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Attilio Barbieri per “Libero quotidiano”
Safilo taglia i costi e licenzia. Non si è ancora spenta l' eco delle celebrazioni per il colpaccio con cui la società bellunese si è aggiudicata la maggioranza dell' americana Blenders Eyewear e arriva la doccia fredda: ricavi netti 2020 in calo fra i 960 milioni e il miliardo di euro, Ebitda rettificato al 6% dal precedente 8-10%. Ma soprattutto 700 esuberi, tutti in Italia.
Un «profit warning» in piena regola, giunto però a Borsa chiusa. Non a caso il titolo Safilo ha messo a segno un balzo a due cifre, +10,48%, unicamente sulla notizia dell' acquisizione in terra americana annunciata l' altroieri. Vedremo oggi.
MARCHI IN FUGA
Il nuovo piano recepisce gli effetti delle più recenti evoluzioni avvenute nel business del gruppo: la cessione delle attività di vendita al pubblico di Solstice, avvenuta il 1° luglio 2019; l' uscita del marchio Dior dal 1° gennaio 2021 e del marchio Fendi dal 1° luglio 2021 sono colpi molto duri. Bilanciati soltanto in parte dai rinnovi: Marc Jacobs fino al 31 dicembre 2026; Tommy Hilfiger, Hugo Boss e Kate Spade, oltre al rinnovo dell' accordo di fornitura con Kering Eyewear e al lancio dei marchi in licenza siglati nel corso del 2019, vale a dire Missoni e M Missoni, Levi' s, David Beckham e Under Armour.
Infine l' acquisizione annunciata lunedì di Blenders Eyewear, marchio californiano in forte crescita, che arricchirà il portafoglio dei marchi di proprietà del gruppo anche su internet visto il canale di commercio elettronico che porta in dote.
Il rilancio, nel nuovo piano, è giocato quasi interamente sul cambiamento del modello di business, con al centro i clienti. «Safilo - si legge in una nota - continuerà a perseguire una strategia di sviluppo multi-segmento e multi-canale anche attraverso l' accelerazione di progetti finalizzati a conseguire una sempre più stretta connessione con il consumatore finale». Questo però è il futuro del gruppo fondato nel 1934 da Guglielmo Tabacchi.
LACRIME E SANGUE
Il presente è segnato dalla perdita delle licenze del lusso Lvmh, che secondo l' azienda rende inevitabile un piano lacrime e sangue che parte da 700 esuberi già nel 2020. La società ha aperto un tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali per individuare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili.
«Oggi», spiega l' ad Trocchia, «stiamo aggiornando ed estendendo il nostro business plan, confermando l' obiettivo strategico di garantire alla società una crescita del business, partendo dai significativi miglioramenti realizzati negli ultimi 18 mesi grazie a un rigoroso piano d' azione per recuperare crescita della top line e redditività operativa».
E meno male che si sono verificati «significativi miglioramenti», altrimenti chissà cosa sarebbe potuto accadere.
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