliardi del Pnrr per la digitalizzazione e innovazione della Pa. Un obiettivo che potrebbe essere a rischio se il procedimento giudiziario dovesse sfociare in una condanna della società, indagata per la responsabilità prevista dalla legge 231.

 

In Borsa, Digital Value aveva toccato i massimi a 118 euro il 29 novembre 2021, quando valeva oltre 1,17 miliardi. Il 14 ottobre, giorno prima degli arresti, valeva quasi 600 milioni. Con lo scoppio dello scandalo, l’azione dell’azienda è precipitata del 75%: ora il gruppo vale appena 137 milioni.

 

Massimo Rossi, che la controlla attraverso Dv Holding con il 64,6% delle azioni e il 78,5% dei diritti di voto, dopo l’arresto si è dimesso da presidente e Ad: le sue deleghe sono state sdoppiato tra il nuovo presidente Paolo Vantellini e Riccardo Benedini come amministratore delegato. 

MASSIMO ROSSI

 

La nomina di Vantellini riporta in primo piano i rapporti tra Digital Value e Tim. Il nuovo presidente non è il solo ex top manager di quello che fu il monopolista di Stato delle Tlc a sedere nel Cda della società romana: insieme a lui (che aveva assunto la carica di direttore generale) il 2 dicembre 2019 era entrato come advisor strategico anche Marco Patuano, ex Ad di Tim dal 2011 al 2016. In quegli stessi anni, in Tim Vantellini era stato il responsabile della funzione Business Support Office a diretto riporto di Patuano. Sono anni di forte crescita Per la società di Rossi e questi potrebbero non essere gli unici legami tra Digital Value e Telecom. 

 

Ieri La Verità ha rivelato l’esistenza di un’indagine segreta a Roma che coinvolge manager di Tim e presunti legami con Rossi. Il terremoto comunque va oltre il gruppo romano. Proprio il giorno prima degli arresti, il 14 ottobre, l’Antitrust aveva dato via libera all’acquisizione di Italtel da parte di Digital Value (...)

 

paolino iorio

L’operazione, del valore di 120 milioni tra capitale e debito, è stata finanziata a settembre da Intesa Sanpaolo e Mps con 90 milioni. (...)

Ma l’acquisizione di Italtel non è l’unica in corso nel settore. Nell’ambito del riassetto delle attività italiane dell’ex British Telecom, Sirti, società della quale Vantellini in passato è stato presidente, potrebbe essere ceduta a una cordata che coinvolge Maticmind, concorrente agguerrita di Digital Value e controllata per il 70% dal fondo Cvc con Cassa Depositi e Prestiti che ne possiede il 15% e il restante 15% che è del fondatore Carmine Saladino, in stretti rapporti con il ministro della Difesa Guido Crosetto.

 

ELON MUSK CON ANDREA STROPPA

Il Fatto ha raccontato il mancato rinnovo da parte dell’Aisi, il servizio segreto interno, dei contratti con Sind, società di cybersecurity controllata da MaticMind. Stando a quanto filtra, Cvc starebbe ora prendendo tempo per l’operazione Sirti, di cui dovrebbe rilevare la parte digitale. Grande è la confusione sotto il cielo del business Ict italiano.

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