DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Federico De Rosa per il "Corriere della Sera"
Ristrutturazione drastica per l'investment bank di Ubs. Entro il 2015 il primo istituto di credito svizzero licenzierà oltre 9 mila persone. «Si tratta di una decisione difficile da prendere, anche e soprattutto perché la nostra è un'attività basata essenzialmente sulle persone», ha spiegato il ceo, Sergio Ermotti. «Alcune delle riduzioni di posti saranno assorbite dalla fluttuazione naturale e adotteremo tutte le misure possibili per mitigare l'impatto complessivo», ha aggiunto il banchiere.
I tagli sono conseguenza delle decisione di Ubs di uscire dalle attività più a rischio e a maggiore assorbimento di capitale, in seguito ai cambiamenti della regolamentazione e all'evoluzione dei mercati. L'istituto elvetico ha fatto sapere che concentrerà le attività nei settori in cui è più forte come private banking, advisory, analisi, trading azionario, cambi e materie prime.
I tagli maggiori riguarderanno l'area fixed-income dove sono già partiti i primi licenziamenti. Ieri a Londra diversi trader si sono accorti una volta arrivati in ufficio che il loro badge non funzionava più e hanno scoperto di essere in «aspettativa speciale». Così gli è stato spiegato. «Rispettare i dipendenti vuol anche dire non lasciarli nell'incertezza» ha commentato il presidente di Ubs, Axel Weber.
I tagli riguarderanno in particolare le attività di investment banking a Londra, New York e Singapore. Ma ci saranno anche 2.500 licenziamenti in Svizzera. La ristrutturazione farà scendere a 54 mila il numero dei dipendenti di Ubs nel 2015 e i costi sono stati già inclusi nella trimestrale presentata ieri. Il risultato netto, positivo per 1 miliardo di euro, con gli oneri di ristrutturazione è andato in rosso di 1,8 miliardi.
UBS logoSergio Ermotti AXEL WEBERAxel Weber
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