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Finanza & Mercati
Franco Tatò, attuale presidente di Parmalat, diventa anche produttore cinematografico e fa di necessità virtù. Il manager di lungo corso, con la sua boutique di consulenza Tatò e Associati, qualche giorno fa ha infatti rilevato la casa di produzione cinematografica Pixit.
Società schiacciata ormai dalle forti perdite, di cui era azionista anche la moglie del manager, Sonia Raule. L'operazione è dettagliata in un verbale di assemblea straordinaria di Pixit, di cui Finanza & Mercati è entrata in possesso, svoltasi qualche giorno fa a Roma nello studio del notaio Nicola Atlante.
Nel corso della riunione è stato reso noto che, a fronte di un capitale sociale di 100.000 euro e di riserve per complessivi 474.439 euro, le perdite evidenziate nella situazione patrimoniale alla fine dello scorso marzo ammontano a ben 1,8 milioni con ciò determinando un patrimonio netto negativo per 1,22 milioni.
Di conseguenza è stato chiesto ai soci dell'azienda di ripianare il passivo (utilizzando l'intero capitale e tutte le riserve) e di ricostituire un capitale ridotto a 50.000 euro, versando in tutto 1,22 milioni di euro nelle casse della società .
Peccato però che all'atto del versamento si siano sfilati dal salvataggio di Pixit quasi tutti i soci, tra i quali la EsseErre della Raule (che aveva in mano una partecipazione del 39 per cento), Marlie Productions Limited (17 per cento), Giovanni Ferreri (28 per cento), Giancarlo Russo Corvace (5 per cento) e Michael Simkins (5 per cento).
L'unico azionista che ricapitalizza Pixit resta quindi proprio la Tatò e Associati, che aveva il 5 per cento pre-ricapitalizzazione, ma che versando gli 1,22 milioni necessari acquisisce quindi il controllo del 100 per cento. Amministratore unico di Pixit è Lucia Morselli, manager più volte vicina a Franco Tatò, che spiega ai soci, invitandoli a ricapitalizzare, come «sussistono al momento buoni motivi e opportunità di produzione per continuare l'attività aziendale».
Pixit è azionista al 40 percento di Pixstar, la società operativa di produzione cinematografica, dove la Tatò e Associati detiene il restante 60 per cento: quasi contestualmente alla ricapitalizzazione di Pixit, Franco Tatò e la Morselli hanno lasciato il board di Pixstar, di cui oggi la Raule è diventata amministratore unico.
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