carlos tavares john elkann richard palmer

L’AMERICA FIRST DI ELKANN – LA SCELTA DEL BRITANNICO RICHARD PALMER COME SPECIAL ADVISOR, PER TRAGHETTARE STELLANTIS DOPO LE DIMISSIONI DI CARLOS TAVARES, È IL SEGNALE CHE YAKI VUOLE RIDARE CENTRALITÀ ALL’AMERICA (NON SOLO USA, MA ANCHE BRASILE E ARGENTINA), VERO MERCATO CHIAVE PER IL GRUPPO, CHE POSSIEDE I MARCHI JEEP E CHRYSLER – PALMER FU IL BRACCIO DESTRO DI MARCHIONNE: IL DUO SALVÒ FIAT FACENDOLA DIVENTARE AMERICANA. CON I POSSIBILI DAZI DI TRUMP IN ARRIVO E IL MERCATO EUROPEO CHE ARRANCA, ANCHE OGGI TUTTE LE STRADE PORTANO A WASHINGTON (ANZI, A DETROIT)  

Estratto dell’articolo di Claudia Luise per “La Stampa”

 

richard palmer con sergio marchionne

«L’uomo chiave di Fiat Chrysler dietro le quinte». Era l’11 gennaio 2015 e Richard Palmer, che allora ricopriva il ruolo di Chief Financial Officer di Fca veniva eletto “manager dell’anno” dalla stampa americana che lo descriveva come il «quarterback» finanziario del gruppo, che «con destrezza ha guidato la società attraverso un’ampia gamma di ostacoli finanziari e attraverso un rapido cambiamento negli ultimi cinque anni».

 

A distanza di quasi dieci anni è sempre Palmer, che nel 2023 aveva lasciato Stellantis (sostituito da Nathalie Knight su decisione di Tavares), l’uomo chiamato a rinsaldare quel rapporto con gli Usa che per il gruppo automobilistico sembra essersi sfilacciato.

 

carlos tavares richard palmer

All’epoca era sempre al fianco di Sergio Marchionne: «È chiaramente identificato come leader nell’organizzazione. Sono orgoglioso di vedere il suo lavoro riconosciuto» aveva detto di lui il manager italo-svizzero sottolineando che «la carriera di Richard in Fca risale alle fasi iniziali della svolta di Fiat e ha acquistato intensità nel 2009, quando è entrato in Chrysler come cfo post-bancarotta».

 

A «Richard» veniva regolarmente passata la parola da Marchionne nel momento in cui doveva illustrare le cruciali slide di presentazione dei conti. E quando gli analisti chiedevano lumi non sulle strategie ma su qualche passaggio di bilancio, il big boss in diretta webcast di nuovo invitava «Richard».

 

RICHARD PALMER CON SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN AL DEBUTTO DI FCA A WALL STREET - 13 OTTOBRE 2014

Lo stesso faceva Mike Manley, britannico come lui, nel periodo in cui guidò il gruppo prima di passare il testimone a Tavares. Ora affiancherà il presidente di Stellantis, John Elkann, con il ruolo di special advisor e ha il mandato preciso di recuperare terreno partendo dagli Usa.

 

È stata, infatti, soprattutto l’America il punto debole della gestione di Carlos Tavares […]. E i dati di martedì confermano questa debolezza: nei primi nove mesi dell’anno, Stellantis ha visto ridursi le vendite del 17%, nel terzo trimestre ha subito un calo del 36% a 299.000 veicoli contro i 470.000 dello stesso periodo del 2023.

 

I MARCHI DEL GRUPPO STELLANTIS

La svolta americana di Elkann, che non a caso lunedì ha parlato ai dipendenti da Auburn Hills, parte con la convinzione che si può e si deve recuperare in fretta puntando sui marchi statunitensi Jeep, Chrysler e Ram. Questo è l’incarico specifico di Palmer, che è un profondo conoscitore della realtà americana.

 

[…] L’ingresso di Palmer alla Fiat risale al 2003 in qualità di direttore finanziario di Comau e dal 2006 di tutto il gruppo. Tre anni dopo divenne capo delle finanze di Chrysler Group e dal 2011 di Fca e membro del Gec (Group Executive Council), il massimo organismo che raccoglieva i principali esecutivi di Fca.

 

richard palmer

In una intervista del 2015, Palmer racconta che la decisione che gli cambiò la vita fu lasciare l’Inghilterra per andare a Torino: «Mi piace molto la cultura italiana — raccontò —. Mi piace la loro attenzione per la famiglia e sono grandi lavoratori».

 

Palmer, moglie italiana e tre figli, ha anche imparato la nostra lingua, ma non ha mai perso lo stile British (da giovane giocava a cricket e rugby), fatto di senso dell’umorismo, riservatezza e apertura a nuove culture: «Quando vai in una nuova azienda o in un nuovo Paese, o in entrambi — raccontava — devi capire che non c’è un solo modo di fare le cose, non c’è solo la tua maniera. Ce ne sono molte e devi ascoltare la versione delle altre persone per capire perché fanno così, ed essere paziente prima di prendere delle decisioni».

obama marchionne

 

Una dote che gli potrà tornare utile anche in questo momento, per «superare i tempi duri per il nostro settore» come chiede Elkann, convinto che «li abbiamo già affrontati in passato e li abbiamo sempre indirizzati a nostro vantaggio. Insieme - ha detto il presidente di Stellantis rivolgendosi a tutti i «colleghi» del gruppo - lo faremo di nuovo».

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