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TIM, UN COLOSSO JUNK - L’AGENZIA DI RATING FITCH DECLASSA IL DEBITO DI TIM A "SPAZZATURA" E SI ALLINEA A S&P E MOODY’S (IL GIUDIZIO PASSA DA BBB- A BB+) - LA DECISIONE, IN TEORIA, PRECLUDE L’ACQUISTO DI TITOLI AI FONDI CHE NON POSSONO SCENDERE SOTTO IL GRADO “DI INVESTIMENTO” – I COSTI PER LE FREQUENZE 5G, LA CONCORRENZA DI ILIAD E LA GUERRA NEL CDA: TUTTI I NODI CHE VERRANNO PRESTO AL PETTINE

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Francesco Spini per “la Stampa”

 

FITCH

Fitch declassa Tim. Anche la terza delle tre grandi sorelle del rating leva il «grado di investimento» al merito di credito dell' ex monopolista del telefono. Si allinea così ai giudizi si Standard&Poor' s e Moody' s che già dal 2013 avevano classificato il debito di Telecom come «spazzatura». Nel caso specifico Fitch ha abbassato il suo giudizio da tripla B- a doppia B+, con prospettive («outlook», in gergo anglo-finanziariese) positive.

 

LUIGI GUBITOSI

Cosa succederà ora? Il fatto di non avere un merito di credito «da investimento» tecnicamente preclude l' acquisto di titoli di debito di Tim ai fondi che, da regolamento, non possono scendere sotto il grado «di investimento». Prima in qualche caso Fitch poteva tenerli in gioco, ora non più. Detto ciò, dentro Telecom non traspare preoccupazione in quanto circa la metà del fabbisogno di quest' anno è stata soddisfatta, non vi è un impatto significativo sul debito pregresso e non si prevedono particolari pressioni sulle prossime emissioni.

 

iliad sim

Toccherà però un supplemento di lavoro all' ad Luigi Gubitosi per riguadagnare la fiducia delle agenzie di rating per risalire la china, premessa per il ritorno al dividendo. Fitch giustifica la decisione spiegando col peggioramento del rapporto tra l' indebitamento e i fondi da operazioni.

 

 A determinare tale tendenza negativa hanno contribuito «principalmente» i costi sostenuti per le frequenze del 5G e la generazione di cassa inferiore alle attese, con i fondi dalle operazioni più bassi del 10% rispetto alle attese. La guerra dei prezzi scatenata da Iliad, i costi di ristrutturazione e le esigenze di capitale circolante «limiteranno probabilmente la capacità di riduzione organica del debito nei prossimi due o tre anni».

open fiber

 

Intanto proseguono le manovre in casa Open Fiber in vista dell' assemblea del 18 aprile che dovrà rinnovare i vertici della società della fibra che tratta con Tim sulla rete unica. A quanto risulta, la Cdp, cui tocca indicare il presidente, avrebbe chiesto all' altro socio (Enel, che avrebbe già indicato la conferma di Elisabetta Ripa come ad) qualche giorno in più per la comunicazione ufficiale del nome. L' attuale presidente Franco Bassanini resta in lizza, ma si considerano anche alternative.

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