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Da "il Foglio"
Un vecchio adagio dice: la smentita è una notizia data due volte. A volte non è solo un adagio. Si prenda ad esempio il caso di Generali. O meglio del consigliere delegato del gruppo assicurativo, Giovanni Perissinotto.
Due giorni fa, dopo alcune indiscrezioni del Foglio che accreditavano una benevolenza di Perissinotto verso l'attivismo di Palladio Finanziaria nella scalata a Fonsai, il capo azienda del Leone di Trieste ha dettato all'Ansa queste parole: "La nostra estraneità rispetto a iniziative assunte dai nostri singoli azionisti è ovvia e totale".
Una smentita chiara, secca e inequivocabile. Eppure, nonostante la chiarezza, molti grandi giornali non solo non l'hanno particolarmente valorizzata o enfatizzata, ma hanno delineato una realtà in parte diversa. Il Corriere della Sera diretto da Ferruccio de Bortoli, ad esempio, ieri ha scritto: "Se salta la fusione Premafin-Fonsai, l'intera architettura studiata da Mediobanca sarebbe incrinata. E allora apparirebbe il convitato di pietra di questa vicenda: le Generali, poco entusiaste di trovarsi un concorrente più grande come Unipol-Fonsai".
E che c'entra Perissinotto? C'entra per Massimo Mucchetti, autore dello "scenario" del Corriere: "Tra Meneguzzo di Palladio e il leader del Leone c'è un legame personale consolidato dagli affari tra Palladio e la compagnia. La qual cosa alimenta la tensione che da qualche mese corre tra Piazzetta Cuccia e Trieste".
Che cosa dice il quotidiano Repubblica? Più o meno la stessa cosa: "Voci di dissidio tra Nagel e Perissinotto su Generali alla base della discesa in campo dei veneti", titola il quotidiano diretto da Ezio Mauro. Il cronista finanziario di punta di Repubblica, Giovanni Pons, scrive: "Se Perissinotto sentisse la sua sedia traballare, allora si capirebbe meglio l'incursione di Meneguzzo in Fonsai".
Tutte bugie, invece, per il quotidiano di Torino La Stampa, che definisce addirittura "voci interessate" (chi? Mucchetti?, Pons?) quelle che indicano Perissinotto "nientemeno che come regista occulto - ha scritto Francesco Manacorda - delle mosse di Palladio". Il primo caso di un approfondimento di una smentita. Ovvero: la notizia data tre volte.
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