DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
1 - GOLDMAN SACHS:STAMPA,EX TRADER SI CONSEGNA FBI, ACCUSE FRODE
(ANSA) - L'ex trader di Goldman Sachs, Matthew Taylor, si arrende al Federal Bureau Investigation (Fbi). Su di lui pesano - riporta il Financial Times - le accuse di frode avanzate dalla Commodity Futures Trading Commission, secondo la quale avrebbe deliberatamente frodato Goldman di 118 milioni di dollari e nascosto 8,5 miliardi di dollari di posizioni sui future nel 2007. Taylor dovrebbe presentarsi in tribunale nelle prossime ore.
2 - SAIPEM: 6,9 MLN A EX A.D. TALI INDAGATO PER TANGENTI ALGERIA
(ANSA) - L'ex amministratore delegato di Saipem, Pietro Franco Tali, dimessosi lo scorso 5 dicembre dopo essere stato indagato per le presunte tangenti pagate dalla controllata dell'Eni in Algeria, ha percepito nel 2012 compensi per 6,95 milioni di euro. La retribuzione di Tali, si legge nella relazione sulla remunerazione, include una buonuscita di 3,81 milioni, a titolo di tfr e incentivazione all'esodo per la risoluzione del rapporto di lavoro, e 2,28 milioni come bonus. La retribuzione fissa è di 837.000 euro.
3 - WALL STREET: APERTURA INCOLORE DOPO DATO ADP
Radiocor - Wall Street ha aperto la seduta su toni incolori: gli operatori di borsa stanno ancora digerendo il dato Adp di marzo, da cui e' emerso che il settore privato ha creato meno posti di lavoro delle attese. L'attenzione ora si sposta sull'ISM non manifatturiero, in arrivo alle 16 ora italiana. Pochi minuti dopo l'avvio della seduta il Dow Jones e' piatto a quota 14.676, il Nasdaq avanza dello 0,13%, 4 punti, a quota 1.517 mentre l'S&P 500 retrocede dello 0,02%, 1 punto, a quota 1.570.
4 - CIPRO: OK UE-FMI A PROGRAMMA, LAGARDE ANNUNCIA 1 MLD DI PRESTITO
Radiocor - Commissione Ue e Fmi danno di fatto il via libera al programma di riforme e azione sul bilancio di Cipro. E' questo il senso della dichiarazione congiunta del commissario Olli Rehn e della dg del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde. A Parigi Lagarde ha annunciato che il Fmi prestera' un miliardo di euro a Cipro nel quadro del piano di salvataggio di dieci miliardi di euro concordato con l'Eurozona e la Bce. Gli altri 9 miliardi arriveranno dal Fondo anti-crisi dell'Eurozona (Esm).
5 - E17: STIMA FLASH, CALA A 1,7% INFLAZIONE ANNUALE MARZO
Radiocor - Cala ancora il tasso di inflazione annuale a marzo: 1,7%, secondo la stima flash Eurostat. A febbraio era a 1,8%, a gennaio 2%, a novembre e dicembre 2,2%, a ottobre 2,5%, a marzo 2012 2,7%. Si tratta di una spirale discendente della crescita dei prezzi che al momento non sembra arrestarsi.
6 - GAMBERALE, IREN E LA BATTAGLIA PER UGOZZOLO
Fr.Bas. per il "Corriere della Sera" - Sembrava fatta e invece la joint venture tra il fondo di Vito Gamberale F2i e Iren, attraverso l'acquisizione del 49% di Iren Ambiente, sembra tutta in salita specie dopo la lettera con richiesta di chiarimenti che l'amministratore delegato del fondo ha mandato alla multiutility, che ha tra i propri azionisti i Comuni di Torino, Genova, Reggio Emilia e Parma.
Ed è proprio la città emiliana guidata dal sindaco Federico Pizzarotti (M5S), o meglio, il termovalorizzatore di Ugozzolo l'ostacolo principale. Perché il fondo investe in infrastrutture esistenti e funzionanti e sul termovalorizzatore pende la sentenza della Corte di Cassazione, che si deve esprimere sul ricorso della Procura di Parma che ne ha chiesto il sequestro, riscontrando una serie di inadempienze. In più c'è l'opposizione del sindaco Cinque Stelle, che un anno fa in campagna elettorale ha cavalcato la lotta all'inceneritore. Ora Pizzarotti ha promesso «controlli severissimi» ma resta l'incognita. Iren insiste che «il funzionamento dell'impianto non è in discussione».
Lo ha ribadito anche ieri il presidente Roberto Bazzano, spiegando che l'investimento di F21, pari a 80 milioni di euro, è «un'operazione finanziaria e industriale», che «l'inceneritore è ormai finito» (è costato 193 milioni). Lunedì 15 aprile è in programma un incontro chiarificatore tra Bazzano, Gamberale e Pizzarotti. La partita sembra ancora aperta.
7 - CLITUMNUS TORNA ALLA CARICA PER LA POPOLARE DI SPOLETO
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - La cordata dei «salvatori» della Popolare di Spoleto non si arrende. Ieri Clitumnus srl, una newco messa in piedi dal professore Francesco Carbonetti ha ribadito l'interesse a investire dentro la popolare umbra commissariata a febbraio dalla Banca d'Italia insieme con la cooperativa di controllo, Spoleto Crediti e Servizi. E ha fatto i nomi dei 13 investitori che finora si sono resi disponibili a versare parte dei 102 milioni necessari alla ricapitalizzazione dell'istituto. In testa c'è la Fondazione Cr Perugia con 27,5 milioni, seguita dalla Coop Centro Italia con 11 milioni e Net Insurance con 7,5 milioni.
Gli altri investitori sono Bifin (1,1 milioni) Briziarellifin (1,1 milioni), Ecosuntek (1,1 milioni) Financo (2,2 milioni), Fondazione Cr Orvieto (1,65 milioni), Luigi Metelli (1,1 milioni), Molini Spigadoro (1,1 milioni), Enrico Ricci (2,2 milioni), Ubn Finance (1,1 milioni), Ze.Flor. (1,5 milioni). Tuttavia non ci sono stati ancora contatti con i commissari straordinari Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile. La cordata, che si ripromette di «salvaguardare» autonomia, radicamento territoriale e occupazione, punta però all'esenzione dall'Opa sulla popolare.
Intanto i commissari stanno continuando la verifica degli attivi, la cui fine è prevista entro maggio, per conoscere la reale necessità di nuovo capitale. Successivamente sarà dato l'incarico a un advisor per vagliare le offerte. E la cooperativa azionista? Per ora è commissariata anch'essa, e dunque si vedrà solo successivamente se parteciperà o meno all'aumento di capitale. Intanto dovrà risolvere il suo rapporto con Mps, cui è legata da un accordo che consente alla banca senese di rivenderle il 28% della popolare per 30 milioni. Un'operazione che non appare facile al momento.
8 - CALTAGIRONE SPA, UN BOARD FORMATO FAMIGLIA
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Per il nuovo consiglio della Caltagirone spa, capogruppo del gruppo Caltagirone, sono candidati per la maggioranza: Francesco Gaetano Caltagirone, azionista al 54% circa, il cugino Gaetano, i figli Alessandro, Azzurra e Francesco, la figlia del cugino Tatiana.
Quest'ultima è la new entry nella holding dell'impero quotato dell'ingegnere, che se saranno confermati gli attuali posti nel board dovrebbe prendere il posto in consiglio di Albino Majore, attuale amministratore delegato del Messaggero, del gruppo Caltagirone Editore. Per la minoranza dei soci, rappresentata dalla Partecipazioni Finanziarie Unipersonale con il 32% circa, ci sarà invece il fratello Edoardo Caltagirone. Su 11 componenti solo quattro gli esterni, tutti confermati: Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso, Carlo Carlevaris, Mario Delfini, Gian Maria Gros-Pietro.
9 - LO SCONCERTO SULL'ETÃ DEI BANCHIERI
Da "Il Sole 24 Ore" - I nomi e le età sono tutti noti, ma vederli tutti insieme fa sempre un certo effetto. E così anche il nuovo rapporto dell'Ufficio studi Uilca sull'età dei banchieri italiani (e stranieri) nonché dei presidenti delle Fondazioni è impietoso: a fronte di un'età media dei manager delle principali banche estere a 62 anni per i presidenti e a 57 per i Ceo, da noi i numeri crescono a 70 anni per i presidenti (con picchi da 80 a 83 anni) e a 60 anni per i Ceo.
Ma ancora più grave, afferma la Uilca, appare la situazione sul fronte della valorizzazione femminile: nessuna donna figura tra i presidenti e i Ceo delle banche, solo 3 su 68 sono presidenti di Fondazioni bancarie. Un vero e proprio esempio di gerontocrazia e di maschilismo, come dice la Uilca, al punto che c'è quasi da stupirsi dello "sconcerto" espresso dal sindacato: è tutto fin troppo noto, purtroppo. (Ma.Fe.)
10 - QUELL'OPA INGENEROSA DELL'AGA KHAN
Da "Il Sole 24 Ore" - à finita l'avventura di Meridiana Fly in Borsa. La Consob ha approvato ieri l'Opa totalitaria sul 10% che ancora residua sul listino. Tutto il capitale tornerà nelle mani dell'Aga Khan ed è prevedibile il delisting del titolo. Non che qualcuno ne senta la nostalgia. Meridiana è stata un bagno di sangue.
In primis per il ricco principe che ha dovuto ricapitalizzare più volte la compagnia che perso 300 milioni di euro solo negli ultimi 2 anni. Ma chi ha pagato caro sono anche gli azionisti di minoranza che avevano creduto alle promesse reiterate di rilancio, mai avveratesi. A loro con l'Opa a soli 0,6 euro resta poco, dopo che dal 2009 è evaporato oltre il 90% del loro investimento. L'Aga Khan poteva essere più generoso con chi ha pagato un prezzo così alto. (Fa.P.)
11 - C'à CRISI, MCDONALD'S «TAGLIA» L'HAMBURGER
Da "Il Sole 24 Ore" - In periodi di crisi si cerca di risparmiare su tutto e tra i consumatori si scatena la caccia ai prodotti più economici. E molte aziende si adeguano ai cambiamenti. à il caso di McDonald's Italia che ha appena abbassato il prezzo di vendita del suo prodotto simbolo, l'hamburger, portandolo a 90 centesimi (al pari di una tazzina di caffè), senza cambiarne ricetta e qualità . Il prezzo dell'hamburger era fermo a un euro dal 2004.
Il colosso Usa ha spiegato in una nota la sua mossa: «In un momento difficile come quello che l'Italia sta attraversando, l'azienda ha deciso di dare un segnale molto concreto di vicinanza ai consumatori». La strategia comunqe appare lineare: le vendite del gruppo, nonostante la crisi, continuano ad aumentare (+2,4% in Europa nel 2012) e si cerca di fidelizzare al massimo il cliente per prevenire flessioni nei volumi. (R.Fi.)
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