VAFFANBANKA! - IL FONDO ATLANTE VUOLE CAMBIARE LA GOVERNANCE DELLA POP.VICENZA, MA PER MANDARE A CASA IL NUOVO AD, FRANCESCO IORIO, BISOGNA PAGARGLI UNA BUONUSCITA DA 2,9 MILIONI DI EURO - DAGOSPIA ANTICIPA L'ASSEMBLEA DI VENETO BANCA: VINCE LA LISTA BOLLA - RENZI SI TIENE ALLA LARGA DAL PASTICCIO

Dagoreport

francesco iorio stefano dolcetta

Acque agitate alla Popolare di Vicenza. L'istituto di credito, appena messo alla porta di Borsa Italiana, è ormai nel pieno controllo del fondo Atlante, il nuovo salotto della finanza italiana. Il presidente Alessandro Penati ha la possibilità di rimettere mano alla governance dell'istituto vicentino. Secondo quanto appreso da fonti vicine al dossier, il ricambio nel management potrebbe diventare esiziale per l'attuale amministratore delegato, Francesco Iorio.

francesco iorio gianni zonin

L'ideale, per Atlante, sarebbero le dimissioni volontarie, ma si tratta di una ipotesi altamente improbabile. Del resto, col licenziamento in tronco Iorio sa che avrebbe diritto, è messo nero su bianco nel contratto, a una buonuscita super: due annualità di stipendio pari a circa 2,9 milioni di euro.

Ma restiamo sempre da quelle parti. Domani è prevista l'assemblea di Veneto Banca. Nella sua infinita miseria, Dagospia è in grado anche stavolta di anticipare l'esito della riunione: vincerà sicuramente la lista Bolla appoggiata dai principali stakeolder di gruppo e organizzazioni sindacali.

cristiano carrus

L'amministratore delegato dell'istituto, Cristiano Carrus, ha il sicuro appoggio di Bce e Bankitalia, ma non è escluso che a stretto giro possa trovare qualche ostacolo nel suo cammino: del resto, a causa della pesantissima eredità e dei bilanci non proprio in ordine, la banca è in bilico. Nella lista concorrente a Bolla, capitanata da Stefano Ambrosini, ci sono personaggi che millantano di essere vicini al presidente del consiglio, Matteo Renzi.

alessandro penati

Non è vero: il premier da questa partita si sta tenendo alla larga, ha solo chiesto al gotha della finanza di evitare il fallimento che avrebbe conseguenze devastanti sul suo consenso.