MILANO IN CALO (-0,5%), IL PIL USA CRESCE MENO DELLE ATTESE (+2,5%)

1 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 285 PUNTI
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude la seduta in lieve rialzo a 285 punti base dai 282 di ieri. Il tasso sul titolo del Tesoro è al 4,05%. Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi termina a 306 punti base con il tasso dei Bonos al 4,27%.

2 - BORSA: SETTIMANA SI CHIUDE CON SEDUTA DI REALIZZI, -0,51% FTSE MIB
Radiocor - Seduta di realizzi in Europa e chiusura con il segno meno per Piazza Affari, dopo sei giornate di rialzi e un guadagno del 7,6%. A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,51% a 16.565,25 punti mentre il Ftse All Share perde lo 0,46%, comunque sopra i minimi di giornata grazie al dato migliore delle attese sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti ad aprile.

Non hanno invece influenzato i listini il dato sul Pil Usa, che ha deluso le attese ma ha registrato una solida crescita nel primo trimestre (+2,5%), e l'asta dei Bot semestrali di stamattina, che si e' chiusa con il collocamento dell'intero ammontare di 8 miliardi di euro e rendimenti al minimo storico (0,5%). Gli occhi ora sono puntati sulla riunione della Bce della prossima settimana, da cui potrebbero arrivare indicazioni per un imminente taglio dei tassi di interesse.

Tra i titoli in evidenza, da segnalare il balzo di Saipem (+2,64%) grazie a un report positivo di Morgan Stanley e le prese di beneficio su Fiat (-2,25%) dopo un rialzo in settimana di quasi il 15%. Contrastate le banche con il Banco Popolare in calo del 3,66%, complice anc he la risalita dello spread in area 285 punti. Segno meno prevalente anche nel resto d'Europa, con Parigi in calo dello 0,79%, Londra dello 0,5% e Francoforte dello 0,23%. Sul mercato valutario, l'euro resta stabile sopra 1,30 rispetto al dollaro a 1,3023 dollari (da 1,3009 ieri) ma perde terreno contro lo yen a 127,72 yen (da 129,40). Il dollaro/yen e' a 98,09 (da 99,477). Petrolio in calo con il Wti che cede lo 0,6% a 93,08 dollari al barile.

3 - TESORO:TASSO A MINIMO STORICO 0,5% IN ASTA BOT 6 MESI
(ANSA) - Il Tesoro ha venduto tutti gli otto miliardi di euro di Bot semestrali messi in asta oggi a fronte di una domanda di oltre 11 miliardi. Forte calo del tasso a 0,503%, il minimo storico, dallo 0,831% di un mese fa.

4 - USA: +2,5% PRIMA STIMA PIL I TRIMESTRE, SOTTO ATTESE
Radiocor - Il Pil negli Stati Uniti e' cresciuto del 2,5% nel primo trimestre, secondo la prima stima ufficiale pubblicata dal Dipartimento del Commercio. Il prodotto interno lordo e' aumentato meno delle attese, che erano per una crescita compresa tra il 3% e il 3,2%. Nel quarto trimestre, il Pil era cresciuto dello 0,4%. L'accelerazione della crescita e' legata a un miglioramento degli stock delle imprese private, a un incremento dei consumi delle famiglie, da una ripresa dell'export e da un calo della spesa pubblica meno importante rispetto al trimestre precedente, i cui effetti sono stati parzialmente compensati da una ripresa delle importazioni e un rallentamento degli investimenti non residenziali privati.

5 - SPAGNA: COMMISSIONE, DUE ANNI DI TEMPO IN PIU' PER AGGIUSTAMENTO DEFICIT
Radiocor - 'La Commissione accoglie con favore l'adozione del program ma nazionale di riforma e il programma di stabilita' della Spagna, il rinvio della correzione del disavanzo eccessivo (meno del 3% del pil) nel 2016 e' coerente con l'attuale analisi tecnica effettuata dai servizi della Commissione'. E' con queste parole che la Commissione europea da' il suo via libera 'tecnico' alla richiesta del governo di Madrid di rinviare il percorso di risanamento del bilancio 'tenendo conto della difficile situazione economica'. E' quanto affermato in una nota ufficiale. Il vecchio obiettivo era un deficit/pil sotto il 3% nel 2014.

6 - BCE: AUMENTA NECESSITA' FINANZIAMENTO PMI, ITALIA FANALINO DI CODA
Radiocor - Le piccole e medie imprese di tutta l'Eurozona hanno assistito, tra l'ottobre 2012 e marzo 2013, a 'un aumento delle necessita' di finanziamento' abbinato a 'un peggioramento delle disponibilita' di prestiti bancari'. E' quanto emerge dall'ottavo rapporto della Bce 'sull'accesso alla finanza da parte delle Pmi' dell'area, secondo cui comunque l'irrigidimento dei crediti ? il credit crunch - e' in fase di attenuazione.

Dai numeri emerge che nelle posizioni peggiori, per quanto riguarda la dinamica dei profitti e del giro d'affari registrata nei mesi tra ottobre dello scorso anno e marzo di quest'anno, si trovano le piccole e medie imprese dell'Italia e della Spagna. Per quanto riguarda il panorama dell'imprenditoria italiana, questo ha risentito anche del peggioramento delle prospettive della crescita dell'economia: elemento che ha reso piu' difficili ? rispetto agli altri Paesi - il loro accesso al credito bancario.

7 - WALL STREET DICHIARA GUERRA AI TWEET PIRATA
Da "Il Sole 24 Ore" - Il panico è durato solo due minuti, ma la paura è rimasta tanta, troppa. Il tweet falso su bombe alla Casa Bianca ha temporaneamente bruciato martedì 200 miliardi a Wall Street, recuperati davanti alla pioggia di smentite. Il timore è però che, davanti a informazioni che siano meno palesemente infondate, il ripetersi di pericolosi flash-crash in Borsa rimanga all'ordine del giorno, nonostante le strette di regole e controlli. Gli stessi operatori sono rimasti sgomenti e in allarme.

Il trading automatico, alla ricerca di guadagni, oggi è più che mai affamato e ingordo, pesca "dati" ovunque, per agire in frazioni di secondo. Ma per questo la Sec e le authorities di Borsa internazionali hanno il dovere di vederci chiaro. Un mandato che l'organismo americano sembra aver preso a cuore: un suo commissario ha fatto sapere che la Sec ha il compito di essere al passo con gli sviluppi della tecnologia e la loro intersezione con i mercati. Per il bene dell'integrità e della stabilità dei mercati, dovrà dimostrarsi all'altezza di questa sfida. E farlo con la rapidità di un flash crash.

8 - AMAZON HA IN CANTIERE UNA KINDLE TV
Da "Il Sole 24 Ore" - La tv-palinsesto è sempre più vicina al capolinea. Da una parte le pay tv con i canali tematici continuano a erodere pubblico. Dall'altra aumentano le alternative che permettono di scaricare contenuti video da internet sullo schermo di casa. Ora arriva Amazon che ha in cantiere una Kindle Tv, un set-top box collegato a internet. È un altro passo verso l'ampliamento della piattaforma per i video da parte dell'azienda decollata con la vendita di libri online.

Quello dei video fruiti o scaricati via web è un laboratorio di sperimentazione che negli Stati Uniti vede la competizione dei colossi hi-tech. Già è presente Apple con la Apple tv, mentre Cupertino è da tempo in odore di un rilancio in grande stile sulla tv. A trainare le attese è il successo di Netflix, che in un trimestre ha trasmesso 4 miliardi di ore in streaming digitale. E la diffusione negli Usa delle reti di telefonia di quarta generazione Lte punta verso l'espansione nei dispositivi mobili. L'ecosistema della nuova tv sta prendendo forma.

9 - LACTALIS VENDE CARNE E FA CASSA PER IL LATTE?
Da "Il Sole 24 Ore" - Chi ha ormai imparato a conoscere Lactalis, sa che i francesi hanno il vezzo di fare i blitz quando mezza Italia è in vacanza. Due anni fa aspettarono proprio la «Liberazione» del 25 Aprile per annunciare la mega-Opa da 3,5 miliardi di euro con cui scalarono il colosso italiano del latte. E anche quest'anno ecco un altro annuncio a sorpresa: la multinazionale della famiglia Besnier esce dal business della carne.

Ex abrupto, Lactalis ha venduto la sua società di macellazione, Tendriade.Tutto sommato una notizia non clamorosa, verrebbe da dire: 230 milioni i ricavi della società e per Lactalis un incasso non lontano da quella cifra. Il tutto passerebbe in sordina se non fosse che sempre ieri, in una Piazza Affari svogliata, Parmalat è volata del 3% toccando quota 2,25 euro, ai massimi da due anni. Per inciso, 2,2 euro è il prezzo cui molti fondi (forse anche la stessa Amber) si dice sarebbero disposti a vendere.

Vuoi vedere che i francesi mettono fieno in cascina per finanziare il delisting di Parmalat? Ma con le due incognite piovute addosso a Collecchio, la gran Lag e CentraleLatte di Roma (che ha causato pure il rinvio del bilancio), la strada di un addio alla Borsa appare al momento in salita. Perchè ci sono troppi punti oscuri che impediscono di valutare l'azienda. Il mercato, però, all'idea delisting ci crede sempre. (S.Fi.)

10 - GREENHILL, ADVISOR USA PER TELECOM ITALIA
Da "Il Sole 24 Ore" - Non c'è ancora un accordo per la fusione tra Telecom Italia e 3 Italia, ma di sicuro c'è qualcuno che ha già vinto. Sono gli advisor dell'operazione che, in assenza di grandi deal, hanno visto nel possibile matrimonio delle Tlc l'occasione dell'anno.

Così gli ultimi due incarichi sono stati assegnati negli ultimi giorni. Il comitato dei saggi (composto da Julio Linares di Telefonica, Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, Elio Catania, consigliere indipendente e presidente del comitato per il controllo interno e Luigi Zingales) che dovrà valutare le potenzialità del merger ha infatti scelto i banker di Credit Suisse.

E gli stessi amministratori indipendenti di Telecom Italia hanno scelto un consulente, ritenendo ideale la boutique americana Greenhill. Così i nuovi advisor si aggiungono a quelli già definiti: cioè Rothschild per Telecom Italia, e Goldman Sachs e Hsbc per Hutchison Whampoa. Ora si attende di sapere se l'unione ci sarà. (C.Fe.)

11 - INTERBANCA E IL FARDELLO DELLE SOFFERENZE
Da "Il Sole 24 Ore" - Non girano molto bene le cose dalle parti di Ge Capital Interbanca. Pochi giorni fa l'agenzia Moody's ha abbassato il rating portandolo a B2 da Baa2. Sotto il tiro degli analisti il peggioramento della profittabilità e soprattutto la cattiva qualità del credito. Per Moody's infatti i crediti problematici sono giunti al 19,7% a fine 2012 dal 17% del 2011.

Un livello elevato di crediti dubbi che ha comportato forti accantonamenti e ha provocato una caduta violenta della redditività del gruppo bancario: nel 2012 infatti il gruppo a livello consolidato ha chiuso in perdita per 168 milioni. Qualche elemento di consolazione arriva dal fatto che pur chiudendo in perdita, il Tier 1 è rimasto elevato a quota 14% e che il grado di copertura delle sofferenze è al 73% tra i più alti del sistema bancario italiano. Ma per Moody's evidentemente non è bastato. (Fa.P.)

12 - PINAULT E I CONTI DELLO SHOPPING
Da "Il Sole 24 Ore" - Ha appena conquistato il gruppo di gioielleria Pomellato portandolo, di fatto, in terra francese. Per farlo - si dice - ha sborsato qualcosa come 300-350 milioni. Ma l'amministratore delegato del gruppo Kering (nuovo nome di Ppr), François-Henri Pinault, ha assicurato: «Siamo pronti a sostenere la crescita e l'espansione preservando i valori della sua identità italiana».

Insomma, il polo del lusso francese, che già possiede i marchi italiani di abbigliamento Gucci, Bottega Veneta, Brioni e Sergio Rossi, sembra ora intenzionato a scalare le classifiche delle case di gioielleria dove Pomellato è il quinto marchio in Europa dietro Cartier, Chopard, Bulgari e Tiffany. La crisi del resto sembra intaccare in modo marginale il giro d'affari del colosso francese: nel primo trimestre - è stato comunicato ieri - il fatturato è salito dell'1% a 2,26 miliardi. Un valore inferiore alle attese degli analisti, pari a circa 2,46 miliardi, ma pur sempre in crescita. (R. Fi.)

13 - REVISORI IN CARICA FINO A 25 ANNI DI SEGUITO
C.D.C. per il "Corriere della Sera" - Bocciata. La Commissione giuridica dell'Europarlamento ha respinto la proposta della Commissione di rendere obbligatoria la rotazione della società di audit per il controllo contabile ogni sei anni, optando per un massimo di 14 che possono essere estesi a 25. «Troppo costoso» cambiare il sistema secondo la Commissione che ha definito l'eventuale intervento (di sei anni, poi bocciato) troppo pesante nel mercato della revisione contabile. Ma seppur con una serie di salvaguardie, 25 anni non saranno un po' troppi?

Se da un lato conoscere l'azienda da controllare è un bene, dall'altro lato conoscerla troppo bene può condurre a qualche rischio. Quel che è certo è che il voto di ieri (Sinistra e Verdi hanno votato contro) permetterà l'avvio di negoziati con il Consiglio sulle nuove regole. Per aprire il mercato alla concorrenza, l'Europarlamento ha migliorato la trasparenza sostenendo la proibizione delle clausole contrattuali con cui le principali società di auditing (Deloitte, Ernst&Young, Kpmg e PWC che controllano il settore) richiedono che la revisione sia fatta da almeno una di loro.

14 - NESPRESSO, DOPO VERGNANO L'INGLESE DUALIT
C.D.C. per il "Corriere della Sera" - Da Torino a Londra. Non bastava Vergnano a rompere l'incantesimo delle capsule da caffè (un mercato da 10 miliardi di dollari), ora arriva anche Dualit. Si chiama così la piccola azienda citata dall'Alta corte inglese per aver sfidato il gigante Nestlè. Il tribunale ha stabilito che Dualit, vendendo cialde compatibili con le macchine Nespresso (e che costano il 12% in meno delle originali), non infrange alcun brevetto. Appena un mese fa era stata Vergnano a rivolgersi al tribunale di Torino lamentando un comportamento scorretto da parte del gruppo svizzero.

Nespresso, secondo l'accusa, sconsigliava nei suoi negozi l'uso di cialde compatibili e indicava nei libretti di istruzioni delle sue macchine che gli apparecchi funzionano solo con capsule Nespresso originali. Un atteggiamento censurato dal tribunale piemontese. Ora anche il caso Dualit. Ma la multinazionale di Vevey non si arrende: «L'Ufficio europeo dei brevetti ha confermato la validità di uno dei brevetti che proteggono le capsule di caffè Nespresso - ha dichiarato Daniel Weston, il responsabile della comunicazione corporate di Nespresso - questa decisione è in netto contrasto con quanto stabilito».

15 - ALLIANZ, SE L'ENERGIA VERDE BATTE I TITOLI DI STATO
S.Agn. per il "Corriere della Sera" - Allianz mette una fiche da 100 milioni sulle rinnovabili con l'Allianz Renewable Fund. Ma colpisce il motivo di fondo, spiegato dal responsabile investimenti Armin Sandhoevel: lì si può guadagnare fino al 6% (soprattutto in Italia e Spagna), un'alternativa ai rendimenti in calo dei bond governativi, e perciò sempre più attraente per fondi pensione e assicurazioni.

Samsung travolta dagli ordini per il Galaxy 4
Giuseppe Ferrarella per il "Corriere della Sera" - Il Galaxy 4 arriverà soltanto domani sul mercato mondiale ma Samsung fa già fatica a stare dietro alle prenotazioni. Tanto che i due maggiori operatori americani hanno rinviato le date per il lancio negli Usa, a causa dei ritardi nelle spedizioni. L'attesa per la quarta generazione di smartphone Samsung ricorda l'euforia che in passato ha sempre accompagnato il lancio dei prodotti Apple.

La domanda di pre-ordini è molto più forte di quanto il gruppo si aspettasse, perciò è difficile aumentare l'offerta nel breve periodo, ha spiegato ieri a Seul la società. Il nuovo cellulare intelligente sarà già oggi sul mercato sudcoreano e da domani nel resto del mondo. A causare problemi è la carenza dei chip di memoria, insufficienti per soddisfare la domanda crescente di smartphone in tutto il pianeta. E per la prima volta Samsung, che produce più della metà di tutti i chip DRAM (dynamic random access memory) nel mondo, dovrà rivolgersi al concorrente Sk Hynix, secondo produttore mondiale.

16 - EQUITALIA A CACCIA GRANDI DEBITORI, DA RATE 19 MLD
(ANSA) - Il processo di accentramento della riscossione, partito nel 2006, ha funzionato ed Equitalia mette a segno buoni risultati. Anche se, nel 2011 anno delle contestazioni e delle bombe, ci si è concentrati maggiormente sull'ascolto dei contribuenti allentando la morsa, ad esempio con una rateizzazione più diluita. Ma i 'grandi debitori', cioé chi deve pagare dai 500.000 euro in su sono sempre nel mirino.

La Corte dei Conti invia al Parlamento la relazione sulla società di riscossione per il 2011 dalla quale emergono i dati dell'attività più recente e che dimostrano anche una certa 'elasticita'' nei comportamenti in relazione alla difficile congiuntura. Una situazione che, per Equitalia, è stata segnata da una serie lunghissima di incidenti. Con un'atmosfera 'pesante' spesso alimentata dalla stessa politica.

Cioé dalle stesse persone che in qualità di legislatori hanno precedentemente stretto le maglie dell'accertamento e della riscossione tranne poi 'sparare' su chi attua la legge. Per quanto riguarda i conti, dai dati forniti dalla magistratura contabile emerge che l'attività di riscossione da ruolo è passata da 8,9 miliardi del 2010 a 8,6 miliardi del 2011 registrando, rispetto all'anno precedente, una lieve flessione che è stata contenuta anche grazie all'effetto del crescente ricorso all'istituto della rateazione e ai volumi delle riscossioni dei 'grandi debitori', (cioé con morosità superiori a 500.000 euro) pari a 1,6 miliardi di euro (il 18,5% del totale degli incassi da ruolo).

E sono stati rateizzati ben 18,8 miliardi. Il lieve calo della riscossione nel 2011 è dovuto anche dovuta alle novità introdotte dal decreto del luglio 2011 che ha stabilito tra l'altro che per debiti fino a 2 mila euro l'applicazione delle misure esecutive deve essere preceduta dall'invio per posta ordinaria di due solleciti di pagamento, di cui il secondo a distanza di almeno sei mesi dal primo. Inoltre si stabilisce che prima di iscrivere ipoteca, l'Agente della riscossione debba notificare al proprietario dell'immobile una comunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro 30 giorni, si procederà all'iscrizione d'ipoteca.

Anche nel 2011, tra gli obiettivi dell'Ente un particolare rilievo è stato dato al miglioramento del rapporto con i contribuenti, rafforzando l'assistenza e il supporto per la risoluzione di eventuali criticità, e, soprattutto, al raggiungimento di elevati standard di qualità della riscossione. Dunque tra gli obiettivi 2011 viene evidenziato il miglioramento del rapporto con i contribuenti: molto è stato infatti fatto per allentare la presa. Ad esempio aumentando l'importo e il tempo per la restituzione delle rate.

E che ci sia un necessario cambio di passo lo dimostrano anche le recenti dichiarazioni di Attilio Befera che in qualità di numero uno della società ha spiegato: Equitalia "ha rallentato la propria attività ed effettua solo azioni mirate di recupero e non generalizzate". Insomma si allenta un po' e un nuovo passaggio 'storico' attende il settore: dal prossimo mese di giugno Equitalia non sarà più esattore per i Comuni che per legge dovranno organizzarsi da soli la riscossione dei tributi.

 

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO MARIO MONTI E VITTORIO GRILLI jpegobama e bernanke MARIANO RAJOY E ANGELA MERKELmario DRAGHI E MONTI twitter behind bars TWITTER PIRATA KINDLE FIRE HDlAd di Lactalis Jean Marc Bernier LUIGI ZINGALES INTERBANCA LOGOSALMA HAYECK E FRANCOIS-HENRI PINAULTNespresso logo marchiosamung galaxy s quattro samsung galaxy s quattro e s tre a confronto EQUITALIAATTILIO BEFERA