AI AI AI, QUANTO FA MALE PRENDERE LA SCOSSA! SORGENIA E SOGIN PRONTE A UNA RIVOLUZIONE AI VERTICI

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DAGOREPORT

Ai Ai Ai, quanto fa male prendere la scossa! Sorgenia e Sogin non se la passano infatti bene e sono pronte a una rivoluzione ai vertici. La prima e' in crisi perche' l'avvento poderoso del fotovoltaico ha messo fuori gioco le nuovissime centrali a ciclo combinato costruite prima della crisi.

Il risultato e' che nessuno compra piu' l'energia di De Benedetti e la Cir nel 2012 ha dovuto svalutare la controllata per centinaia di milioni di euro. Per risollevare le sorti del Gruppo, i rampolli De Benedetti, in particolare Rodolfo, hanno deciso di cambiare management e accompagnare alla porta Massimo Orlandi, e con lui altri pezzi del puzzle di Direzione, per convocare alla guida dell'azienda Andrea Mangoni, gia' direttore generale di Telecom Italia per le operazioni in Sud America ed ex AD di Acea, grande esperto del settore e di gestione di crisi.

Tempi ancor piu' duri invece per il Cavalier Giuseppe Nucci, Re incontrastato da oltre 10 anni alla Sogin. Da circa due mesi le voci sul suo futuro non fanno altro che destabilizzarlo e renderlo nervoso. Talmente nervoso che appena qualcuno pensa solo di scrivere che Nucci non verra' riconfermato alla guida della controllata di Stato responsabile per la bonifica ambientale dei siti nucleari, e lui gia' attiva la poderosa macchina della smentita, con lettere nelle quali cerca in tutti modi di mettere in evidenza quanto di buono fatto sotto la sua guida.

È successo per l'Espresso a maggio, è accaduto di recente sul Fatto Quotidiano, e probabilmente avverrà anche per quel sito disgraziato di Dagospia. Nucci non ha tuttavia spiegato a Sergio Rizzo come mai gli stipendi della Sogin pesano come un macigno sull'azienda, nè come mai sono cresciuti a dismisura in questi ultimi anni con oltre 600 dipendenti. Nucci non ha nemmeno risposto cosa c'entri la Sogin con il salone del libro usato organizzata da Dell'Ultri a Milano e sponsorizzata dall'azienda di Stato. Quello che racconta a tutti invece sono i risultati eccellenti alla guida del Gruppo.

Per il Governino Letta i risultati sembra che abbiano pesato meno degli stipendi d'oro elargiti, visto che il nipote di Gianni ha deciso di nominare alla guida della Sogin Leonardo Senni. Capo Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico e grande esperto del core business della Sogin. Forse, e questo sembra essere un bene per le casse dello Stato, Senni e' meno esperto di libri usati e potra' concentrarsi sulla gestione del Gruppo.

Per la presidenza della Sogin si cerca un personaggio di peso che sostituisca l'ex ambasciatore Aragona. Tra gli autocandidati scalpita Stefano Saglia gia' esperto energia per la PDL rimasto senza ruolo dopo gli ultimi giri di poltrone. Nel frattempo i cacciatori di teste messi in pista dal Tesoro stanno chiamano a destra a manca per raccogliere curricula che servano da foglia di fico per coprire la decisione politica.

 

 

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