MONTE DEI BAVAGLI DI SIENA - IL COMUNICATO ‘’RIPULITO’’ DI BANKITALIA

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Bankomat per Dagospia

Possibile che fra i grandi giornali e le grandi agenzie di stampa solo Gianluca Paolucci ed i suoi colleghi della redazione economica de La Stampa si siano accorti che Bankitalia ieri ha distribuito due versioni del comunicato sui rilievi del FMI sulle banche italiane. La prima e la seconda versione non erano identiche, ma pare che solo a Torino (quando non si deve parlare di Fiat e grande capitalismo , noblesse oblige...., la vecchia professionalita' de La Stampa opera con maggior liberta') abbiano capito che un raffronto fra le due versioni si imponeva.


Perche' mai Bankitalia si era affrettata a diffondere la seconda versione, con preghiera di cestinare la prima? Forse perché, come e' parso ai giornalisti torinesi, la prima versione conteneva osservazioni su Monte Paschi? E che osservazioni erano? Beh, non proprio banali. La notizia, come si dice, c'era tutta. Si osservava da parte del FMI che forse il soldi prestati a Monte Paschi andavano ben monitorati da vicino, magari esprimendo nuovi consiglieri per la banca, che il Governo non ha indicato sinomad oggi; e che forse le autorità' italiane dovevano anche star pronte ad intervenire, nazionalizzando alla fine la banca gia' senese.


Il potere puo' anche dire e non dire, ritrattare, modificare i propri comunicati, confondere le acque. La libera informazione dorme? Come mai nessuno, ma proprio nessuno, ha fatto la doverosa analisi comparata dei due comunicati, per capire come mai il secondo veniva depurato di qualche aspetto? Credo sia esercizio che si insegna ai praticanti in qualunque redazione giornalistica. Oppure a Torino abbiamo dei geni assoluti della professione giornalistica? Con rispetto parlando per il pur bravo Paolucci e per la sua redazione, non credo sia questione che sono loro i geni. E allora?
L'autocensura a volte e' peggio della censura. Non vi e' rimedio.

 

Ignazio Visco MONTE PASCHI CHRISTINE LAGARDE FOTO Alessandro Profumo Fabrizio Viola