
DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN…
1.BORSA, IN EXTREMIS MILANO CHIUDE IN RIALZO, LUXOTTICA SOFFRE
(LaPresse/Finanza.com) - Piazza Affari ha chiuso poco mossa recuperando nel pomeriggio in scia all'andamento positivo di Wall Street. L'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,08% a 19.155 punti dopo essere scivolato in mattinata ai minimi del 2014. A deprimere l'umore degli investitori è stato l'indice Zew sulle aspettative economiche in Germania, sceso ad ottobre a -3,6 punti.
Lo Zew non scivolava in territorio negativo dal novembre del 2012. Nel pomeriggio Berlino ha rivisto al ribasso le stime di crescita per quest'anno e per il 2015: nel 2014 l'economia tedesca dovrebbe espandersi al ritmo dell'1,2% rispetto al +1,8% indicato in precedenza, mentre nel 2015 il Pil è visto in crescita dell'1,3% contro il +2% precedente. Le difficoltà della Germania, a detta degli analisti, rendono ancora più calda la pista di un quantitative easing da parte della Bce.
Luxottica (-2,92% a 36,20 euro) non si è ripresa dopo il tonfo di ieri. Il Cda del gruppo di Agordo ha accettato le dimissioni del co-Ceo, Enrico Cavatorta, presentate per disaccordo sull'attuale governance. Per le stesse ragioni, si è dimesso ieri anche Roger Abravanel. Luxottica ha fatto sapere che il presidente Leonardo Del Vecchio ha assunto temporaneamente le cariche esecutive, fino a quando non sarà concluso il processo di selezione dei candidati.
LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO
Seduta negativa anche per Ferragamo (-3,57% a 18,90 euro) che ha risentito della performance di Luxottica ma anche della londinese Burberry. Il gruppo del lusso britannico ha avvertito che "un contesto esterno più difficile" potrebbe comportare una "leggera pressione ribassista sui margini". Sempre nel comparto del lusso da segnalare il calo di Tod's che ha lasciato sul parterre lo 0,70% a 70,50 euro.
Finmeccanica (+0,64% a 6,97 euro) ha sfruttato le dichiarazioni dell'Ad Mauro Moretti, secondo cui i risultati del terzo trimestre che dovrebbero far sperare anche per l'intero esercizio 2014. Moretti ha poi dichiarato che Finmeccanica spera di tornare a distribuire dividendi nel giro di un paio d'anni. Debole Enel (-0,36% a 3,80 euro) dopo che Il Sole 24 Ore ha scritto che il Governo starebbe accelerando sulla cessione del 5% del colosso elettrico.
Secondo quanto scritto dal quotidiano, il ministero dell'Economia avrebbe incaricato Equita come advisor dell'operazione che dovrebbe portare nelle casse dello Stato tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro. Seduta positiva per FCA (+1,07% a 7,10 euro), che ieri ha debuttato sia a Piazza Affari che a Wall Street, mentre STM ha rialzato la testa chiudendo con un balzo del 2,55% a 5,425 euro.
Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto lo 0,86% a 11,50 euro, Montepaschi il 3,86% a 0,969 euro, Popolare di Milano l'1,52% a 0,612 euro, Unicredit lo 0,60% a 5,785 euro. In controtendenza Intesa SanPaolo che ha chiuso con un progresso dell'1,34% a 2,256 euro.
2.POSTE: PIANO CAIO SLITTA A FINE NOVEMBRE, 3 PER L'AD I PILASTRI DELL'AZIENDA
Radiocor - Slitta di un mese, a fine novembre, il primo piano industriale di Poste Italiane firmato Francesco Caio. Lo apprende Radiocor da fonti vicine al dossier. Si trattera' di un piano a cinque anni la cui definizione comporta un lavoro aggiuntivo rispetto ai tempi prospettati ai sindacati nel primo confronto di luglio. Inoltre, per la definizione di un progetto industriale completo mancano all'appello il rinnovo della convenzione con Cdp per la gestione del risparmio che, secondo quanto si apprende, e' a buon punto, e e la ridefinizione del servizio universale chiesta a gran voce da Caio, oggi in audizione al Parlamento.
Le Poste Italiane viste da Caio, come ha chiarito oggi l'ad ascoltato alla Camera e al Senato, si baseranno su tre pilastri principali: la logistica, sfruttando anche 'la piattaforma di eccellenza che favorisce e semplifica l'accesso delle imprese all'e-commerce; i servizi di pagamenti e transazioni d igitali; la gestione e la protezione del risparmio e del rischio. Simona Rossitto
3.FISCO: SCAMBIO AUTOMATICO DATI ANCORA PIU' AMPIO, MUORE IL SEGRETO BANCARIO - FOCUS
di Antonio Pollio Salimbeni Radiocor - C'e' grande soddisfazione tra i ministri finan ziari europei e alla Commissione: dopo anni e anni di lavoro, soprattutto dopo la spinta americana e l'aggravarsi della crisi finanziaria degli Stati nel periodo nero della grande crisi, si sta ormai imponendo lo scambio automatico generalizzato di informazioni fiscali su larga scala come standard globale vincolante tra le amministrazioni. Che trascina con se' la fine del segreto bancario, almeno cosi' come e' stato praticato finora.
L'accordo raggiunto dall'Ecofin per estendere ulteriormente le informazioni fiscali che gli Stati dovranno obbligatoriamente condividere 'e' una pietra miliare nella lotta contro l'evasione fiscale' e' stato il commento di Pier Carlo Padoan. L'Unione europea si adatta alla nuova situazione dopo solo una ventina di giorni dalla decisione del G20 di procedere su questa strada: l'accordo e' a 28, sara' efficace dal 2017 ma l'Austria avra' un po' di tempo in piu' per adattarsi (fino al 2018).
4.RAI WAY: PER BANCA IMI IN BORSA VALE TRA 940 MLN E 1,2 MLD DI EURO
Radiocor - Rai Way puo' valere tra i 940 milioni e gli 1,2 miliardi. E' questa la stima fatta da Banca Imi - uno dei coordinatori dell'Ipo nonche' responsabile dell'offerta pubblica - in vista dell'operazione di quotazione della controllata Rai partita in questi giorni con la fase di pre-mercato. Il collocamento e' programmato per il mese di novembre e avverra' con un'offerta pubblica di vendita che dovrebbe portare sul listino intorno al 40-49% del capitale attualmente in mano alla capogruppo Rai.
Nel report degli analisti di Imi - che Radiocor ha potuto consultare - la societa' proprietaria della rete di trasmissione e diffusione dei segnali televisivi e radiofonici viene valutata in un range di 938 milioni/1,203 miliardi: tale valorizzazione corrisponde a circa 9,5-12 volte il rapporto enterprise value/ebitda 2015 e circa 25-32 volte gli utili dello stesso anno, attesi a 37 milioni.
I multipli sono sostanzialmente allineat i a quelli di EiTowers, la controllata di Mediaset che costituisce l'unico esempio di tower company quotata in Europa. Decisamente superiori sono invece le valutazioni dei gruppi americani comparabili come American Tower e Crowne Castle.
I numeri pro-forma del 2013 indicano in 211 milioni i ricavi con un ebitda superiore ai 104 milioni e un utile netto intorno ai 31 milioni. I risultati dovrebbero essere sostanzialmente ribaditi nell'anno in corso. La marginalita' lorda, secondo Imi, dovrebbe mantenersi almeno al 50% dei ricavi nei prossimi cinque anni con un free cash flow medio annuo di 45-50 milioni prima del pagamento dei dividendi.
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