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LE NOZZE ITALIA-LUFHANSA RISCHIANO DI SALTARE PER UN PUGNO DI EURO – DOPO DUE ANNI DI NEGOZIATI, QUANDO L'ACCORDO ERA FATTO, I TEDESCHI HANNO CHIESTO UNO SCONTO DI 10 MILIONI DI EURO SUL LORO INVESTIMENTO DI 829 MILIONI PER ENTRARE NELLA COMPAGNIA ITALIANA. GIORGETTI SI È IMPUNTATO: “NON SVENDIAMO ITA” – PER NOTIFICARE L'OPERAZIONE ALL’UE C'È TEMPO SOLO FINO ALL'11 DI NOVEMBRE. DA BRUXELLES AVVERTONO: “RISPETTATE I PATTI” – SE TUTTO SALTASSE SI TORNEREBBE ALLE IPOTESI AIR FRANCE E MSC…

1. ITA-LUFTHANSA IN BILICO, SCONTRO SUL PREZZO GIORGETTI: "NO AGLI SCONTI, NON SVENDIAMO"

Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”

 

ITA AIRWAYS LUFTHANSA

Stop alla cessione di Ita a Lufthansa per una decina di milioni di euro. Almeno per ora. Il pacchetto con il piano finale dell'alleanza tra i due vettori non è stato consegnato a Bruxelles lunedì scorso come era, invece, previsto per ottenere l'ultimo via libera da parte dell'Unione europea.

 

A fermare l'operazione è stato il Mef davanti alle richieste dei tedeschi di rivedere – parzialmente – gli accordi economici siglati a maggio del 2023. Una decisione dettata dalla volontà di «tutelare la compagnia» come ha spiegato il ministro Giancarlo Giorgetti, ma anche di non svendere gli asset italiani.

 

Antonino Turicchi Giancarlo Giorgetti e Carsten Spohr (2)

La mossa, però, è arrivata improvvisa e inattesa, dopo che i documenti erano stati firmati da entrambe le compagnie (italiana e tedesca) e dai vettori rivali - easyJet, Air France e Iag – coinvolti dall'Antitrust comunitario per raggiungere un'intesa sulla cessione degli slot Ita di Linate.

 

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Fonti vicine al dossier, però, notano che nessuno ha mai messo in discussione gli accordi dell'anno scorso, mentre i tedeschi hanno chiesto di «rivedere al ribasso la cifra dell'intero accordo ma gli emissari del Tesoro hanno detto no». Insomma, dopo quasi due anni di negoziati italiani e tedeschi avrebbero iniziato a discutere di alcune clausole contrattuali relative alla cifra da versare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa.

 

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA

A fronte di un valore complessivo dell'operazione da 829 milioni di euro, pare difficile che l'intesa possa saltare per 10 milioni, ma Giorgetti non vuole sposarsi di un millimetro. Pur spiegando a chi glielo chieda che i negoziati non sono interrotti e proseguono, insiste sul fatto che Ita e l'Italia non saranno svendute. Anche perché il valore della compagnia è sensibilmente aumentato rispetto a un anno fa.

 

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Inoltre, un anno fa, in cassa non c'erano i 500 milioni di euro di oggi. E, ancora, gli osservatori notano come il load factor sia sì al 79%, sotto la media delle grandi compagnie, ma il tasso di riempimento è ottenuto da Ita con le sole sue forze: il vettore è uscito da Sky Team dopo l'accordo con Lufthansa, ma non è ancora entrato in Star Alliance. Come a dire che il numero può solo crescere. […]

 

lufthansa ita airways

Tutti motivi che convincono Giorgetti a mollare, più per una questione di principio che per reali esigenze di cassa: i soldi incassati dai tedeschi, infatti, andrebbero a servizio della riduzione del debito, ma 10 milioni fa ben poca differenza su un debito da 3 mila miliardi.

 

Lufthansa, però, tiene il punto. I tedeschi insistono su due aspetti. Il primo: i 10 milioni di sconto che chiedono sarebbero in parte compensati dagli investimenti sostenuti in questo anno per migliorare la compagnia. Il secondo: la trattativa è andata più avanti del previsto e questo ha creato un danno a Lufthansa.

 

Argomenti che difficilmente faranno breccia al Mef dove la convinzione sia quella di aver in mano un asset destinato a crescere. E rispetto al quale Giorgetti sarebbe deciso a «non cedere ai ricatti», forte anche dell'appoggio di Palazzo Chigi. […]

 

2. L'UE: "RISPETTATE I PATTI" GLI ANALISTI: "L'EX ALITALIA NON SOPRAVVIVE DA SOLA"

Estratto dell’articolo di Luigi Grassia e Marco Bresolin per “La Stampa”

 

giancarlo giorgetti - foto lapresse

A Bruxelles gli ultimi sviluppi della trattativa sono seguiti con attenzione. Per notificare l'operazione c'è tempo fino all'11 di novembre. La vendita a Lufthansa fa parte di un piano di privatizzazione deciso dal governo italiano che deve essere approvato dalla Commissione europea, ma non rappresenta una "condizione" imposta dall'esecutivo Ue.

 

[…]  Ma se l'operazione dovesse saltare, questo non comporterebbe un problema per l'Antitrust europeo, che pure aveva già dato il suo via libera preliminare a luglio dopo aver imposto alcune condizioni a tutela della concorrenza. È vero che il piano della nuova compagnia Ita Airways prevedeva anche la ricerca di un partner, ma è altrettanto vero che non stabilisce alcun dettaglio relativamente ai tempi e neppure alla forma della partnership.

 

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gianluigi aponte

Ma se la cessione a Lufthansa sfumasse, Ita avrebbe delle alternative? Può andare avanti da sola, oppure trovare qualche altro candidato all'acquisizione, magari Air France-Klm o Msc Crociere, che in passato si sono già fatte avanti?

 

Antonio Bordoni, docente di gestione delle compagnie aeree alla Business School della Luiss, osserva al telefono che «in Europa sono rimaste indipendenti soltanto le low cost e le compagnie specializzate in collegamenti regionali. Tutte le altre hanno dovuto fare gruppo per sopravvivere. Ma Ita Airways non è low cost, e non è una compagnia regionale come la greca Aegean. Perciò Ita non ha alternative, deve mettersi con qualcuno». […]

 

Antonino Turicchi Giancarlo Giorgetti e Carsten Spohr (1)

Bordoni ritiene che Ita Airways resti appetibile come oggetto di acquisizione. «In questi giorni il gruppo Air France-Klm sta valutando l'acquisto della portoghese Tap proprio per controbilanciare l'ingresso di Ita in Lufthansa. Ma se l'intesa con Lufthansa saltasse, Air France potrebbe puntare direttamente su Ita».

 

Bene anche, per Bordoni, un ritorno all'ipotesi Msc, su cui però è scettico per ragioni politiche: «Magari ricomparisse Aponte sulla scena. Ma sono convinto che l'altra volta lo abbiamo frenato gli intrallazzi della politica, e succederebbe di nuovo». […]

CARSTEN SPOHR - CEO LUFTHANSA 1