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LA JUVENTUS HA LE CASSE SCASSATE - LA LETTERA DI ANDREA AGNELLI AGLI AZIONISTI: “LA NOSTRA POSIZIONE FINANZIARIA, A CAUSA DEI CONTINUI INVESTIMENTI, È ELEMENTO DI FORTE ATTENZIONE. LA PRIORITÀ È METTERE I CONTI IN SICUREZZA. GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA MINACCIANO LA SOPRAVVIVENZA DEI CLUB” - L'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DELLA JUVE AL 30 GIUGNO ERA DI 385 MILIONI DI EURO...
Paolo Tomaselli per “il Corriere della Sera”
L'aspetto sportivo è affascinante («Il decimo scudetto è una vetta da scalare e non un dato scontato»), ma la lettera agli azionisti della Juventus scritta dal presidente Andrea Agnelli è prima di tutto un documento che trasmette la drammaticità del momento che sta attraversando il calcio, messo a dura prova dalla pandemia e dai suoi effetti sui conti economici. «La nostra posizione finanziaria, a causa dei continui investimenti per garantire quella competitività sportiva necessaria per accedere ai maggiori flussi di ricavo è elemento di forte attenzione - sottolinea il numero uno bianconero -. La messa in sicurezza è stata dalla scorsa primavera una nostra priorità e lo sarà nel prossimo futuro».
L'indebitamento finanziario netto della Juve al 30 giugno era di 385 milioni. E sul mercato la società, che ha avuto a libro paga Allegri per un anno e ha ancora due anni di contratto da pagare a Sarri, ne trae le conseguenze come dimostra l'operazione Morata: coniugare risultati e sicurezza dei conti è una sfida sempre più complessa. Anche perché la crisi dovuta al Covid mette in discussione la crescita dell'intera industria calcio.
Agnelli, presidente anche dell'Eca, l'associazione dei club europei, si sofferma sulla «asimmetria di un sistema che pone il rischio imprenditoriale sui club, i quali sostengono tutti i costi del sistema, ma assegna ad altri soggetti una parte rilevante del controllo e, quindi, della generazione degli introiti». Il problema è la questione dei diritti tv, principale fonte di ricavo, che però «è l'unica voce che non cresce a doppia cifra», sottolinea Agnelli. Sul tavolo quindi si pone la questione della governance «che gli effetti della pandemia stanno mettendo a durissima prova, minacciando la sopravvivenza dei club». O si cambia o si rischia grosso: «Il mondo è già cambiato. E la Juventus saprà stare al passo».
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