DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1.BORSA: E' ANCORA EFFETTO BCE SUI LISTINI, LE POPOLARI SPINGONO MILANO A +0,91%
Radiocor - E' ancora effetto Bce sulle Borse europee nonostante il nuovo crollo del greggio (-4,4% a 46,5 dollari il Wti) che sta trascinando al ribasso Wall Street. Confortati dall'indice tedesco Zew oltre le attese, gli indici europei hanno chiuso in rialzo in attesa della riunione della Bce, che giovedi' dovrebbe dare il via al quantitative easing.
A Milano volano ancora le popolari, con il decreto del Governo sul mondo del credito atteso a breve: Bper segna cosi' +7,1% e il Banco Popolare +5,7%. Prosegue il recupero di Yoox (+4,2%) mentre Mediaset (+4,4%) festeggia l'ipotesi di un aumento dei prezzi della pubblicita'. In coda al listino, invece, spiccano ancora una volta i petroliferi con Saipem (-3,8%), Tenaris (-1,9%) ed Eni (-0,56%). Sul mercato valutario l'euro si attesta a 1,156 (1,158 a meta' seduta) e a 136,9 yen (137,46); il cross dollaro-yen si attesta a 118,39 (118,69).
2.DL BANCHE: RENZI, APPROVATE LE MSIURE URGENTI SU CREDITO E INVESTIMENTI
Radiocor - Il Governo ha approvato le misure urgenti su settore bancario e investimenti. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa.
MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN
3.DL BANCHE: RENZI, INTERVENTO SU 10 ISTITUTI CON ATTIVI SOPRA 8 MLD
Radiocor - 'E' una giornata storica perche' dopo 20 anni di dibattito interveniamo attraverso un decreto legge sulle banche popolari, ma su quelle con attivi superiori a 8 miliardi'. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente del Consiglio Matteo Renzi, specificando che sono 10 gli istituti coinvolti e che avranno '18 mesi di tempo' per superare il voto capitario e 'trasformarsi in Spa'. Il provvedimento sulle banche e' l'articolo 1 del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che contiene anche l'Investment compact.
4.DL BANCHE: PADOAN, C'E' STATA CONDIVISIONE COME SEMPRE CON BANKITALIA
Radiocor - 'Non so cosa ha detto il governatore Visco, sicuramente, come sempre in passato quando il ministero' si occupa di questioni bancarie 'ascolta i consigli che vengono anche dalla Banca d'Italia e anche in questo caso c'e' stata condivisione'. Lo puntualizza il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sull'emanazione del decreto legge con le misure urgenti sul sistema bancario. 'Poi le decisioni politiche - ha sottolineato - sono sempre di responsabilita' del Governo'.
5.DL BANCHE: ECCO LE DIECI POPOLARI COINVOLTE NELLA RIFORMA, 7 LE QUOTATE - FOCUS
Radiocor - Ci sono sette quotate, le big del settore, tra le banche popolari oggetto del provvedimento del Governo e destinate a trasformarsi in spa entro 18 mesi. La classifica mostra ai primi posti Ubi, Banco Popolare, Bpm e Bper tutte quotate cosi' come le valtellinesi Creval e Popolare di Sondrio. Quotata anche Banca Etruria, mentre fuori dal listino restano le due big venete: Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La decima, con attivita' tangibili per oltre 9 miliardi, e' la piu' grande popolare del Mezzogiorno: la Popolare di Bari. Il sistema delle popolari conta complessivamente su 70 istituti con 9.248 sportelli e 1,34 milioni di soci. Le banche popolari distribuiscono circa un quarto degli impieghi in Italia e hanno attivi complessivi per 450miliardi. Non sono coinvolte dalla riforma, quindi, una sessantina di banche.
6.DL BANCHE: GHIZZONI, FAVORIRA' L'ATTESO CONSOLIDAMENTO IN ITALIA
Radiocor - 'Credo che questo approccio sia legato al desiderio di rendere il mercato sempre piu' aperto e trasparente e potrebbe favorire il tanto atteso consolidamento italiano'. Lo ha sottolineato l'a.d. di Unicredit, Federico Ghizzoni, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull'annunciata riforma delle banche popolari nella conferenza stampa al termine del cda dell'istituto. Ghizzoni ha precisato che 'non conosco i contenuti' della riforma e il fatto che 'non siamo stati coinvolti non essendo una banca popolare'.
7.TIMEDIA: TELECOM PREPARA DELISTING DOPO STOP A CESSIONE PERSIDERA
Radiocor - Telecom Italia prepara il delisting per Telecom Italia Media. Dopo lo stop alla cessione delle frequenze televisive, secondo quanto risulta a Radiocor, il gruppo telefonico ha avviato le operazioni per presentare un'offerta sul flottante di TiMedia, pari al 22% del capitale, in modo da arrivare a ritirare il titolo da Piazza Affari. TiMedia, che capitalizza circa 100 milioni, e' controllata al 78% da Telecom. L'obiettivo e' completare l'uscita dal listino entro il primo trimestre, o al massimo, considerata l'esistenza di alcuni contenziosi, entro il primo semestre dell'anno.
Dopo il passaggio di La7 e La7d al gruppo Cairo e la vendita agli americani di Viacom della partecipazione in Mtv, Telecom Italia Media e' rimasta ormai una holding con un'unica partecipazione: il 70% di Persidera, la nuova societa' delle frequenze televisive creata insieme al gruppo l'Espresso che e' partner di minoranza (30%). Al termine del lungo processo di integrazione tra gli asset tv di TiMedia e quelli dell'Espresso, durato piu' di un anno, l'intenzione dei soci era quella di valorizzare il business delle frequenze cedendole per un valore di 450-500 milioni. La cessione della controllata Persidera sarebbe stata accompagnata probabilmente anche dal riassetto della holding quotata, ma la risposta dei potenziali acquirenti e' stata deludente e la dismissione e' stata per il momento sospesa.
A seguito di questo stop pero' e' stata avviata l'operazione di delisting di TiMedia che potrebbe avvenire anche attraverso un'offerta pubblica di scambio in azioni Telecom Italia. L'obiettivo e' una semplificazione della catena di controllo dell'unico business operativo della societa' che portera' Persidera a essere controllata (sempre al 70%) direttamente da Telecom Italia. Con l'accorciamento della catena societaria rientreranno in Telecom anche i circa 20 dipendenti della holding quotata . Se l'operazione avra' successo, Telecom Italia Media uscira' da Piazza Affari dopo circa 13 anni. La quotazione infatti era avvenuta nel 2003 in seguito alla scissione delle attivita' di Seat Pagine Gialle. Nei primi nove mesi del 2014, TiMedia ha registrato ricavi per oltre 50 milioni di euro con un margine operativo lordo vicino ai 19 milioni. L'indebitamento al 30 settembre era di 263 milioni. Andrea Fontana e Simona Rossitto
8.CONSUMI PETROLIFERI: UP, -4,4% NEL 2014, TORNATI A LIVELLI META' ANNI '60
Radiocor - I consumi petroliferi nel 2014 sono stati pari a circa 57,6 milioni di tonnellate, con un calo del 4,4% rispetto al 2013, ritornando sui livelli di meta' degli anni '60. Lo rende noto l'Unione petrolifera, facendo anche sapere che nel mese di dicembre sono ammontati a circa 5 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell'1,6% rispetto allo stesso mese del 2013.
9.MORGAN STANLEY: UTILE NETTO 2014 RADDOPPIATO A 6,15 MLD, SOTTO ATTESE
Radiocor - L'anno scorso la banca d'affari Morgan Stanley ha piu' raddoppiato l'utile a 6,15 miliardi di dollari, una cifra comunque sotto le attese degli analisti. Lo comunica il gruppo americano, che nel quarto trimestre ha accusato un calo del 38,4% dell'utile netto rispetto a un anno prima a 1,04 miliardi, pari a un utile per azione adjusted di 39 centesimi, contro attese di 48 cent. Il fatturato trimestrale e' sceso a 7,76 miliardi, da 7,84 miliardi un anno prima, rispetto a un consenso degli analisti pari a 8,08 miliardi. Sui conti della banca americana ha pesato il rallentamento delle attivita' di brokeraggio. Nel pre-Borsa, a Wall Street, i titoli Morgan Stanley cedono circa il 3%.
Il presidente e ceo di Morgan Stanley, James P. Gorman, ha affermato: 'abbiamo terminato il 2014 sostanzialmente meglio rispetto a inizio anno. Abbiamo registrato risultato solidi in parecchie delle nostre attivita' sebbene sulla nostra performance complessiva abbiano pesato condizioni di mercato frammentate nel quarto trimestre. Abbiamo anche affrontato alcune questioni che ci hanno permesso di posizionarci meglio nei prossimi anni, anche se hanno impattato sui nostri risultati nel breve termine'. Quanto al 2015, Gorman ha espresso 'fiducia nel nostro mix di business, nella nostra posizione di mercato e nelle opportunita' che ci si prospettano'.
L'anno scorso Morgan Stanley ha anche registrato un aumento del 5% dei ricavi a 34,3 miliardi e un Common Equity Tier 1 (Cet 1) intorno al 14,2%. Considerando le diverse attivita' del gruppo, la gestione patrimoniale ha registrato nell'anno un utile ante imposte per 3 m iliardi, da 2,6 miliardi nel 2013, investment management un utile pre-tasse per 664 milioni (da un miliardo), e institutional securities un utile ante imposte per 2,7 miliardi (da 946 milioni).
Nel quarto trimestre la gestione patrimoniale ha segnato una crescita dell'utile ante imposte a 736 milioni (da 715 milioni un anno prima), mentre il risultato era negativo per 6 milioni per investment management (da un utile pretasse per 331 milioni un anno prima) e per institutional securities (-863 milioni rispetto a perdite ante imposte per un 1,2 miliardi). A titolo del quarto trimestre la societa', che ha tratto vantaggio da un credito di imposta che le ha permesso di compensare elevati oneri giuridici e un livello di remunerazione alto dei suoi dipendenti, ha annunciato un dividendo di 0,10 dollari per ogni azione ordinaria pagabile dal 10 febbraio.
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