IL RICICLAGGIO DIGITALE IN STILE “LYBERTY”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Il Sole 24 Ore Radiocor

Le autorita' federali americane hanno accusato di riciclaggio di denaro Liberty Reserve, societa' online specializzato in scambio di valute e pagamenti via Internet, e il suo fondatore, Arthur Budovsky. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l'accusa e' di avere architettato uno schema da 6 miliardi di dollari, una delle maggiori operazioni mai scoperte, trasformando la societa' 'nella banca preferita della criminalita'', ovvero in una sorta di sistema bancario ombra per cyber-crimini.

Come riferito dalla procura, cinque delle sette persone accusate, compreso Budovsky, sono state arrestate tra la Spagna, New York e il Costa Rica e sono accusate di riciclaggio e trasferimento di denaro senza licenza. Le altre due persone sono ricercate e, qualora fossero fermate all'estero, sara' chiesta l'estradizione. Le autorita' vogliono anche chiarire se Liberty Reserve fosse utilizzata come copertura per frodi sulle carte di credito e sugli investimenti, furti di identita', hackeraggio, pornografia e traffico di narcotici.

'Quello che faceva Liberty Reserve e' diverso da quello che fanno altre societa' del settore, ma dimostra come sia difficile regolamentare il mondo delle monete digitali', si legge nella documentazione. Nei mesi scorsi le autorita' di regolamentazione avevano chiesto che gli scambi di valute digitali rispondessero alle tradizionali leggi antiriciclaggio.

 

 

LIBERTY RESERVE Arthur Budovsky Arthur Budovsky jpeg