DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 - STRISCIA IL CAMBIAMENTO SEGNALI NEGATIVI NEL FUTURO LA REPLICA DI RICCI
Estratto dell’articolo di Luca Dondoni per “la Stampa”
Pier Silvio Berlusconi fa una cosa che fino ad oggi a Mediaset nessuno aveva mai fatto: mettere in discussione Striscia la notizia. Nella stagione in corso, sebbene i numeri siano «sensazionali», non sono tutte rose e fiori. Pier Silvio lo sa, anzi lo sottolinea quando gli si chiede cosa ne pensi della debacle di Striscia che ormai da tempo soffre lo strapotere del concorrente Affari tuoi in onda sul Raiuno.
Alla domanda di come l'editore valuti l'andamento al ribasso di un format tv che da trentasette anni entra nelle case di milioni di italiani, Berlusconi risponde: «Striscia la Notizia? Immaginate alternative al momento? Visti gli esordi della stagione '24/'25 è innegabile che oggi il programma viva un momento faticoso ma è altrettanto innegabile che questo accade dopo 37 anni di vita; è ovvio che un po' di flessione sia nell'ordine delle cose. Io e Antonio Ricci ci sentiamo spesso, parliamo del programma e sono fiducioso che lui trovi la strada per continuare a lavorare».
PIER SILVIO BERLUSCONI ANTONIO RICCI
[…] «Poi - ha detto - in futuro, che nell'access prime time ci possa anche essere un'alternanza di prodotto così come accade nel preserale e mi viene in mente l'alternanza Scotti/Bonolis coi rispettivi programmi, ci sta». Mai, il patron del Biscione aveva messo in dubbio la solidità di una corazzata che nel mega comprensorio di Cologno Monzese può contare su un palazzo/museo dedicato alla sua storia, ai suoi inviati, alle sue fortune e ai suoi exploit.
pier silvio berlusconi silvia toffanin a this is me 9
Ora, che Striscia sia in affanno rispetto ai "pacchi" di Raiuno è un dato di fatto, ma per la prima volta la mancanza di ossigeno comincia a provocare un fastidio che non sembrerebbe sopportabile. La pubblicità, Publitalia, ne chiede conto costantemente e dai piani alti di Cologno si sussurra che non ci sia riunione dove non venga affrontato il tema e soprattutto cosa si possa fare per rimettere a posto i mattoni di una muraglia cinese che sembrava invalicabile, indistruttibile.
Giusto per fare un esempio eclatante e allo stesso tempo chiaramente esplicativo, lo scorso giovedì 26 settembre 2024 Striscia crolla, letteralmente, con appena 2.489.000 telespettatori e uno share al 12.2% rispetto ad Affari Tuoi che su Rai1, vola a quota 5.402.000 telespettatori con share al 26.4%.
[…] Mercoledì sera Pier Silvio Berlusconi ha dimostrato una volta in più di essersi trasformato nell'editore diretto, moderato ma decisionista auspicato da papà Silvio, approfittando del party per gli auguri di Natale. «Mi hanno fatto notare - ha spiegato - che Federica Panicucci, Barbara Palombelli e Myrta Merlino non sarebbero nel promo di Natale delle nostre tv. Fugo subito i dubbi, Panicucci e Palombelli sono confermate mentre per Myrta, ecco, con lei stiamo pensando anche a delle alternative». Alternative alla sua conduzione di Pomeriggio 5 o almeno Berlusconi lo lascia immaginare e anche questa sarebbe una notizia.
Sullo sfondo resta anche il caso Giambruno - ex compagno della premier Giorgia Meloni - che emerse proprio grazie a una fuorionda di Striscia la Notizia. Pier Silvio è lapidario: «Su Giambruno voglio dire una cosa che ritengo importante: è un giornalista Mediaset e noi siamo abituati a proteggere i nostri giornalisti. Continuerà a lavorare con noi».
Da spettatore come vede la Rai del 2024? «La Rai dovrebbe fare più servizio pubblico ma questo non vuol dire non fare intrattenimento. Magari più fiction, pura evasione e penso che oggi non lo faccia perché non ha una missione sufficientemente chiara. Dovrebbe essere più editore culturale e meno impegnata su fronti che a volte la distraggono. So che Salvini, che conosco bene e con il quale ho ottimi rapporti, ha proposto di diminuire il canone ma in questo caso non sono d'accordo con lui. La sua è solo propaganda […]» […]
2 - PIER SILVIO PENSA AI CONTI E SI TIENE STRETTO IL GOVERNO
Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “la Stampa”
Per la Mediaset in formato europeo di Pier Silvio Berlusconi non esistono totem intoccabili. I numeri a Cologno Monzese girano veloci: nell'ultimo triennio i profitti hanno superato il miliardo di euro, doppiando il periodo 2016-2019, quando il pallottoliere si è fermato a 454 milioni. In questo contesto nulla può essere lasciato al caso.
Anche un programma che sta lì da 37 anni – forse soprattutto per questo – e si chiama Striscia La Notizia (e costa quasi tre volte altri programmi della stessa fascia oraria) può essere messo in discussione se i numeri che porta, come ha ammesso l'ad, mostrano «un momento faticoso». Il fatto che proprio a Striscia scoppiò il caso Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, giornalista Mediaset su cui, oggi, Berlusconi dice di avere un «atteggiamento protettivo», non conta, sostengono diverse fonti.
pier silvio berlusconi antonio ricci 4
Gli affari hanno preso il sopravvento anche sulle tentazioni politiche, che pure ci sono state, di Pier Silvio. Del resto se oggi il gruppo – rinominato Mfe-MediaforEurope – può permettersi l'ambizione di espandersi in Europa, «è perché i Berlusconi non sono più direttamente impegnati in politica.
Quanta resistenza avrebbe fatto la Germania se in campo ci fosse stato il Cavaliere?», si chiede un attento osservatore delle cose di Mediaset di fronte alla progressiva scalata a ProsiebenSat1. La conseguenza è che Pier Silvio Berlusconi chiude le porte a un suo impegno politico: «Non scendo in campo, punto», dice a chi glielo chiede per la centesima volta.
Il risiko delle tv che Pier Silvio Berlusconi ha innescato con la creazione di Mfe – sede in Olanda, cuore a Cologno Monzese e obiettivi europei – richiede il massimo dell'impegno come manager. «Penso che il mio lavoro non sia finito.
Siamo in un momento bello», vista la notevole progressione («un anno eccezionale», lo definisce) con cui il Biscione chiuderà l'anno in fatto di bilancio: ricavi più 7,7%, risultato operativo a più 28,8%, dei profitti abbiamo detto. Periodo bello, dunque, «ma molto complicato e cruciale per lo sviluppo del gruppo», dice l'ad.
Proprio perché il momento è cruciale, non fa venire meno il suo sostegno all'esecutivo di Giorgia Meloni, «un governo stabile e un governo che sta facendo bene in un momento molto complicato, se si considera cosa sta succedendo in Francia e in Germania». Mentre se deve tirare una stilettata, è tutta per Matteo Salvini e la sua proposta di ridurre il canone Rai. «Ritengo la sua una mossa abbastanza di propaganda: togli 20 euro dal canone e poi devi prendere 430 milioni dalla fiscalità generale, passi da una tasca all'altra ma non cambia un granché».
[…]
Va bene la politica, ma aver ampliato gli affari oltre l'orizzonte italiano ha spostato il baricentro. Dopo anni di piccoli passi, Mediaset ha l'opportunità di dare un colpo di acceleratore nel suo sviluppo europeo.
Il primo e più grande obiettivo è in Germania. Lì il prossimo anno, non prima che a febbraio si tengano le elezioni, potrebbe scattare l'operazione ProsiebenSat1, una tv con sede a Monaco di cui il Biscione ha già il 29,9%. Lo stesso Paese che ha messo i bastoni tra le ruote a Unicredit impegnata a conquistare la Commerzbank, con le dovute proporzioni, sembrerebbe ora meglio disposta nei confronti di Mfe che studia l'Opa. Berlusconi ha già parlato con il presidente della Baviera.
pier silvio berlusconi - foto lapresse
Il rapporto è costruttivo e collaborativo: c'è ottimismo. E ci sono i soldi, una linea di credito da 3,4 miliardi da un gruppo di banche, a disposizione per un anno. «Siamo pronti a tutto.
Siamo pronti a capire se e cosa sarà giusto fare in Germania, ma non solo in Germania». Senza le opportune condizioni per dare l'affondo su Prosieben (il prezzo, l'andamento del debito della società, il rischio legato alla crisi economica), il Biscione vede altre opportunità in Portogallo, nei Paesi Bassi, in Polonia. Altra strada che potrebbe essere sondata è quella di Ppf, la società ceca socia di ProsiebenSat ma che è anche a capo di Cme, altro agglomerato di broadcaster nel Centro Est Europa con cui Mfe potrebbe immaginare un'alleanza. […]
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…