DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Estratto dell’articolo di Francesco Bertolino per il “Corriere della Sera”
Si accende la contesa per le attività di Vodafone in Italia. Nei prossimi giorni è attesa l’offerta da parte di Swisscom, il gruppo elvetico proprietario di Fastweb. Dovrà confrontarsi con quella da 10,45 miliardi presentata a metà dicembre da Iliad.
Secondo alcune fonti, la proposta di Iliad è considerata dai vertici di Vodafone una base di partenza per eventuali trattative. Iliad ha prospettato formalmente al gruppo britannico un’alleanza paritetica che, nei fatti, è un’acquisizione diluita nel tempo. Partendo dal 50%, infatti, Iliad avrebbe facoltà di comprare ogni anno un altro 10% del nuovo gruppo, potendo così salire fino al 100%. In cambio, Vodafone riceverebbe un pagamento di circa 8,5 miliardi, di cui 6,5 subito e 1,95 con la progressiva salita di Iliad nel capitale.
Swisscom potrebbe perciò avanzare una proposta di acquisto migliorativa rispetto a Iliad, vuoi con un prezzo più alto vuoi con un pagamento immediato dell’intero prezzo. Oppure distinguersi dal gruppo francese, proponendo una joint-venture con Fastweb senza scadenza, che consenta a Vodafone di mantenere un piede sul mercato italiano.
[…] Quali che siano il partner e la struttura, quel che è certo – a giudizio di più osservatori – è che Vodafone punta a incassare una somma significativa dall’operazione in Italia, in modo da poter aumentare la remunerazione per i suoi azionisti (fra cui, guarda caso, figura dal 2022 anche il fondatore di Iliad, Xavier Niel, con il 2,5%).
Margherita Della Valle - Vodafone
Negli ultimi anni la performance di Borsa del gruppo britannico è stata tutt’altro che esaltante (-20% nell’ultimo anno): per rianimare il titolo, la numero uno Della Valle ha intrapreso un piano di razionalizzazione che ha già portato alla cessione della filiale spagnola al fondo Zegona per 5 miliardi e all’accordo per la fusione delle attività britanniche di Vodafone con la rivale CK Hutchison, che in Italia è proprietario del gruppo Wind Tre.
[…] Antitrust permettendo, l’acquisto di Vodafone da parte di Iliad ridurrebbe da cinque a quattro il numero di operatori sul mercato dei servizi di telefonia per i consumatori. Ciò consentirebbe di diminuire la concorrenza sulle tariffe, aumentando ricavi e profitti di tutte le aziende superstiti.
L’aggregazione fra Vodafone Italia e Fastweb creerebbe invece un gruppo molto forte nei servizi di telecomunicazione per le imprese. Tim sarebbe probabilmente costretta a reagire, avviando anch’essa la ricerca di possibili prede.
D’altra parte, il ceo Pietro Labriola ha di recente rimarcato che, una volta completata la vendita della rete a Kkr, Tim potrà giocare un ruolo da protagonista nel consolidamento dell’industria delle tlc. Difficilmente, alla luce della quota di mercato già detenuta, il gruppo potrà rafforzarsi ancora nel settore retail.
Più probabile che Tim vada a caccia di acquisizioni nel comparto dei servizi alle aziende. La cosiddetta Tim Enterprise è uno dei pilastri del piano strategico e offre connettività, cloud, cybersecurity e internet delle cose a imprese e pubblica amministrazione. In passato il fondo Cvc si è fatto avanti per rilevare una quota di minoranza della divisione, valutata nel complesso 6 miliardi. […]
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