TRAGEDIA GRECA – DOPO LO SCHIAFFO DELLA BCE LA BORSA GRECA CROLLA (-9%) E LA POLITICA DEI SORRISI MOSTRA LA CORDA – HOLLANDE E RENZI HANNO LASCIATO TSIPRAS NELLE FAUCI DI MERKEL E DRAGHI

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1.SCHIAFFO DELLA BCE ALLA GRECIA, MA ATENE TIRA DRITTO. LA BORSA IN PROFONDO ROSSO, GIÙ I MERCATI EUROPEI

da “Lastampa.it

 

Apertura in rosso delle Borse e partenza in rialzo per lo spread all’indomani della “gelata” della Bce alla Grecia. Draghi ha deciso infatti di non accettare più i titoli della Grecia come collaterale per erogare liquidità alle banche.  

tsipras merkeltsipras merkel

 

ATENE A PICCO  

Crolla, in avvio di seduta, la Borsa di Atene: l’indice generale Ase scende del 9% a 771,4 punti. A picco i titoli delle banche. Lo spread tra titoli di stato greci e tedeschi a dieci anni è volato sopra i mille punti, esattamente a 1.068 punti.  

 

MALE PIAZZA AFFARI  

Avvio in calo anche per le principali piazze europee: Parigi cede lo 0,83%, Francoforte -0,38%, Londra -0,67%, Amsterdam -0,8%, Lisbona -1,41%, Madrid -1,43%. A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,26% a 20.675 punti, l’All Share -1,17% a 21.983. Sul listino principale pesante il comparto bancario. In rialzo anche il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi: apertura a quota 124 punti base, dai 117 della chiusura di ieri. 

 

LO SCHIAFFO BCE A TSIPRAS  

tsipras con un poster della merkeltsipras con un poster della merkel

Ieri la Banca centrale europea ha messo di fatto al muro il governo Tsipras nel mezzo della sua offensiva anti-austerity, togliendo alle banche elleniche l’accesso alle normali aste di liquidità e giudicando il programma di salvataggio greco a rischio. Ma Atene minimizza: secondo il ministero delle Finanze la Bce sta facendo pressioni sull’Eurogruppo per raggiungere un accordo che sia positivo per tutti. E tira dritto: «Il governo - si legge in una nota del ministero delle Finanze - resta deciso nell’obiettivo del suo programma di salvezza nazionale approvato dal voto del popolo greco. L’obiettivo è convergere verso una politica europea che metterà definitivamente fine alla crisi dell’economia sociale greca».  

 

VAROUFAKIS VEDE SCHAEUBLE  

Mario Draghi a NapoliMario Draghi a Napoli

Oggi Varoufakis sarà dal collega tedesco Wolfgang Schaeuble. Poi, il dossier Grecia sarà al centro dell’Eurogruppo della prossima settimana a Bruxelles, giusto alla vigilia del Consiglio Ue del 12 febbraio. Dopo aver incontrato Draghi ieri, il ministro aveva definito «fruttuoso» il suo colloquio con il presidente della Bce. Ma il numero uno della Bce avrebbe rigettato la sua richiesta di convertire in bond perpetui i titoli ellenici comprati dalla banca centrale europea. Da fonti dell’Eurotower era anche emerso che Draghi, di fronte al neoministro greco, avesse «chiarito il mandato della Bce e chiesto al nuovo governo di confrontarsi velocemente e in maniera costruttiva con l’Eurogruppo per mantenere la stabilità finanziaria». Un rinvio alla politica, insomma. E con una certa velocità. 

 

 

2. ASSE TRA BERLINO, ROMA E PARIGI SU ATENE CALA IL GELO DEL RIGORE

Andrea Bonanni per “la Repubblica

 

Il silenzio di Juncker e Draghi, il riserbo di Renzi, le smentite Fmi. E poi le scarne parole di Angela Merkel che suonano come una sentenza: «Ho parlato al telefono con il premier italiano e il presidente francese. Sulla Grecia le posizioni degli Stati membri non differiscono nella sostanza».

VAROUFAKIS TERMINATOR VAROUFAKIS TERMINATOR

 

L’offensiva diplomatica tra Roma, Bruxelles, Parigi e Francoforte di Alexis Tsipras ha prodotto un frastuono di dichiarazioni ottimistiche che però non ha trovato eco nei loro interlocutori. «I negoziati saranno difficili», ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, unica autorità comunitaria a rilasciare un commento dopo l’incontro con Tsipras.

 

Roma, Bruxelles, Francoforte e Parigi hanno mandato lo stesso messaggio, dunque: nessuna conferenza internazionale per rinegoziare il debito, nessuna cancellazione più o meno occulta dei 240 miliardi prestati, nessun trattamento di favore da parte di Fmi e Bce.

 

L’unico tavolo negoziale al quale si devono rivolgere i nuovi governanti di Atene è quello dell’Eurogruppo. E devono farlo in fretta perché, senza un accordo dell’Eurogruppo, neppure la Bce sosterrà le banche greche già svenate dalla fuga di capitali.

 

schauble MERKELschauble MERKEL

Accolti dovunque con grandi sorrisi, baci, abbracci e pacche sulle spalle, Tsipras e Varoufakis sono tornati ieri sera ad Atene con ben poca farina nel sacco. E difficilmente se ne aggiungerà oggi, durante l’incontro che Varoufakis avrà a Berlino con il Finanzminister, Wolfgang Schauble. In una intervista a Repubblica, il ministro greco aveva annunciato di aver «avviato un negoziato» con il Fondo monetario internazionale per una dilazione del debito.

 

Circostanza che l’Fmi ha smentito seccamente. In compenso si è saputo che Varoufakis ha incontrato nel week-end a Parigi il responsabile europeo del Fondo, che guardacaso è quel Poul Thomsen odiatissimo dai Greci perché per anni a capo della Troika e dei suoi ultimatum. I due, dice un breve e perfido comunicato Fmi, «hanno fatto conoscenza ed evocato le sfide a cui la Grecia deve far fronte».

 

martin Schulz martin Schulz

Pure tra coloro che Tsipras considerava i suoi potenziali alleati, come Renzi, Hollande e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il leader greco ha trovato sorrisi, comprensione, ma anche una linea di demarcazione netta: la premessa per qualsiasi negoziato è che Atene si impegni a rispettare le regole europee e gli obblighi assunti. «Se la Grecia modifica unilateralmente gli accordi, l’altra parte non è più obbligata a rispettarli, pertanto lo Stato non sarà più in grado di finanziarsi», dice Schulz in una intervista a Handesblatt.

 

Intanto i tedeschi hanno fatto trapelare un loro “documento di lavoro” presentato agli altri governi dell’Eurozona in cui chiedono non solo che la Grecia garantisca di rimborsare il debito, ma che mantenga anche tutti gli impegni di tagli, riforme e privatizzazioni che i precedenti governi avevano concordato con la Troika.

 

Ma questo, evidentemente, fa già parte della complicata partita negoziale che si aprirà oggi con l’incontro di Varoufakis e Schauble e che entrerà nel vivo l’11 febbraio alla riunione dell’Eurogruppo che precederà di un giorno il vertice dei capi di governo della Ue, quando finalmente Tsipras incontrerà la cancelliera Merkel.

gli ispettori della troika ad atene gli ispettori della troika ad atene

 

In tanta freddezza, è anche vero che l’Europa deve e vuole negoziare con Atene per scongiurare una bancarotta greca e un primo, pericolosissimo sfaldamento dell’Unione monetaria. E lo stesso premier greco sa bene che anche l’Europa dovrà fare concessioni importanti. Perché Tsipras è oggi l’unico, esile filo che tiene attaccata la Grecia all’Europa.