DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Carlotta Scozzari per Dagospia
Chiusura positiva per Piazza Affari, che, insieme con le altre Borse europee, ha beneficiato della rassicurazioni arrivate ieri dalla Federal Reserve guidata da Janet Yellen, che ha lasciato intendere che la politica monetaria statunitense resterà accomodante ancora per un po'. Ovvero: gli acquisti mensili di titoli da parte della banca centrale per favorire la ripresa economica non saranno interrotti da un giorno all'altro né a breve.
Così, a Milano, il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,85% a 22.216,63 punti, mentre lo spread tra rendimenti di titoli italiani e tedeschi è nuovamente salito a 159 punti.
Nel Ftse Mib, protagonista ancora una volta Mps, la banca guidata da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, che ha terminato la giornata in picchiata del 14,57%, mentre i diritti legati all'aumento di capitale da 5 miliardi, che oggi hanno terminato il penultimo giorno di contrattazione in Borsa, sono scesi pure, del 6,42%, accelerando al ribasso sul finale di giornata.
Tra le banche del listino principale, raffica di vendite anche sulla Popolare dell'Emilia Romagna, che ha chiuso in calo del 4,17%, in attesa di conoscere i dettagli dell'aumento di capitale da 750 milioni che prenderà il via lunedì. Giù anche il Banco Popolare (-1,42%) e deboli per la seconda seduta di fila i titoli Mediaset (-1,22%), con la società della famiglia Berlusconi che deve decidere come muoversi in Spagna con Digital Plus, e Yoox (-1,32 per cento).
Balzo di Finmeccanica, che ha guadagnato quasi il 4% (+3,91%) dopo avere smentito un possibile accorpamento della controllata Ansaldo Breda, i cui conti di bilancio non sono rosei, per usare un eufemismo. Bene anche Mediolanum (+3,12%) ed Eni (+2,56 per cento).
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