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Massimiliano Montes per "Gustodivino.it"
Le posso proporre un vino libero? Il proprietario di un ristorante della capitale mi pone con sguardo ammiccante la fatidica domanda.
"Ma libero da che?" Gli chiedo io...
"Ma come! Non conosce il vino libero? Il vino libero è un vino etico inventato da Oscar Farinetti, quello di Eataly!"
"Si... ma libero da cosa...?", insisto.
"Libero perché... ehm ecco, libero da sostanze tossiche tipo i pesticidi".
Tiro fuori il mio IPad e mi connetto al sito internet vinolibero.it, scaricando il disciplinare.
"Vede? I pesticidi nell'agricoltura per il vino libero si possono usare".
Il proprietario scioccato mi guarda e balbetta: "ma sarà libero da qualche cosa... li che c'é scritto?"
"E lo chiede a me? Lei me lo ha proposto, me lo dica lei da cosa è libero!"
Il malcapitato scorre rapidamente il "Manifesto del vino Libero" e rimane a bocca aperta davanti a una frase in grassetto: Il vino è libertà !
"Non sarà mica una roba di Berlusconi?" mi chiede spaurito...
Lo rassicuro, il Vino della Libertà potrebbe essere un buon nome per un partito politico ma fino ad oggi non ha nulla a che vedere col Silvio nazionale.
In effetti scorrendo il "Disciplinare del Vino Libero" non si capisce proprio da cosa è libero: tra tante chiacchiere e sterile prosopopea degna di un causidico avvocato ottocentesco, o del peggior pubblicitario contemporaneo, si capisce che sono consentiti: pesticidi e tutti i fitofarmaci in commercio, diserbo chimico per il 10% della superficie vitata, lieviti selezionati e batteri malolattici, mosto concentrato e mosto concentrato rettificato, dealcolazione, concentrazione, e tutti gli additivi chimici e coadiuvanti consentiti dalla legge.
Gli unici due limiti imposti agli associati sono: di mantenere i livelli di anidride solforosa sotto il 40% dei limiti legali consentiti, ovvero 150 mg/l per il vino convenzionale rosso e 200 mg/l per il vino convenzionale bianco o rosato, che nel vino libero diventano rispettivamente 60 mg/l e 80mg/l; il divieto di uso di fertilizzanti chimici, quelli organici o organo-minerali sono consentiti.
Poi per il resto è tutto libero! Forse da qui nasce il nome...
Ma allora... il vino libero esiste già !
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