LO SHOWDOWN SI AVVICINA – UNICREDIT HA CHIESTO AL GOVERNO IL VIA LIBERA PER L’OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO SU BANCO BPM: MELONI E GIORGETTI AVRANNO 45 GIORNI DI TEMPO PER RISPONDERE E VALUTARE IL GOLDEN POWER, COME AVEVANO MINACCIATO QUANDO ORCEL AVEVA ANNUNCIATO L’OPERAZIONE. MA LA CONTROMOSSA DI MPS SU MEDIOBANCA (SPONSORIZZATA DAL GOVERNO) RENDE DIFFICILE LO STOP ALL’AVANZATA DI UNICREDIT

Estratto dell’articolo di D. Pol. per il "Corriere della Sera"

andrea orcel di unicredit

Prende avvio l’iter autorizzativo di Unicredit per l’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm.

L’istituto guidato dal ceo Andrea Orcel ha notificato l’offerta al governo, in base alle procedure previste dal golden power, dopo la pre-notifica inviata da Piazza Gae Aulenti lo scorso 13 dicembre.

Il parere di Palazzo Chigi e del ministero dell’Economia è previsto entro 45 giorni, ma i tempi potrebbero allungarsi di qualche settimana [...]. La risposta del governo è quindi attesa tra la metà e la fine di marzo.

giuseppe castagna 1

Vale a dire in tempo, se tutto andrà come previsto, per l’assemblea del 10 aprile, chiamata a dare il via libera all’aumento al servizio dell’offerta per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. Prima di quella data è atteso anche il via libera di Consob e Bce. Sulla carta nella seconda metà di aprile, potrebbe scattare l’operazione che dovrà incassare anche il via libera dell’Antitrust.

[...] Dopo il lancio dell’ops da parte di Unicredit lo scorso 26 novembre, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva commentato l’operazione: «Vedremo, come è noto esiste la golden Power. Il governo farà le sue valutazioni».

giorgia meloni e giancarlo giorgetti foto lapresse 1

E poco dopo, sollecitato, il ministro aveva aggiunto: «Citando von Clausewitz, il modo più sicuro per perdere la guerra è impegnarsi su due fronti, poi chissà che magari questa volta questa regola non sarà vera», ricordando cioè che Unicredit aveva aperto quasi in contemporanea anche un fronte in Germania su Commerzbank.

Secondo alcune opinioni, il governo potrebbe intervenire nella partita chiedendo per esempio garanzie sul credito a famiglie e aziende oppure sul mantenimento della rete territoriale — anche se qui si dovrà esprimere l’Antitrust — e dell’occupazione.

Intanto Banco Bpm prepara la sua difesa. Il ceo Giuseppe Castagna lavora sui conti e sul nuovo piano nonché sulla possibile revisione del prezzo dell’opa su Anima holding. Li presenterà l’11 febbraio, nello stesso giorno in cui Orcel illustrerà il bilancio di Unicredit.

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