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DIO MION! - “IL MAGGIORDOMO DEI BENETTON”, USCITO SBATTENDO LA PORTA E ROMPENDO BEN PRIMA DI GENOVA IL PONTE CON GILBERTO BENETTON, NON NE HA AZZECCATA PIÙ UNA - MA IL BUON MION NON DEMORDE: NEGLI ULTIMI GIORNI SI È SEGNALATO MOLTO ATTIVO CON UN VECCHIO SODALE, FABRIZIO PALENZONA, PER CONVINCERE CALTAGIRONE A PORTARLO ALLA PRESIDENZA DI GENERALI
DAGOREPORT
Per anni è stato un manager silente, “il maggiordomo dei Benetton” come diceva nelle poche occasioni ufficiali. Questo è almeno quello che pensavano i suoi “padroni”. In realtà Gianni Mion avrebbe coltivato un forte collegamento con molti giornalisti, che ha fidelizzato piazzando notizie e aneddoti.
luciano giuliana gilberto benetton
Però, uscito sbattendo la porta e rompendo ben prima di Genova il ponte con Gilberto Benetton, non ne ha azzeccata più una. L’avventura alla Popolare di Vicenza è stato un fallimento, aveva fondato con Erede una spac, Space, ma anche lì è stato pregato gentilmente di andarsene. Allora ha provato a riciclarsi come Presidente di Venezia Terminal Passeggeri, dove ha immediatamente litigato con i soci e con l’agenzia di comunicazione Barabino, con cui è in causa, ed è dato in uscita.
ALESSANDRO BENETTON E DEBORAH COMPAGNONI
Non meglio è andato il tentativo di fare un fondo con la regione Veneto, fallito “per l’opposizione della politica” come ha recitato benevolmente la stampa amica.
Sì, perché i giornalisti che per anni ha aiutato regalando notizie all’insaputa dei suoi padroni, continuano a supportarlo e aiutarlo. Ecco allora fare capolino la notizia che sarebbe entrato con un ruolo quasi esecutivo nel consiglio di Luxottica, cosa ovviamente mai avvenuta, oppure la suggestione che potrebbe tornare a casa, in Edizione, che qualche giornale fa filtrare.
Ipotesi impossibile, perché gli eredi Benetton sanno benissimo che Gilberto non lo aveva mai perdonato per aver appreso dai giornali che sarebbe diventato presidente della Pop Vicenza, e certamente anche a loro sono arrivate le battute che negli anni non gli risparmiato. Bersagli preferiti il ganzo Alessandro o la cugina Franca.
Ma il buon Mion non demorde, non si arrende alla panchina che l’età consiglierebbe: negli ultimi giorni si è segnalato molto attivo con un vecchio sodale, Fabrizio Palenzona, per convincere Caltagirone a portarlo alla presidenza di Generali.
Probabile che anche questa ciambella finirà senza buco.
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