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TERREMOTO GUCCI – PINAULT LICENZIA LA COPPIA DI LAVORO E DI VITA FRIDA GIANNINI, DIRETTORE CREATIVO, E PATRIZIO DI MARCO, CEO DELLA SOCIETÀ – RECENTEMENTE FRIDA SI ERA CELEBRATA CON UN DOCU-FILM MA LA GRIFFE ACCUSAVA COLPI (VIDEO)

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THE DIRECTOR - TRAILER (2013) - JAMES FRANCO, GUCCI, FRIDA GIANNINI DOCUMENTARIO

 

 

 

 

Repubblica.it

 

party cucci anthony spinello kris knight e frida gianniniparty cucci anthony spinello kris knight e frida gianninifrida giannini e francesco vezzoli gucci partyfrida giannini e francesco vezzoli gucci party

Terremoto negli uffici e nell'atelier di Gucci: lasceranno i rispettivi incarichi. Lo annuncia una nota ufficiale di Kering. Frida Giannini presenterà la sua collezione donna il 25 febbraio. Prossimamente verrà nominato il suo successore.

 

Frida Giannini, che nel 2006 ha assunto il ruolo di unico direttore creativo della casa fiorentina, ha decisamente rinnovato il marchio storico. "Desidero ringraziare Frida per la sua straordinaria passione, dedizione e per il suo contributo alla storia di Gucci - ha dichiarato nella nota ufficiale diffusa questa mattina Francoise-Henri Pinault, presidente e Ceo del gruppo Kering - è stata l'unico direttore creativo di Gucci per quasi un decennio. Questo è un risultato davvero notevole considerando il livello di responsabilità enorme come supervisore di tutti gli aspetti relativi al prodotto ed all'immagine per un marchio così globale durante un periodo di tempo così lungo". 

frida giannini (2)frida giannini (2)

 

Miuccia Prada Fran ois Pinault Miuccia Prada Fran ois Pinault

A sostituire Patrizio Di Marco, che lascerà l'azienda il primo gennaio 2015, sarà Marco Bizzarri. "E' stato un piacere per me lavorare con Patrizio in questi anni - si legge nella nota di Pinault - le performance ottenute da Gucci durante il suo incarico avvalorano il suo successo. La sua visione strategica, la sua passione, la sua dedizione e il suo carisma sono stati essenziali per portare Gucci dove si trova oggi. Desidero ringraziarlo di cuore ed augurargli in meglio per i suoi progetti futuri". Patrizio Di Marco per sei anni nel ruolo di Ceo di Gucci è stato al vertice della maison. 


Il nuovo Ceo di Gucci, Marco Bizzarri, viene dallo stesso gruppo, in particolare dal 2009 ha ricoperto la stessa carica in Bottega Veneta e dall'aprile di quest'anno ha ricoperto il ruolo di Ceo della divisione 'Luxury-Couture & Leather Goods' di Kering, ruolo che lo stesso Pinault ricoprirà ora ad interim fino alla nomina di un nuovo responsabile. Per il marchio fiorentino che ha 93 anni, "uno dei marchi di lusso più iconici, meglio conosciuti ed autorevoli del mondo", Pinault assicura per il futuro "un nuovo capitolo di successo della sua eccezionale storia". 


Gucci è controllata dal gruppo Kering, che è quotato a Parigi nel Cac40. Il titolo in apertura ha fatto registrare un calo di un punto percentuale.

 

Paola Bottelli per “Il Sole 24 Ore

 

FRIDA GIANNINI A PATRIZIO DI MARCOFRIDA GIANNINI A PATRIZIO DI MARCO

Clamorosa rivoluzione ai vertici Gucci. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, è imminente una doppia uscita di scena: quella del presidente e amministratore delegato, Patrizio di Marco, e quella del direttore creativo, Frida Giannini. A mettere alla porta i due è François-Henri Pinault, ceo e chairman della controllante Kering, che ha comunicato loro, ai primi di dicembre, la risoluzione del rapporto di lavoro. A differenza di di Marco, che è agli ultimi giorni di lavoro, Frida dovrebbe restare per firmare la collezione autunno-inverno 2015-16 maschile, che sfilerà a gennaio a Milano, e quella femminile, in calendario a fine febbraio.

MARCO BIZZARRIMARCO BIZZARRI

 

Sulla poltrona di Pdg sarebbe stato designato Marco Bizzarri, da poco al vertice dei marchi "non Gucci" della divisione Luxury di Kering, nel cui portafoglio ci sono brand del calibro di Bottega Veneta (dalla quale lo stesso Bizzarri proviene, essendo andato a sostituire proprio di Marco, passato alla Gucci) e Saint Laurent, per citare i due dimensionalmente più importanti. Per il posto della Giannini, invece, non sembra sia stato ancora individuato il sostituto, anche se una vacatio protratta nel tempo lascia quasi sempre perplesso il mercato.

 

Quali siano i motivi di una simile drastica decisione non è dato sapere. L'industria del lusso è alle prese con un rallentamento del business in alcune roccaforti come l'Asia e con il congelamento dei consumi in Europa, tranne che in capitali del lusso come Londra. Ma i dati del terzo trimestre dello storico marchio fiorentino, così come quelli dei nove mesi dell'anno in corso, non lasciavano presagire una soluzione di questa portata. Nel terzo trimestre, i ricavi di Gucci sono scesi a cambi comparabili dell'1,9% a 851 milioni e, nel gennaio-settembre, dell'1,3% a 2.527,3 milioni. 

 

MARCO BIZZARRIMARCO BIZZARRI

Secondo gli analisti, Gucci rappresenta circa il 65% dei profitti di Kering e dovrebbe chiudere l'esercizio 2014 con utili sostanzialmente in linea con quelli dell'anno precedente, quando aveva registrato profitti operativi di 1.132 milioni su ricavi di 3.561 milioni, pari al 31,8%, il record di sempre, anche se non a cambi costanti (aveva performato meglio, in percentuale, nel 2010, 2011 e 2012).

 

frida giannini patrizio di marco foto carbone gmt073frida giannini patrizio di marco foto carbone gmt073

Certo, nessuno può nascondersi le complessità dell'ultimo anno e mezzo in un mercato dove per gran parte dei big brand è in corso una flessione delle vendite e una erosione più o meno pesante dei margini. Da tre anni, il marchio della "doppia G" aveva intrapreso un percorso di valorizzazione dell'artigianalità del prodotto, abbassando progressivamente il peso delle borse e degli accessori in tela con il logo, la gran parte dell'offerta, con un prezzo accessibile sotto i 500 euro, e virando verso un innalzamento degli standard sia dei pellami sia delle lavorazioni. 

 

frida giannini james franco foto carbone gmt072frida giannini james franco foto carbone gmt072

Oggi il core business è concentrato nel segmento fra mille e 2.500 euro. Nel contempo, per garantire omogeneità di immagine, i punti vendita wholesale sono stati ridotti in modo importante, concentrandosi sui monomarca (si veda anche l'intervista a di Marco pubblicata su Moda24 del 30 maggio).

 

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Per ogni riposizionamento strategico serve tempo ed è proprio questo che sembra ora mancare a Pinault. Rumor sull'uscita del ceo e del direttore creativo, che sono partner nella vita, si sono succeduti spesso, ma nessuno dava per imminente il "siluramento". Secondo gli analisti, il calo dei volumi di borse vendute – parzialmente compensato da aumenti di prezzo che non sono mai arrivati al 10% – potrebbe essere la causa della scelta di Pinault. E, al momento, non è improbabile che la vicenda finisca nelle aule del tribunale, mentre Frida lavora sulle prossime collezioni con il nuovo ceo Bizzarri.