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Estratto dell’articolo di Andrea Boeris per “MF – MilanoFinanza”
[...] l’invadenza di Elon Musk è destinata ad allargarsi ancora: sarà lui, con la sua Tesla e i suoi modelli elettrici, a salvare le case automobilistiche europee dalle pesanti sanzioni dell’Ue a cui rischiano di andare incontro a partire da quest’anno.
Stellantis, Toyota, Ford, Subaru e Mazda hanno deciso di unirsi a Tesla in un «pool» di condivisione delle emissioni di Co2 per evitare multe che potrebbero ammontare a miliardi di euro. A segnalarlo per prima è stata Automotive News Europe, spiegando che questa decisione è stata confermata da documenti pubblicati dalla Commissione Europea e che anche MF-Milano Finanza ha visionato.
I nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 stabiliti dall'Unione Europea per il 2025 prevedono un taglio del 15% rispetto ai livelli del 2021. Per raggiungerli, gli esperti stimano che almeno il 20% delle vendite delle case automobilistiche debbano essere costituite da veicoli completamente elettrici (Ev). Il problema è che il mercato europeo delle auto elettriche è stagnante, con una quota del 14% che nel 2024 non è cresciuta sul 2023.
Se i produttori non rispettano i nuovi limiti, la multa prevista è di 95 euro per ogni grammo di Co2 oltre il limite per ogni veicolo venduto. Secondo l’associazione di settore Acea, le multe totali potrebbero superare i 15 miliardi di euro, anche se l’organizzazione Transport & Environment ha recentemente stimato che la cifra effettiva potrebbe essere inferiore, attorno a un miliardo di euro.
Tesla, che gestirà il «pool», ha già presentato una dichiarazione d’intenti alla Commissione Europea per formarlo. Questo sistema consente ai produttori di condividere le emissioni di Co2 tra loro, permettendo a chi supera gli obiettivi di compensare con chi li rispetta.
Di fatto, significa che i costruttori di auto che non riusciranno a vendere abbastanza elettriche compreranno crediti sulle emissioni dalla casa di Elon Musk. Un portavoce di Stellantis ha spiegato che la partecipazione al «pool» di Tesla «aiuterà l’azienda a raggiungere gli obiettivi europei del 2025, ottimizzando le risorse».
Nel documento si legge che «qualsiasi altro produttore che desideri aderire al pool aperto deve presentare la propria domanda completa entro e non oltre il 5 febbraio 2025».
POMIGLIANO D ARCO - STABILIMENTO STELLANTIS- PANDA
rima di questa scadenza «è richiesto ai candidati di firmare un accordo di riservatezza e di fornire al gestore del pool», ovvero Tesla, «dati sufficienti riguardanti le proprie emissioni di Co2 (per consentire la valutazione di eventuali rischi per il mancato raggiungimento degli obiettivi del pool) e la loro capacità di coprire eventuali penali per emissioni eccedenti» e «sarà inoltre dovuta una quota di iscrizione per coprire le spese di analisi dei dati e di elaborazione della domanda».
[...]
Volkswagen e Renault hanno già manifestato la possibilità di unirsi a un «pool» per raggiungere i propri obiettivi. Per evitare sanzioni, un quarto delle vendite europee di Vw nel 2024 dovrà essere costituito da auto completamente elettriche. Nel pomeriggio di ieri è stato presentato un secondo «pool» guidato da Mercedes Benz, a cui aderiscono Volvo, Polestar e Smart (marchi del gruppo cinese Geely).
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