E' SEMPRE MURO CONTRO MURO TRA CIR E LE BANCHE SU SORGENIA - COME MINACCIATO RIPETUTAMENTE, LE BANCHE POTREBBERO CONVERTIRE IN MASSA IN AZIONI PARTE DEL DEBITO IN ECCESSO (600 MILIONI)E BUTTARE FUORI DE BENEDETTI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Sole 24 Ore Radiocor - E' sempre muro contro muro tra Cir e le banche sulla ristrutturazione del debito Sorgenia. Gia' nella serata di ieri sarebbe partita la missiva con cui gli istituti hanno chiesto alla holding di alzare da 100 a 150 milioni il contributo di capitale nell'operazione.

L'ultima lettera di un frequente carteggio che negli ultimi giorni non ha visto alcun avvicinamento tra le parti. A questo punto, la situazione pare bloccata e aperta sostanzialmente a tre ipotesi. Resta lo scenario di un compromesso, che lascerebbe Cir in una posizione preminente nel capitale e nella governance, ma al momento tutto cio' pare lontano.

In alternativa, come minacciato ripetutamente, le banche convertiranno in massa in azioni parte del debito in eccesso (quantificato complessivamente in 600 milioni). Una strada che andra' comunque concordata e condivisa con Sorgenia e la stessa Cir, che nel caso molto probabilmente azzererebbe il proprio contributo.

La terza possibilita', in assenza di un'intesa, e' infine quella dell'apertura di una procedura concorsuale. Sempre che le banche, in extremis, non identifichino un socio industriale che voglia rimpiazzare Cir.

 

 

Rodolfo De Benedettisorgenia LOGO