PIAZZA AFFARI APRE POSITIVA E ACCELERA (+1,4%) - TITOLI BANCARI IN FORTE RIALZO, SPREAD IN CALO A 422: NONOSTANTE LE STRONCATURE TEDESCHE, GLI INVESTITORI CREDONO IN UN INTERVENTO DELLA BCE - MOODY’S: LA CRISI DEL DEBITO EUROPEO è SOLO A METà STRADA - LA CINA RALLENTA E FA PAURA: Giù GLI UTILI DEL COLOSSO PETROLIFERO CNOOC - SOROS ACQUISTA UNA QUOTA DEL MANCHESTER UNITED - PEUGEOT AFFONDA IN BORSA - LE SQUADRE DI CALCIO PERDONO SUI LISTINI…

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1- SPREAD BTP BUND APRE A 422 PB, RENDIMENTO BTP 10 ANNI A 5,752%
Reuters - Stringe leggermente alle prima battute stamane il differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni e anche il rendimento del Btp decennale è in leggero calo.

Intorno alle 9,00 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a 10 anni si attesta a 422 punti base dai 429 punti base della chiusura di ieri.Il tasso del decennale italiano è al 5,752% dal 5,794% di ieri sera.

2- BORSA: I LISTINI PUNTANO ANCORA SULLA BCE, A MILANO (+0,7%) BANCHE SU
Radiocor - Apertura in rialzo per le Borse europee con gli investitori che, nonostante il serrato confronto tra Bce e Bundesbank, sul tetto anti spread, scommettono nuovamente su interventi straordinari da parte dell'Eurotower. Parigi e Francoforte guadagnano rispettivamente lo 0,5% e lo 0,3% mentre a Milano l'Ftse Mib avanza dello 0,7%.

A Piazza Affari banche sugli scudi guidate ancora una volta da Mps (+4,4%), spinta dall'ipotesi di un allargamento dell'azionariato; avanzano anche Bpm (+1,7%) e il Banco Popolare (+1,7%) mentre in coda c'e' nuovamente Mediaset (-0,1%), su cui sembra essersi placata, almeno temporaneamente, la febbre d'agosto. Deboli anche Parmalat e Impregilo (sulla parita') mentre Telecom Italia (+0,4%) cerca di rimbalzare dopo il rosso di ieri per la possibile tegola fiscale brasiliana da 550 milioni. Sul mercato valutario euro in leggero rialzo sul dollari a quota 1,236. Per il petrolio, infine, apertura senza spunti con il Wti che cede 8 centesimi a 95,89 dollari al ba rile.

3- BORSA TOKYO: PREVALE LA CAUTELA, NIKKEI CHIUDE A -0,16%
Radiocor - Chiusura in lieve ribasso per la borsa di Tokyo con l'indice Nikkei 225 che ha ceduto lo 0,16% a 9.156,92 punti mentre l'indice Topix ha chiuso sostanzia lmente invariato a 756,26 punti. L'andamento della borsa di Tokyo ha dunque rispecchiato la performance di ieri delle borse europee dove e' prevalsa la linea della cautela in attesa di conoscere le prossime mosse della Bce per frenare la corsa degli spread.

4- CRISI: MOODY'S, A META' STRADA 'NEL MIGLIORE DEI CASI'
Radiocor - La crisi del debito europeo e' solo a meta' strada 'nel miglior dei casi' e paesi come Grecia e Irlanda potrebbero richiedere fino al 2016 per completare il loro programma di risanamento dei conti. Italia, Spagna e Portogallo potrebbero invece uscire dall'attuale stato di cose entro il 2013 se sapranno applicare compiutamente le riforme adottate sino ad ora. E' quanto sostiene Moody's in un rapporto sugli squilibri esterni dell'eurozona diffuso questa mattina. Secondo l'agenzia di rating, tutti e cinque i paesi hanno gia' varato le difficili, ma necessarie, riforme per uscire rafforzate dalla crisi, tuttavia 'questa fase di aggiustamento e' completa a meta' nel migliore dei scenari, a seconda del paese in questione'.

5- CINA: UTILI CNOOC CALATI 19% NEL PRIMO SEMESTRE, -5% I RICAVI
Radiocor - Il colosso cinese del petrolio e del gas, Cnooc, ha riportato una flessione del 19% degli utili netti per il primo semestre a 31,87 miliardi di yuan (4,05 miliardi di euro) da 39,34 miliardi di yuan un anno fa. Nello stesso periodo i ricavi sono scesi del 5% a 118,27 miliardi. Nel semestre il gruppo ha sofferto di una calo della produzione a causa di una fuga in uno dei suoi giacimenti in Cina e di maggiori costi operativi. La produzione di gas e petrolio e' scesa per i sei mesi del 4,6% complessivo all'equivalente di 160,9 milioni di barili al giorno.

6- GEORGE SOROS ACQUISTA UNA QUOTA DEL MANCHESTER UNITED
Finanza.com - Il miliardario George Soros ha acquistato una partecipazione nel club calcistico del Manchester United, da settimana scorsa quotato a New York (Francoforte: A0DKRK - notizie) . Lo si è appreso da una comunicazione effettuata alla Sec (la Consob americana). L'investimento del finanziere di origine magiara è pari a 3,1 milioni di azioni di classe A. Le azioni del Manchester United hanno chiuso la seduta di ieri in calo del 2,7% a 13,06 dollari dopo aver toccato un minimo dalla quotazione a 12,91 dollari.

7- MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI
Radiocor - CRISI: la Bce taglia i tassi allo 0,75%, costo del denaro al minimo storico ma la decisione non viene salutata con favore dai mercati. Draghi gela le borse: 'Economia europea indebolita'. Il premier Monti alla Camera: 'Sullo scudo anti-spread non si cambia' (dai giornali). 'Serve a dare una mano al credito, pero' la decisione andava presa prima', intervista all'economista Jean-Paul Fitoussi (La Repubblica, pag. 11). Dietrofront di Atene: tagli confermati (Il Sole 24 Ore, pag. 23). 'Vigilanza europea, ecco il vero nodo', intervista all'economista Jan Pieter Krahnen (Il Corriere della Sera, pag. 10). Pechino riduce a sorpresa i tassi (Il Sole 24 Ore, pag. 35). Vaticano, conti in rosso per 15 milioni (dai giornali).

SPENDING REVIEW: il consiglio dei ministri approva nella notte il decreto sulla spending review. L'aumento dell'Iva di due punti slitta a giugno 2013. Nella pubblica amministrazione risparmi per circa 5 miliardi, concorsi sospesi e taglio del 10% del personale. Nei ministeri piu' di 7mila esuberi. Salvi i piccoli ospedali, chiuderanno 37 tribunali. Rinviato anche il taglio delle Province. La Consip centralizza l'acquisto di beni e servizi negli uffici dello Stato. Regioni e sindacati contro il governo. Squinzi: E' un primo passo (dai giornali).

Salvate le spese militari e gli F-35 da 12 miliardi (La Repubblica, pag. 7). Da vendere o sciogliere le societa' di servizi alla Pa (Il Sole 24 Ore, pag. 18). 'Sanita' a rischio, andremo da Napolitano', intervista al governatore dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani (La Repubblica, pag. 4). L'impatto dei tagli sui conti e' nullo, l'editoriale di Dino Pesole (Il Sole 24 Ore, pag. 7). Il doppio peso per le pensioni e l'equita', l'editoriale di Enrico Marro (Il Corriere dell a Sera, pag. 7).

DEBITI PA: Crediti Pa e titoli, rinvio di un mese. Pagamenti alle imprese, proroga al 27 luglio (Il Sole 24 Ore, pag. 13).

LAVORO: copertura per 55mila esodati (dai giornali). Esodati, costo di 4,1 miliardi fino al 2020 (Il Sole 24 Ore, pag. 11).

ISTAT: il 36% delle famiglie taglia i consumi alimentari (dai giornali).

EXPORT: La svalutazione competitiva non favorisce piu' l'export. Studio Confindustria sugli effetti della moneta debole (La Repubblica, pag. 27).

FIAT: Marchionne: assurdo pensare che la Fiat lasci Torino (Il Corriere della Sera, pag. 30). I primi 'rumori' su Fiat Industrial (Il Sole 24 Ore, pag. 38). Sevel vince il ricorso in appello sui due operai di Termoli (La Stampa, pag. 24). No dei sindacati alla fusione tra Cassino e Pomigliano (IL Messaggero, pag. 20).

UNIPOL: la Consob da' il via libera a Unipol, autorizzando l'esenzione dall'Opa, oltre che su Premafin e Fonsai, anche sulla Milano assicurazioni. Aumenti di capitale al via da lunedi'. Da Sator e Palladio ricorso al Tar contro l'autorizzazione dell'Isvap (dai giornali). L'ostacolo mobile della completezza dell'informazione, l'editoriale di Antonella Olivieri (Il Sole 24 Ore, pag. 39).

GENERALI: Il Leone di Trieste e Norges Bank si alleano nell'immobiliare, costituendo una jiont venture per investire a Parigi. Generali valuta anche la dismissione della svizzera Bsi (dai giornali).

ALITALIA: Alitalia perde il primo round della battaglia Linate-Roma (Il Giornale, pag. 25).

FINMECCANICA: 'Tecnologie Finmeccanica per il regime', WikiLeaks svela i file di Damasco (dai giornali).

BARCLAYS: Barclays, faro sulle banche 'amiche' (dai giornali).

UNICREDIT: Unicredit, depositi in crescita anche nel secondo trimestre (Il Sole 24 Ore, pag. 41).

MPS: Viola, i piani per rilanciare Mps: 'Al Tesoro azioni solo per il 2012', intervista all'amministratore delegato Di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola (Il Corriere della Sera, pag. 29).

BPM: Inchiesta Bpm-Ponzellini, indagati i ceo di Sisal e Capgemini (dai giornali).

INTESA: Intesa e fisco, un fascicolo a Milano (La Stampa, pag. 26).

BPER: Getta la spugna il paciere di Bper (Il Sole 24 Ore, pag. 38).

TELECOM: TI Media, vendita separata torri-frequenze. L'ex ad Giovanni Stella: 'Sono arrivate 15 offerte' (dai giornali).

IMPREGILO: Su Impregilo guerra di deleghe (dai giornali).

CIN: Cin firma l'accordo per l'acquisto di Tirrenia (La Stampa, pag. 24).

VOLKSWAGEN: La Volkswagen acquista il restate 50% di Porsche per 4,46 miliardi (dai giornali).


8- CITY, PIÙ DEGLI SCANDALI PESANO LE MINIERE
Da "Il Sole 24 Ore" - Tra i vari motivi che si possono individuare per la performance deludente della Borsa di Londra rispetto alla maggior parte dei mercati rivali europei, per vari analisti non contano affatto gli scandali finanziari che hanno investito la City: pesa molto di più il fattore-minerario. Se l'indice Ftse 100 è salito quest'anno solo del 5% - meno della metà dello STOXX Europe 600 e del Cac francese, e addirittura quasi un quarto del Dax tedesco - la «colpa» risiederebbe in modo molto significativo nella presenza di ben 12 grandi titoli minerari, penalizzati dal calo dei prezzi delle principali materie prime (che si è riflesso in una sfiducia degli investitori nel settore).

Il comparto conta dunque per il 10% circa dell'Ftse, mentre Dax e Cac ospitano solo un titolo minerario ciascuno. Tra i peggiori titoli, spicca Lonmin, in calo di quasi il 40% anche per la vicenda degli eccidi in miniera in Sudafrica (R.Fi).

9- PEUGEOT E IL RISCHIO DELL'ADDIO AL CAC-40
Da "Il Sole 24 Ore" - Uno dei marchi francesi più noti nel mondo rischia di essere buttato fuori dal club esclusivo della sua patria. Il titolo della casa automobilistica Psa-Peugeot Citroën, secondo varie indiscrezioni, potrebbe essere scacciato dall'indice-guida della Borsa di Parigi, il Cac-40, nel quadro di una revisione data per imminente.

Il problema per Psa è che le sue azioni hanno registrato negli ultimi dodici mesi un precipizio di quasi il 65%, a causa della crisi delle vendite che ha portato all'annuncio-shock della chiusura dello storico stabilimento del gruppo alle porte di Parigi e a circa 10mila esuberi. La capitalizzazione di Psa è ora scesa a 2,4 miliardi di euro, un quinto di quella della rivale domestica Renault (le cui azioni sono avanzate nell'ultimo anno del 30% circa). Uscire dal benchmark di Borsa potrebbe aggravare la fuga degli investitori dal titolo, o comunque disincentivarne il rientro. Così qualche analista non esclude che Psa rimarrà nel Cac-40 per una decisione «politicamente motivata». (S.Car.)

10- LA BCE REGALA SOLDI (IN BENEFICENZA)
Da "Il Sole 24 Ore" - Non si sa se stavolta, scherzava ieri qualcuno a Francoforte, la decisione sia stata presa con il voto favorevole o contrario della Bundesbank. Ma la Bce inizia a regalare soldi ai Paesi dell'Eurozona. Ovviamente, solo per beneficenza. È notizia di ieri che la Banca centrale europea ha predisposto alla fine del 2011 una donazione di 110.500 euro a favore di un gruppo di enti di beneficenza attivi nell'area euro selezionati con le 17 banche centrali nazionali dell'Eurozona.

Per l'Italia l'ente selezionato è il Mus-E Italia Onlus. I fondi messi a disposizione, spiega l'istituto presieduto dall'ex Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, derivano dalle attività esterne svolte negli ultimi anni dai membri del comitato esecutivo e del personale della Bce. L'iniziativa benefica ha avuto inizio nel 2010 con la decisione di donare 100.000 euro a organizzazioni impegnate nel settore dell'assistenza sanitaria dell'infanzia e alla gioventù. (R.Fi.)

11- CALCIO PIÙ POVERO ANCHE IN BORSA
Da "Il Sole 24 Ore" - Il calcio potrà essere anche un modo per distrarsi dalla crisi che continua a scuotere i mercati, ma di certo non è un bene rifugio. Per rendersene conto basta guardare i risultati che le squadre del Vecchio Continente ottengono sugli scivolosi parterre di Borsa: dalla sua creazione nel 2002 ad oggi l'indice Stoxx Europe Football, che raggruppa 21 club europei, ha perso il 40% del proprio valore, toccando i minimi quest'anno. Con l'ultima arrivata, la matricola Manchester United, che in poche sedute è già sotto il prezzo di quotazione.

Certo, i mali del calcio borsistico sono da sempre (la prima Ipo è stata quella del Totthenham nel 1983) la gran volatilità e i volumi molto ridotti, ma negli ultimi tempi è spuntata anche la grana dell'indebitamento. Sarà per questo che i primi della classe, manco a dirlo, sono tedeschi: mentre la Juventus, pur vicendo lo scudetto, ha perso nel 2012 un terzo del proprio valore, il Borussia campione della Bundesliga ha festeggiato quest'anno anche a Francoforte. Realizzando, mentre gli altri perdevano, un rialzo in Borsa del 30% (G.Ve.)

 

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