DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Gianluca Paolucci per “la Stampa”
ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA
Profumo va, Profumo resta. Arriva Bini Smaghi, anzi no. Il totonomi sul prossimo consiglio di Monte dei Paschi entra nel vivo con una riunione della Deputazione amministratrice che ieri avrebbe dovuto far uscire la lista dei nomi per il prossimo cda e finisce invece con un nulla di fatto, con i consiglieri che si aggiornano a oggi. In realtà, secondo quanto ricostruito, i problemi non riguarderebbero tanto le posizioni di vertice quanto le seconde file. Scontata la riconferma di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, rispettivamente presidente e amministratore delegato.
MARCELLO CLARICH E ENRICO GRANATA
Nonostante qualcuno abbia sollevato dei dubbi, anche nella riunione di ieri, di confermare Profumo «a tempo», stante l’intenzione dell’attuale presidente di lasciare l’incarico dopo l’aumento di capitale. Certi anche Christian Whamond e Roberto Isolani, i rappresentanti di Fintech e Btg Pactual, soci legati alla Fondazione da un patto di sindacato per il 9% del capitale di Mps.
lorenzo bini smaghi con veronica de romanis nozze carrai
A disposizione della Fondazione resterebbero così due o tre posti, nel caso di allargamento del cda da 12 a 14 membri. Destinati, in virtù dello statuto di Mps che sancisce la parità di genere, ad altrettante donne. E qui, tolta la convergenza sul nome di Fiorella Kostoris, si sarebbe aperto il confronto tra le varie «anime» della città rappresentate nella Fondazione. In ascesa anche perché fuori dai giochi il nome di Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello molto nota stimata in città. Ma per avere chiarezza servirà aspettare almeno fino ad oggi, quando i membri della Fondazione si incontreranno di nuovo.
Chi ha invece voluto smentire un suo possibile coinvolgimento nella partita è Lorenzo Bini Smaghi, possibile candidato al dopo-Profumo secondo quanto riferito da La Nazione.
Ieri a Siena per un incontro pubblico, il presidente di Société générale e di Snam ha voluto chiarire di non aver ricevuto «nessuna telefonata», lasciando anche intendere che abbandonare la presidenza della banca francese - stante l’evidente incompatibilità tra i due incarichi - non è nei suoi programmi.
Intanto sul fronte giudiziario i pm senesi hanno depositato appello contro la sentenza del tribunale di Siena che ha condannato a 3 anni e sei mesi Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, al processo sul derivato Alexandria. La procura, infatti, ritiene «troppo lieve» la pena. I magistrati avevano chiesto 7 anni per Mussari e 6 anni per gli altri due.
ANTONIO VIGNI GIUSEPPE MUSSARI FOTO ANSA
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – VIVENDI VENDE? I CONTATTI TRA BOLLORÉ E IL FONDO BRITANNICO CVC VANNO AVANTI DA TRE…
FLASH - SIETE CURIOSI DI CONOSCERE QUALI SONO STATI I MINISTRI CHE PIÙ HANNO SPINTO PER VEDERSI…
DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN…
COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…