RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”
Trentadue tavoli di crisi aziendali attivi al ministero delle Imprese e del Made in Italy; 23 tavoli in monitoraggio; aree di crisi complesse che riguardano 15 Regioni. Quasi 200 mila lavoratori coinvolti, considerando anche l'indotto che quasi mai arriva all'attenzione del governo: sono i fornitori delle grande aziende, ma spesso le loro sono troppo piccole perché qualcuno se ne preoccupi. E così finiscono nel dimenticatoio.
Ma servono anche a spiegare l'altra faccia della medaglia della canicola ferragostana: gli oltre 6,5 milioni di italiani che quest'anno rinunceranno alle ferie. Oltre la metà non andrà né al mare né in montagna perché non può permetterselo, tanti altri perché temono di venire messi in cassa integrazione a breve o, peggio, di perdere il lavoro.
tavoli di crisi aziendale aperti al ministero del made in italy - la stampa
Timori che si alimentano con i freddi numeri della produzione industriale: -2,9% ad aprile, nel confronto annuo; -3,3% a maggio; -2,6% a giugno – l'ultimo dato reso noto dall'Istat lo scorso 2 agosto.
[…] Certo a complicare la situazione contribuisce anche la politica monetaria con i tassi d'interesse che scendono troppo lentamente – perché la Bce continua a temere fiammate inflattive –, ma resta il fatto che la crescita economica è appesa quasi esclusivamente all'attuazione del Pnrr. Tradotto: l'1% atteso per fine anno dipende per 90 punti percentuali proprio dal Recovery.
Abbastanza per capire come sia complessa la situazione dell'industria tricolore a caccia di soluzioni strutturali e risposte davanti alla transizione energetica e digitale. Certo aver chiuso dopo 13 anni la vertenza di Termini Imerese è un segnale positivo, lo riconoscono anche i sindacati, ma non basta per immaginare una rapida inversione di rotta. […]
D'altra parte, nel raffronto sull'anno, le ore autorizzate di Cassa integrazione sono letteralmente esplose. L'Osservatorio Inps rileva che a giugno sono state 35,3 milioni contro le 29,4 milioni del 2023: le ore in ordinarie sono arrivate a 25,1 milioni (18,5 milioni lo scorso anno. Insomma il trend è in rapido peggioramento.
Con il risultato che rispetto a inizio anno sono 2.547 in più in lavoratori coinvolti dai tavoli di crisi aziendali aperti al ministero delle Imprese: erano 58.026 a inizio 2024. A lanciare l'allarme è Pino Gesmundo, il segretario confederale Cgil che ha la delega su politiche industriali e energetiche, infrastrutture e trasporti, aree di crisi: «Altri 120 mila – dice – sono a rischio nei settori in difficoltà per la gestione delle transizioni o per riconversioni produttive. Si aggiungono le crisi regionali: solo sui tavoli di Puglia e Veneto ulteriori sono 32 mila lavoratori a rischio. Nel complesso sono in bilico quasi 200 mila metalmeccanici».
[…]
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Per i sindacati, infatti, vengono in qualche modo salvati i lavoratori diretti, mentre l'indotto si perde un pezzo alla volta. «Qual è la politica dell'Italia sulla siderurgia? Noi ancora non l'abbiamo capito, ma ci sono 120 mila operai che devono affrontare la transizione. Motivo per cui chiediamo subito un intervento di Palazzo Chigi per capire da che parte stiamo andando».
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