DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Nuove perdite in arrivo per il Credit Suisse, colosso elvetico del credito travolto dalla crisi e da una serie di scandali. L'istituto guidato da Ulrich Korner ieri ha lanciato un allarme utili, il quarto del 2022, annunciando che anche l'ultimo trimestre dell'anno chiuderà in rosso. La nuova perdita attesa è stimata in 1,5 miliardi di franchi, cifra che si va a sommare ai 5,9 miliardi di perdite accumulati da gennaio a settembre.
Un risultato negativo, che ha imposto un cambio al vertice con l'arrivo di Korner lo scorso agosto, un nuovo piano industriale e un aumento di capitale da 4 miliardi per portarlo a termine. […]
Dall'inizio di ottobre sono stati ritirati il 10% degli asset affidati in gestione alla divisione del wealth management dal colosso elvetico la cui reputazione è stata messa a dura prova dai ripetuti scandali. Sempre da ottobre, Credit Suisse ha registrato uscite nette di depositi e attività pari a circa il 6% delle masse che deteneva a fine settembre.
In meno di un mese e mezzo, secondo il Financial Times , i clienti della banca elvetica avrebbero ritirato dall'istituto ben 86 miliardi di franchi. Una mole di deflussi definita «preoccupante» dagli analisti di Jp Morgan, e paragonabile a quella registrata da Ubs durante l'ultima crisi finanziaria, solo che nel caso di Credit Suisse si sono volatilizzati nell'arco di cinque settimane.
L'annuncio di 1,5 miliardi di nuove perdite, a cui ha contribuito anche la divisione di investment banking, ha fatto crollare del 6,1% le azioni sulla Borsa di Zurigo. Il titolo della banca ha toccato i nuovi minimi a 3,62 franchi, pari a una capitalizzazione di 9,5 miliardi di franchi, quattro volte quella del Monte dei Paschi di Siena (che ieri valeva 2,3 miliardi di euro). […]
Intanto, sempre ieri, il nuovo management ha incassato il via libera dell'assemblea dei soci all'aumento di capitale da 4 miliardi di franchi, tra cui quello di Saudi National Bank. La banca saudita che si è detta disponibile a seguire la ricapitalizzaizone - è candidata a diventare il primo azionista di Credit Suisse con il 9,9% del capitale. «Il piano strategico che abbiamo predisposto è chiaro - ha dichiarato il presidente Alex Lehmann - vogliamo ricostruire il Credit Suisse come una banca forte ed efficiente, con fondamenta solide come la roccia delle nostre montagne».
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