
DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA…
Giovanni Pons per "la Repubblica"
Marco Tronchetti Provera Giada Tronchetti Provera Diego Della Valle foto Marie Claire
Si aprono due settimane decisive per il futuro di Rcs Mediagroup. I numerosi soci devono cercare di mettersi d’accordo sulla presentazione delle liste per rinnovare il cda il quale a sua volta dovrà nominare il nuovo direttore del Corriere della Sera. La Fiat è il maggiore azionista con il 16,7% e dovrebbe fungere da catalizzatore di tutte queste scelte ma il presidente John Elkann è l’unico che vorrebbe confermare alla guida della società Pietro Scott Jovane, che secondo lui ha quasi risanato la casa editrice presa in una situazione prefallimentare.
Dunque per evitare l’ennesima contrapposizione si è venuta a creare una formazione “centrista” le cui redini sono state prese in mano da Marco Tronchetti Provera e che agirebbe in stretto contatto con Giovanni Bazoli e Paolo Rotelli.
Questa formazione, che può contare su un pacchetto azionario poco superiore al 12% dovrebbe cercare di individuare i tre nomi — presidente, ad e direttore del Corriere — su cui poi cercare di far convogliare anche le ali, rappresentate da Fiat e Diego Della Valle. Ma anche due azionisti di peso come Mediobanca, che ha il 6,2% e Unipol con il 4,6%. I nomi che girano per le tre posizioni sono diversi e disparati e nei prossimi giorni potranno variare a seconda dei colloqui in corso.
Per esempio i due vicepresidenti di Unicredit, Fabrizio Palenzona e Luca Montezemolo, cercano di avere voce in capitolo in quanto la banca milanese è tra i principali creditori di Rcs e azionista indiretto con l’8,6% in Mediobanca. Se Tronchetti riuscirà a far convergere almeno una delle due ali sulla triade centrista allora è possibile che il rebus delle liste venga sciolto in fretta.
Altrimenti tutto torna in alto mare e qualsiasi soluzione sarebbe possibile, anche la presentazione di più liste. Sullo sfondo l’unico editore della compagine, cioè Urbano Cairo, con il 3%, fortemente critico sulla gestione Jovane. Prima o poi, se troverà il coraggio, potrebbe lanciare con la sua Cairo Communications un’Opas sulla Rcs. E cercare di gestire in prima persona tutto il gruppo.
Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.
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