SOCCORSO PUBBLICO - SORU STA TRATTANDO CON LE POSTE DI SARMI PER LIBERARSI DI TISCALI, UN FARDELLO DA 200 MILIONI € DI DEBITI - L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDA E PROMESSA MANCATA DEL PD NON RIESCE A VENDERE “L’UNITÀ”, E POTREBBE FARE CASSA VENDENDO IL SUO (EX) IMPERO DI INTERNET, CHE OGGI IN BORSA VALE 60 MLN (DA 25 EURO AD AZIONE NEL 2008 A 3 CENTESIMI OGGI) - LE POSTE SONO INTERESSATE A INTEGRARE AL PROPRIO SERVIZIO DI TELEFONIA MOBILE ANCHE GLI ABBONAMENTI FISSO-INTERNET…

Franco Bechis per il suo blog su "Libero" - http://www.liberoquotidiano.it/

Nel primo trimestre del 2012 raggiunto il primo risultato in utile della sua storia. Ma il 2011 si è chiuso con 38,1 milioni di perdita e una posizione finanziaria negativa di 200 milioni.
Renato Soru non ha più benzina per andare avanti. Il fondatore di Tiscali, nonché editore de l'Unità non ce la fa più a coprire in solitudine le perdite delle sue principali attività. Difficile vendere l'Unità, Soru sta provando a cedere la sua partecipazione in Tiscali (ha il 17,9% della società quotata, e controllata al 75,2% dal mercato).

Secondo quanto risulta a Libero sono in queste settimane in fase avanzata trattative con il gruppo Poste spa guidato da Massimo Sarmi. Tiscali ha una situazione finanziaria molto difficile, anche se proprio pochi giorni fa ha annunciato il suo primo utile operativo ordinario (per 300 mila euro) nel primo trimestre 2012. Al 31 dicembre 2011 il bilancio si è chiuso con una perdita di 38,1 milioni di euro e una contrazione significativa del fatturato. A quella data l'indebitamento del gruppo ammontava a 200 milioni (ridottisi a 195,8 milioni di euro il 31 marzo scorso) e il patrimonio netto consolidato era negativo per 130 milioni di euro.

Situazione molto difficile, tanto che gli stessi amministratori per approvare il bilancio hanno dovuto spiegare che nel lungo termine il piano di ristrutturazione potrebbe funzionare e che quindi hanno scelto il presupposto della continuità aziendale. Tiscali oggi capitalizza in borsa 60 milioni di euro, e l'acquisizione è certamente alla portata di Poste spa che potrebbe essere interessata alla integrazione con la propria Poste mobile, che nel 2011 hanno raggiunto un utile di 26,3 milioni di euro.

L'interesse di Poste è integrare alla propria telefonia mobile anche la parte fisso-Internet che ha Tiscali, anche se i numeri dell'azienda di Soru sono in continua diminuzione: 479 mila clienti adsl e 153 mila clienti mobile. Poste mobile è un operatore di telefonia mobile virtuale che ha già venduto 3 milioni di sim.

 

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