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UNA RICCHEZZA TRA I FIORDI – IL FONDO SOVRANO NORVEGESE VALE MILLE MILIARDI DI DOLLARI – E’ ALIMENTATO CON I PROVENTI DEL PETROLIO. IL GOVERNO QUEST’ANNO HA SPESO 221 MILIARDI PER SOSTENERE L’ECONOMIA INTERNA – LA NORVEGIA HA GLI STESSI ABITANTI DELLA SICILIA
Andrea Tarquini per La Repubblica
Record storico del fondo sovrano norvegese, il più ricco del mondo, per coincidenza all'indomani della riconferma della coalizione conservatori-moderati-neodestra alle elezioni parlamentari. Il fondo è arrivato per la prima volta a superare il valore di mille miliardi di dollari.
E' anche un colpo di fortuna, perché l'euro forte e borse col Toro in sopravvento hanno aumentato il valore dei suoi assets. Ma è anche la conferma della giustezza delle ultime scelte politiche del fondo, il quale ormai vale due volte e mezzo il prodotto interno lordo del ricco Regno del Nord, pur avvantaggiato da una costante, solida ripresa economica.
Recentemente infatti i responsabili del fondo avevano deciso di disinvestire sia da valori legati alla produzione di idrocarburi e carburanti fossili, nonostante la Norvegia sia l'unico vero PetroStato dell'Europa democratica, e poi di sganciarsi da molti asset privati per privilegiare gli investimenti in fondi sovrani in valuta forte.
Creato nel 1998 per garantire al paese un futuro economico, sociale e di welfare sostenibile, il fondo è gestito da una sezione speciale della Banca centrale del regno. Investe tutto quanto ha in titoli stranieri, è presente con i suoi investimenti in 77 paesi e detiene il controllo dell'1,3 per cento di tutti i listini mondiali. Cifra enorme se si pensa che il prospero popolo di Norvegia, giudicata dall'Onu la nazione dove si vive meglio al mondo, conta per appena lo 0,3 per cento della popolazione del globo con circa 5,3 milioni di abitanti, migranti esclusi.
Il fondo ha consentito al governo guidato dalla "Merkel norvegese", la rassicurante premier riconfermata Erna Solberg, di assorbire i contraccolpi del crollo del prezzo del petrolio e i costi della riconversione economica tra ecologia, high tech e reindustrializzazione.
La coalizione di centrodestra ha infatti investito quest'anno 221 miliardi del fondo a sostegno di economia e occupazione, della costruzione di infrastrutture, della pubblica istruzione e del welfare in generale. Un investimento che ha dato ritorni anche elettorali: il governo uscente è stato preferito sebbene di misura come migliore garanzia di stabilità competitività e sicurezza nazionale.
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