alberto nagel francesco gaetano caltagirone

MEDIOSBANCA! – SI AVVICINA L’ASSEMBLEA DEL 21 AGOSTO, PER APPROVARE O CASSARE L'OPS SU BANCA GENERALI E IL CLIMA TRA AZIONISTI SI STA SURRISCALDANDO – L’ESITO SARÀ DECISO SUL FILO DI LANA: UNA VITTORIA DI NAGEL SVUOTEREBBE L’OPS DI MPS; VICEVERSA, CALTAGIRONE AVREBBE LA VIA SPIANATA PER IL LEONE DI TRIESTE - L’EX PALAZZINARO ROMANO CARO A PALAZZO CHIGI PAVENTA PER CASO UN PAREGGIO O UNA SCONFITTA? QUANDO DENUNCIA “GRAVI CARENZE INFORMATIVE” E CHIEDE ‘’SI VOTI CON LA MAGGIORANZA DEI DUE TERZI”, A TURBARLO È STATO L’ANNUNCIO DEL FONDO DEI FONDI, BLACKROCK DI LARRY FINK, ALLEATO STORICO DI NAGEL, DI AVER AUMENTATO LA SUA QUOTA AL 5,6% (MA SI MORMORA CHE SIA DI PIÙ)? AH, SAPERLO…

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alberto nagel

Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

Ora tocca agli azionisti. Da oggi chi ha titoli Mediobanca in portafoglio e vorrà esprimersi all’assemblea del 21 agosto sull’Ops da 6,3 miliardi lanciata dalla stessa Piazzetta Cuccia su Banca Generali, potrà depositare le sue azioni.

 

Ieri è scaduta infatti la «record date», il termine per essere riconosciuti come azionisti con diritto di voto. Mentre i giochi entrano nel vivo ieri è intervenuto il gruppo Caltagirone, contrario fin dall’inizio all’operazione.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI

In una nota ha scritto che «manca ad oggi qualsivoglia elemento informativo aggiuntivo rispetto allo scorso giugno 2025», quando l’assemblea era stata rinviata. «In questo scenario — ha aggiunto — non può che ribadirsi come la deliberazione che il management di Mediobanca propone agli azionisti appare del tutto inefficace e configura una delega ‘in bianco’ al cda».

 

Le «gravi carenze informative» riguardano gli accordi commerciali strategici tra Generali e Banca Generali che nell’ambito dell’Ops saranno estesi a Mediobanca. Il quadro del negoziato è stato definito nello scambio di lettere tra Generali e Mediobanca […]. Le intese vincolanti arriveranno solo dopo l’eventuale ok all’Ops in assemblea.

 

BANCA GENERALI

Caltagirone chiede che si voti con la maggioranza di due terzi e «si riserva decisioni e iniziativa». Il clima tra azionisti si sta surriscaldando.

 

Ora il tempo stringe. In campo ci sono i fondi che valgono attorno al 22-23% del capitale di Mediobanca e che tradizionalmente sostengono i piani del ceo Alberto Nagel.

 

BlackRock è salita al 5,06%.

 

Tanti sono i fondi hedge che hanno comprato in modo frammentato, da gruppi come Mediolanum e Gavio, che Mediobanca punta a portare in assemblea. I proxy advisor Iss e Pirc hanno dato l’indicazione ai fondi di votare a favore.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

«L’offerta incorpora un premio (10,5%) rispetto al prezzo di mercato di Banca Generali», ha sottolineato Pirc, che ha notato come «utilizzando le azioni di Generali come corrispettivo, Mediobanca preserva la liquidità» e, sciogliendo il legame con la compagnia, trasforma l’investimento «da finanziario a intesa strategica».

 

Poi c’è il caso dei fondi come Amundi che si dovrebbe astenere (1% di Mediobanca) che fa capo al Crédit Agricole, azionista oltre il 20% di Banco Bpm che, con la controllata Anima, a sua volta ha il 9% di Mps.

 

Vale a dire la banca che ha in corso l’Ops su Piazzetta Cuccia. Anche le sgr italiane potrebbero astenersi.

 

larry fink

I fondi hedge entrati in Mediobanca guardano nel contempo all’Ops rivale di Mps. Nel caso in cui l’assemblea dell’istituto guidato da Alberto Nagel dia il via libera su Banca Generali, il valore di Mediobanca in Borsa si amplierebbe e Siena si troverebbe a dover aumentare la sua offerta, già a sconto del 3%, con una componente cash rotonda. […]

 

Delfin, primo azionista di Piazzetta Cuccia con il 19,9%, potrebbe astenersi perché ritiene anch’essa che ci sia ancora poca chiarezza sugli accordi con Generali. L’astensione vale come un voto contrario. Gli enti previdenziali (5,5% di Mediobanca) potrebbero avere posizioni con sfumature diverse: Enasarco aveva aperto all’Ops su Banca Generali mentre Enpam potrebbe astenersi.

 

Il fronte contrario potrebbe arrivare al 42-43%.

ALBERTO NAGEL

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