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DIS-UNICREDIT – ANCORA GUERRA FREDDA AI VERTICI DELLA BANCA: IL VERONESE BIASI PREPARA UNA LETTERACCIA AI GRANDI SOCI – NEL MIRINO LA GESTIONE DEL CASO PALENZONA, I BUCHI NELLA GOVERNANCE E IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE A SOLI 6 MESI DA QUELLO PRECEDENTE

DAGOREPORT

 

C’è sempre vento di guerra tra Verona e Milano in Unicredit. Il presidente della Cassa scaligera, Paolo Biasi, è uno dei grandi azionisti della banca guidata da Federico Ghizzoni ed è rimasto fuori all’ultimo rinnovo del cda. Adesso medita vendetta.

Paolo Biasi Paolo Biasi

 

Dopo aver fatto dimettere un sindaco per divergenze sulla gestione minimalista del caso Palenzona-Mercuri, Biasi prepara una letteraccia agli altri grandi soci in cui vuole fissare sulla carta il suo punto di vista assai critico sulle recenti vicende giudiziarie, sui buchi nella governance interna testimoniati dallo strapotere del vicepresidente Palenzona sul management (è furioso per il silenzio del presidente Giuseppe Vita) e sulla gestione economica della banca.

 

BIASI PALENZONABIASI PALENZONA

In particolare, Biasi vuole sapere per quale motivo Ghizzoni abbia provveduto a presentare un nuovo piano industriale lacrime e sangue a soli sei mesi da quello precedente. Che cosa è successo veramente in così poco tempo? Che cosa ha imposto la Bce?

PAOLO FIORENTINOPAOLO FIORENTINO

 

Intanto, niente fuga verso il lucroso mondo delle finanziarie che gestiscono le sofferenze bancarie per Paolo Fiorentino, il vicedirettore generale che dalle intercettazioni del caso Palenzona-Bulgarella emerge come Deus ex machina della banca. Sembrava vicino alla porta d’uscita e invece è stato il presidente Vita ad annunciare ufficialmente che a Fiorentino non si rinuncia.