MILANO (-0,3%) TRASCINATA AL RIBASSO DALLA PAURA SULLA SPAGNA - BLOOMBERG: L’UE PORTERÀ IL SALVA-STATI A 940 MILIARDI € TOTALI - LA GERMANIA NON GRADISCE - STOP ALLO SCIOPERO DELLE BISARCHE, MA FIAT ANNUNCIA COMUNQUE BLOCCHI ALLA PRODUZIONE - BINASCO (GAVIO): NO ULTIMATUM SU IMPREGILO - ALCOA, ACCORDO FATTO - TELEFONARE ALL’ESTERO SARÀ MENO CARO - UBI, CON 1,8 MLD DI PERDITE DÀ COMUNQUE IL DIVIDENDO - MULTA DA 3 MLD ALLA BORSA BRASILIANA - SEA: IL “PIANO B” CON GAMBERALE NOTO DA TEMPO - MONDADORI SCEGLIE LA ROSSELLO…

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1 - BORSA: MADRID TRASCINA LISTINI EUROPEI, MILANO CHIUDE A -0,28%
Radiocor - I crescenti timori sulla situazione finanziaria spagnola hanno penalizzato le borse europee, con Madrid che ceduto il 2% nonostante le rassicurazioni arrivate dal governo. Ha resistito solo Milano, in calo dello 0,28%, mentre Francoforte, Parigi e Londra hanno perso circa l'1%. Secondo Citigroup, la Spagna potrebbe essere costretta a chiedere un piano di ristrutturazione del debito entro fine anno.

A penalizzare i listini europei ha contribuito anche la debolezza di Wall Street (il Dow Jones ora cede lo -0,32%) dopo il dato sotto le attese sugli ordini di beni durevoli. A Piazza Affari balzo improvviso sul finale di Mps che ha chiuso in rialzo del 5% circa alla vigilia dei conti, dopo una seduta sotto la parita'. Ancora in rialzo Finmeccanica (+3%). Male Bpm (-5%) e Mediaset (-3%). L'euro tratta a 1,33 nei confronti del dollaro (1,3329 ieri) e a 110,15 yen (110,85) e il petrolio segna -1,96% a 105,22 dollari.

2 - CRISI: TV, UE VERSO RINFORZO FIREWALL A 940 MLD
(ANSA) - Secondo Bloomberg Tv, i ministri delle Finanze europei sarebbero orientati a far coesistere il nuovo fondo di salvataggio Esm, da 500 miliardi di euro, con i soldi già impegnati del vecchio 'Efsf', pari a circa 200 miliardi di euro. Inoltre l'orientamento - dice la Bloomberg - sarebbe a consentire l'utilizzo anche delle risorse finora inutilizzate dell'Efsf, pari a 240 miliardi, ma solo fino a metà 2013, "in circostanze eccezionali dopo una decisione unanime dei capi di Stato e di governo dell'area euro, e nel caso specifico in cui la capacità dell'Esm si dimostri insufficiente".

3 - BERLINO, PROPOSTA OCSE PORTA INSICUREZZA MERCATI
(ANSA) - Proposte come quelle dell'Ocse che vuole un rafforzamento del firewall a mille miliardi contribuiscono ad agitare i mercati, "i cui segnali positivi non dovrebbero invece essere messi a rischio". Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, a Berlino. "Il risultato di proposte del genere porta purtroppo nuova insicurezza sui mercati, mentre siamo in vista di un incontro dei ministri delle Finanze a fine settimana a Copenaghen - ha detto - che dovrebbe portare invece un rasserenamento".

4 - SCIOPERI: TRASPORTOUNITO, SOSPESO STOP BISARCHE
(ANSA) - Bisarche Italiane, dopo aver consultato le imprese di autotrasporto aderenti al fermo dei servizi, ha deciso di sospendere lo sciopero in corso da sei settimane per verificare gli impegni sottoscritti dalla committenza. Lo annuncia Trasportounito, cui aderisce Bisarche Italiane.

5 - FIAT, OK BISARCHE, MA NUOVI BLOCCHI A PRODUZIONE
(ANSA) - La sospensione dello sciopero delle bisarche è positiva, ma ha danneggiato tutto il settore e, in particolare Fiat Group Automobiles. Lo afferma il Lingotto in una nota, nella quale annuncia nuove fermate produttive a Pomigliano il 30 marzo e alla Sevel Val di Sangro il 30 marzo, il 2 e 6 aprile "per smaltire il gran numero di auto parcheggiate all'interno degli stabilimenti". La Fiat ribadisce che la quota di mercato di marzo in Italia e all'estero "sarà influenzata negativamente dal lungo sciopero".

6 - IMPREGILO: BINASCO (GAVIO); NO ULTIMATUM, OPA OPZIONE
(ANSA) - "Non siamo abituati a ricevere ultimatum e siamo pronti a difendere Impregilo anche con un'Opa, che potremmo valutare al momento opportuno nel pieno rispetto degli azionisti e delle autorità di vigilanza". Lo afferma all'ANSA Bruno Binasco, presidente di Igli (Gavio) che controlla il 29% di Impregilo, 'scalata' dai Salini fino al 25%.

7 - ALCOA: MISE, FATTO ACCORDO, AZIENDA RITIRA MOBILITA'
(ANSA) - Raggiunto l'accordo al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Alcoa. L'azienda ha accettato di ritirare la procedura di mobilità e ha acconsentito a mantenere attivo lo stabilimento fino al 31 dicembre 2012. Il ministro Passera e il sottosegretario De Vincenti hanno seguito la trattativa fino alla chiusura dell'accordo.

In tarda serata, presso il ministero dello Sviluppo economico, è stato raggiunto un accordo tra Alcoa, sindacati, Regione Sardegna e Provincia del Sulcis-Iglesiente e Governo per la gestione della complessa situazione di crisi venutasi a creare in seguito alla dichiarata chiusura dello stabilimento di Portovesme. Lo comunica una nota del Ministero. L'azienda, in seguito all'intesa raggiunta, ha accettato di chiudere la procedura di mobilità e ha acconsentito a mantenere attivo lo stabilimento fino al 31 dicembre 2012, in presenza di manifestazioni di interesse (l'attività cesserà invece il 31 ottobre in assenza di tali manifestazioni). In entrambi i casi, scatterà la cassa integrazione per tutti i dipendenti.

Per almeno un anno - prosegue la nota - l'impianto sarà poi mantenuto in condizioni di efficienza, così da garantire - nel caso del subentro di nuovi azionisti - una pronta ripresa della produzione. L'accordo prevede inoltre un impegno straordinario del governo per trovare soluzione al problema del costo dell'energia elettrica, oltre a un impegno delle istituzioni regionali e locali a migliorare la dotazione infrastrutturale del territorio.

8 - ALCOA:AZIENDA,DA INTESA SOLUZIONI RESPONSABILI E APPROPRIATE
(ANSA) - "Apprezziamo l'impegno e gli sforzi del Ministero dello sviluppo economico nel processo di consultazione tra Alcoa e i sindacati, che ha aiutato le parti a raggiungere un accordo quadro che offre soluzioni responsabili e appropriate per i dipendenti e la comunità, incluso il passaggio da mobilità a Cigs, ed agevola una fermata ordinata dello smelter". Lo afferma Alcoa in una nota, precisando che l'intesa raggiunta in nottata, inoltre, "offre una maggiore possibilità di successo per la vendita dello stabilimento di Portovesme a condizione che gli aspetti essenziali per mantenere in funzione lo smelter siano garantiti nei prossimi mesi".

Alcoa si impegna inoltre a "proseguire il processo di consultazione con i Sindacati per finalizzare i termini del pacchetto di misure di sostegno per i nostri dipendenti", prosegue la nota, ricordando che "le parti hanno concordato di mantenere attivo l'impianto e di finalizzarne la chiusura il 31 dicembre 2012 qualora ci fosse una lettera di intenti tra Alcoa e potenziali acquirenti per l'acquisto dello smelter che però non si concretizzi in una vendita. La finalizzazione della chiusura avverrà il 31 ottobre 2012 qualora non ci fosse una lettera di intenti".

9 - TLC: INTESA UE SU ROAMING, DA LUGLIO COSTERA' MENO CHIAMARE ALL'ESTERO
Radiocor - Dal primo luglio le tariffe massime per le chiamate in roaming saranno ridotte. Lo ha stabilito l'intesa preliminare raggiunta tra governi, Europarlamenti e Commissione sulla base dei nuovi dati forniti dal regolatore europeo dei costi sostenuti dagli operatori. Il tetto massimo per una chiamata/minuto dall'estero passera' da 35 a 29 centesimi di euro, per chiamata ricevuta da 11 a 8 centesimi. Nel luglio 2013 e 2014 nuova riduzione progressiva.

10 - UBI: MASSIAH, BIVERBANCA? L'HO LETTO SUI GIORNALI
(ANSA) - Il consigliere delegato di Ubi Banca Victor Massiah non commenta le indiscrezioni di stampa su un possibile interesse per Biverbanca, l'istituto piemontese che Mps aveva rilevato da Intesa Sanpaolo nel 2007 e che ora, stando ad alcune ricostruzioni di stampa dei giorni scorsi, vorrebbe cedere per rafforzare il proprio coefficiente patrimoniale. "L'ho letto sui giornali - ha affermato rispondendo alla domanda di un analista finanziario - ma non intendo commentare anche perché, in generale, penso che certe cose prima si facciano e poi si annunciano".

11 - UBI: MINICEDOLA CON PERDITA 1,8 MLD; NO A NUOVI AUMENTI
(ANSA) - La perdita record di 1,84 miliardi di euro sull'esercizio 2011 non impedirà a Ubi Banca di staccare una cedola di consolazione agli azionisti, pari a 5 centesimi di euro, mostrando un occhio di riguardo per le fondazioni socie della banca. L'anno scorso, a fronte di un utile 2010 di 172,1 milioni di euro, il gruppo di popolari guidato dal consigliere delegato Victor Massiah aveva distribuito infatti una cedola di 15 centesimi.

Sui conti 2011 in realtà ha pesato la svalutazione di avviamento e attivi intangibili per 2,1 miliardi, come testimonia il risultato prima delle svalutazioni, positivo per 349,4 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto al 2010, e il monte dividendi ammonta a 45,1 milioni di euro. Con un coefficiente di capitalizzazione Core Tier 1 dell'8,56% a fine 2011, Ubi esclude - ha spiegato Massiah - "qualsiasi nuova operazione di aumento di capitale" per raggiungere il traguardo del 9% entro il prossimo mese di giugno, come prescritto dall'Eba, l'Autorità bancaria europea. "Siamo fiduciosi di raggiungere l'obiettivo", ha detto ag

12 - BRASILE: MULTA DA 3 MLD EURO PER BORSA SAN PAOLO
(ANSA) - La Borsa di San Paolo (Bovespa) si è vista comminare oggi da un tribunale di San Paolo una multa record di 8,4 miliardi di real (3,2 miliardi di euro) per malversazioni in occasione di una maxisvalutazione della moneta brasiliana nel 1999. La Bovespa era accusata di "improbità amministrativa, danni all'erario pubblico e malversazioni", e il tribunale ha confermato in pieno le denuncie del pubblico ministero. Secondo l'accusa, la direzione della Bovespa realizzò nel gennaio del 1999, quando il Banco Central di Brasilia si apprestava a svalutare pesantemente il real, operazioni di contratti di dollari futuri a prezzi differenti da quelli del Banco Central.

Operazioni che portarono al fallimento due banche, Marka (di proprietà del banchiere romano Salvatore Cacciola, poi condannato a Rio per bancarotta fraudolenta) e FonteCidam, che scommisero sulla stabilità del dollaro. Per i danni causati alle casse pubbliche, la Bovespa dovrà pagare allo Stato brasiliano, se condannata in ultima istanza, oltre 3 miliardi di real (1,2 miliardi di euro). La Borsa ha già annunciato che farà ricorso presso la giustizia federale.

13 - SEA: BONOMI, CONTATTI DA TEMPO CON F2I PER 'PIANO B' A IPO
(ANSA) - Prima del contestato bando del Comune di Milano che ha portato a dicembre scorso alla vendita del 29,75% di Sea al fondo F2i, la società aeroportuale aveva predisposto un 'Piano B' in caso di mancata quotazione in Borsa, un'uscita d'emergenza che aveva visto entrare in gioco già allora, agli inizi del 2011, il fondo guidato da Vito Gamberale. A raccontarlo, ai consiglieri comunali della Commissione Partecipate, è stato il presidente e ad di Sea Giuseppe Bonomi.

"Il rischio di non poter procedere alla quotazione era concreto, vista l'instabilità dei mercati", è stata la ricostruzione di Bonomi. E poiché l'Ipo era legata a un aumento di capitale e alla distribuzione di un dividendo straordinario al Comune, "ho cominciato a pensare a un possibile piano d'emergenza, siamo a inizio 2011, che fosse alternativo alla quotazione". Un progetto che, ha spiegato, era basato "sull'idea che ci potessero essere altri soggetti interessati a sottoscrivere la ricapitalizzazione. Per questo motivo ho intrattenuto contatti anche, e sottolineo anche, con F2i per capire se potesse essere interessato all'operazione".

D'altronde, ha ricordato il presidente della società, il fondo guidato da Gamberale "più volte aveva manifestato interesse per Sea e, all'epoca, aveva appena acquisito il controllo dell'aeroporto di Napoli". Inoltre, Bonomi ha detto di "riconoscere a F2i la capacità di dialogare con l'amministrazione pubblica anche in virtù di alcuni suoi sponsor, tra cui la Cassa Depositi e Prestiti". Ma il 'Piano B' si è arenato, ha aggiunto, "prima dell'estate 2011".

14 - IL CONSIGLIO MONDADORI E LA SCELTA DELLA ROSSELLO...
A.F.-M.S.S. per il "Corriere della Sera" - Più che una quota rosa, il segno di una distensione in famiglia. Viene interpretato così, in ambienti vicini alle diverse componenti della famiglia Berlusconi, il prossimo ingresso di Cristina Rossello nel consiglio di amministrazione di Mondadori, indicata ieri nella lista di maggioranza presentata da Fininvest. Confermati Marina Berlusconi presidente e Maurizio Costa amministratore delegato. Rossello è avvocato, allieva dell'ex presidente del patto di Mediobanca Ariberto Mignoli di cui ha ereditato lo studio.

Da quindici anni è segretario del patto di Mediobanca e, soprattutto, è esperta di diritto societario e famiglie imprenditoriali. Ed è proprio per gli aspetti patrimoniali che Rossello segue la separazione dell'ex presidente del Consiglio e fondatore di Fininvest Silvio Berlusconi dalla moglie Veronica Lario. Ecco perché il suo ingresso in consiglio di Mondadori, dove sostituisce Umberto Veronesi, non è considerato un fatto «neutro». Ma piuttosto interpretato come il passaggio a una fase nuova e, secondo alcune fonti, anche più civile nei rapporti tra l'ex premier e la Lario.

15 - PIÙ CONSULENZA NELLA MITTEL TARGATA BORGHESI...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - In Mittel comincia l'era Borghesi. Ieri l'assemblea della finanziaria bresciana presieduta da Giovanni Bazoli, che ha chiuso il 2011 con una perdita di 63,4 milioni coperta con la riserva straordinaria, ha votato il nuovo consiglio di amministrazione, nel quale è entrato il banchiere Arnaldo Borghesi.

Il 57enne professionista milanese sarà nominato amministratore delegato alla prossima riunione del board di Mittel, in cui sono entrati lo stesso Bazoli, Maria Vittoria Bruno, Giorgio Franceschi, Stefano Gianotti, Giuseppe Pasini, Giampiero Pesenti, Duccio Regoli, Angelo Rovati, Massimo Tononi, Romain Zaleski, Enrico Zobele e Giambattista Montini. Con il nuovo consiglio Mittel procederà a una rifocalizzazione strategica, anche puntando sull'advisory oltre che sulle partecipazioni.

Il direttore generale Mario Spongano, ha ricordato Bazoli, «ha fatto un lavoro straordinario e stressante per condurre in porto nei tempi stabiliti l'integrazione con Hopa. Questa è la base per il futuro, senza questi risultati non c'era la possibilità di stabilire i settori in cui la Mittel potrà dare il meglio». E una delle prime operazioni che Mittel potrebbe varare riguarda proprio Borghesi: cioè l'integrazione della boutique di consulenza Borghesi & Colombo: «È una possibilità, vedremo», si è limitato a dire Bazoli. «Borghesi ha una lunga attività e una lunga carriera ed è una figura conosciuta. La società di consulenza fondata nel 2006 c'è da qualche anno». E soprattutto è ormai priva del lavoro a tempo pieno dei fondatori: Borghesi è approdato a Mittel, mentre Paolo Andrea Colombo è dal maggio 2011 presidente dell'Enel.

16 - SE UN FRANCESE PORTA IL MADE IN ITALY NEL MONDO...
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - Quando il vino dei «piccoli» è portato all'estero dalla grande distribuzione francese. Se in Cina le etichette d'Oltralpe spopolano (con una quota del 50%) mettendo l'Italia all'angolo (solo il 10%) ci pensa Auchan a sostenere le cantine mignon tricolori negli 11 Paesi in cui è presente. L'iniziativa rientra nel progetto «Sapori delle Regioni» partito nel 2009 che ha fatto volare del 300% l'export di piccoli produttori locali dell'agro alimentare.

Sul fronte vino «la piattaforma di Auchan punta a valorizzare 60 etichette - spiega Fabio Sordi, direttore acquisti e mercati del distributore francese - con un progetto che nel 2012 coinvolgerà la Russia, sempre più affamata di prodotti italiani, e grazie a questo nuovo driver di vino e liquori, vogliamo raddoppiare il risultato a 6 milioni di euro». L'iniziativa è piaciuta al ministero delle Politiche agricole, in cerca di strumenti innovativi (e a costo zero) per promuovere i prodotti del made in Italy nel mondo tanto da sponsorizzarla al Vinitaly. «Un'esperienza dal duplice valore - dice Riccardo Deserti del ministero -. Dimostra che le catene globali, spesso considerate "nemiche", possano diventare partner, e che il grande interesse per l'agroalimentare nostrano spinge a trovare strumenti nuovi per l'accesso ai mercati».

 

 

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