WALL ST. PARTE BENE, MILANO ACCELERA (+2,6%) - LO SPREA CALA A 368, MA IL RENDIMENTO DEI BOT È RADDOPPIATO (2,8%) - RAJOY CAZZIA DI NUOVO MONTI: GLI ALTRI LEADER USINO CAUTELA QUANDO PARLANO DI SPAGNA - GRILLI: GOVERNO RIVEDRÀ STIME PIL AL RIBASSO - UNICREDIT, 2,2 MLN € A GHIZZONI, 1,8 A RAMPL - ELKANN: LETTERA AGLI AZIONISTI EXOR - NOKIA TRACOLLA IN BORSA - MOSCA FRENA LA FUGA DEI CAPITALI CON LO SCUDO FISCALE - IN CINA CALANO IMPORT ED EXPORT…

1 - WALL STREET: APERTURA IN RIALZO SU SCIA BORSE EUROPEE, DJ +0,84%
Radiocor - Wall Street ha avviato la seduta di contrattazioni in rialzo, sulla scia delle piazze europee e della positiva trimestrale di Alcoa -pubblicat a ieri dopo la chiusura dei mercati. Pochi minuti dopo l'inizio, il Dow Jones guadagna 106,04, lo 0,84%, a quota 12.820,76; il Nasdaq cresce di 25 punti, lo 0,84% a quota 3.016,74; e lo S&P 500 aggiunge 12,90 punti, lo 0,95%, a quota 1.371,21. Avvio in positivo per il petrolio: i contratti a maggio guadagnano 64 centesimi a 101,66 dollari al barile.

2 - BORSA MILANO: ACCELERA (+2,6%) DOPO WALL STREET; BPM +7%
(ANSA) - Accelera Piazza Affari, dopo l'avvio brillante di Wall Street. Il Ftse Mib guadagna il 2,6% a 14.856 punti, con la squadra delle banche in prima linea. Bpm cresce del 7%, Intesa Sanpaolo del 6,86% e Unicredit del 6,45%. Seguono Banco Popolare (+4,69%) e Fonsai (+3,41%). Bene Fiat (+3,5%) e Fiat Industrial (+4,47%), debole invece Italcementi (-0,17%), unica in rosso tra le blue chips. In rialzo A2a (+2,54%) dopo il tonfo della vigilia, stabile Eni (+0,12%), mentre Enel guadagna l'1,68%. Occhi su Rcs (+5%).

3 - SPREAD BTP IN CALO A 368 PUNTI BASE
(ANSA) - Lo spread tra il btp e il bund tedesco scende a 368 punti base col rendimento del decennale italiano in calo al 5,48%. Ripiega anche il differenziale Madrid-Berlino, che scende a a 404 punti base col tasso sui bonos al 5,85%.

4 - RAJOY,ALTRI LEADER USINO CAUTELA NEL PARLARE DI SPAGNA
(ANSA) - In un intervento davanti al gruppo del Partido Popular al Congresso dei Deputati il premier spagnolo Mariano Rajoy ha detto che "la situazione della zona euro e dei mercati è di enorme complessità" e secondo El Pais "ha replicato duramente, senza citarlo esplicitamente, a Mario Monti, che la notte scorsa di ritorno dal Cairo ha indicato tra i responsabili della situazione dello spread italiano i problemi della Spagna".

"Ci sono state dichiarazioni di alcuni dirigenti europei, di nuovo questa notte" ha detto Rajoy parlando, secondo il quotidiano di Madrid "con un tono preoccupato". "Voglio dire che noi non siamo contro nessuno, non parliamo di altri paesi, a tutti auspichiamo il meglio, quanto è buono per la Spagna è buono per tutta la zona euro". "Abbiamo tutti problemi - ha aggiunto - noi lavoriamo per risolvere i nostri e aiutare la zona euro, ci aspettiamo che gli altri facciano la stessa cosa, che siano prudenti nelle loro affermazioni. Abbiamo tutti una grande responsabilità, vogliamo una Europa forte e un euro forte".

5 - BOT: RENDIMENTO ANNUALI RADDOPPIA AL 2,84%, COLLOCATI 8 MLD
Radiocor - Le tensioni sui mercati finanziari fanno schizzare i rendimenti dei BoT. Nell'asta di oggi, con la quale il Tesoro ha collocato BoT trimestrali e annuali per complessivi 11 miliardi di euro, i tassi hanno segnato cospicui rialzi. Il rendimento lordo del BoT annuale, offerto per 8 miliardi e richiesto per oltre 12 miliardi, e' salito al 2,84% dall'1,405% dell'asta del mese scorso (+1,435 punti). Ancora piu' accentuato il rialzo del BoT trimestrale: il tasso lordo del titolo a 3 mesi, collocato per 3 miliardi a fronte di una domanda pari a 5,4 miliardi, si e' attestato all'1,249% dallo 0,492% dell'asta di marzo (+0,757 punti).

6 - GERMANIA: COLLOCA 3,87 MLD BOND 10 ANNI A 1,75%, NUOVO MINIMO STORICO
Radiocor - Il governo federale tedesco ha collocato bond a 10 anni per 3,87 miliardi di euro al tasso dell'1,77%, il livello piu' basso di sempre. Il coupon indicato ieri dal governo era invece dell'1,75% annuale. La Bundesbank, che gestisce il collocamento del debito, ha ricevuto in totale richieste per 4,109 miliardi, inferiori rispetto all'offerta che era di 5 miliardi e ha accettato tutte quelle al tasso piu' basso, quindi appunto 3,87 miliardi. La rimanente tranche non collocata per 1,130 miliardi e' stata invece trattenuta dalla banca centrale per essere poi collocata in un secondo tempo sul mercato secondario.

7 - PIL: GRILLI, GOVERNO RIVEDRA' STIME IN LINEA CON UE
(ANSA) - Il governo rivedrà al ribasso, nel Def, le stime sul Pil nel 2012. "Noi siamo sempre abbastanza coerenti con le stime della Commissione europea" ha risposto il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, alla domanda se il governo si accinga a tagliare le stime di crescita. L'ultima indicazione è -0,4% mentre per l'Ue è -1,3%.

8 - UNICREDIT: PER GHIZZONI 2,19 MLN NEL 2011, 1,8 MLN A RAMPL
Radiocor - La remunerazione complessiva di Federico Ghizzoni, numero uno di UniCredit, e' stata nel 2011 di 2,19 milioni, mentre al presidente uscente del Gruppo bancario, Dieter Rampl, sono andati 1,8 milioni. E' quanto si legge nel documento sulla politica retributiva del Gruppo 2012, consultato da Radiocor. Il direttore generale, Roberto Nicastro, ha ricevuto una remunerazione complessiva di 2,13 milioni. Il vice-presidente vicario Luigi Castelletti ha avuto 426.631 euro e il vice-presidente Fabrizio Palenzona 472.233 euro.

A Farhat Omar Bengdara, ex governatore della Banca centrale libica che rappresentava gli interessi del Paese medio-orientale prima della guerra civile, sono andati 281.000 euro. In una nota del documento si precisa che Ghizzoni e Nicastro, al pari degli altri top manager esecutivi, in tutto otto, non ricevono alcuna remunerazione variabile riferita alla perfomance 2011. Per questi, infatti, si legge ancora nel documento, sia il management sia il cda hanno ritenuto che la decisione piu' appropriata sia di non pagare il bonus 2011.

Per gli alti dirigenti, i primi 120 del Gruppo, il variabile e' stato ridotto del 60% con numerosi casi di 'zero bonus'. Piu' dell'80% dei bonus 2011, cosi' ridotti, sara' differito nei prossimi anni e soggetto al raggiungimento di ulteriori condizioni di performance. Inoltre, non c'e' stato per il 2011 nessun incremento retributivo, fisso o variabile, tranne rare eccezioni, in particolare in quei Paesi che hanno sostenuto il Gruppo con risultati positivi.

9 - EDISON: LUNEDI' IN AGENDA CDA PER ANALISI VERDETTO CONSOB SU OPA
Radiocor - Il consiglio di amministrazione di Edison e' pronto a riunirsi per esaminare le possibili conseguenze del verdetto Consob sull'Opa di Edf. L'incontro, secondo quanto risulta a Radiocor, e' in agenda per lunedi' prossimo 16 aprile, data in cui sono stati preallertati i consiglieri e che verra' confermata nei prossimi giorni. L'ordine del giorno, al momento, non e' stato ancora comunicato ma e' plausibile che verra' analizzato, per quanto di competenza della Edison, il parere con cui Consob ha di fatto chiesto a Edf di alzare da 0,84 a 0,895 il prezzo dell'Opa su Foro Buonaparte.

L'Autorita', infatti, ha motivato la propria decisione muovendo anche alcuni rilievi alle perizie con cui i tre advisor indipendenti, scelti da Edison, hanno sdoganato un'operazione chiave del riassetto: la cessione del 50% di Edipower da parte della stessa Edison ai soci italiani. La vendita della quota nella ex genco avrebbe l'effetto di migliorare la situazione finanziaria del gruppo, che altrimenti abbisognerebbe di un aumento di capitale per fare fronte a investimenti e rimborsi del 2012. E proprio l'attuale situazione finanziaria potrebbe rappresentare un altro d egli argomenti che potrebbero essere presi in esame dal consiglio.

10 - ELKANN, VIAGGIO FIAT-CHRYSLER APPENA INIZIATO
(ANSA) - "Siamo convinti che il viaggio di Fiat-Chrysler sia appena cominciato: continueremo a raccoglierne i frutti nei prossimi anni". Lo afferma John Elkann nella lettera agli azionisti di Exor. "Abbiamo la grande fortuna di avere Sergio Marchionne alla guida: è riuscito a fare meraviglie", aggiunge Elkann.

11 - EXOR: ELKANN,FUORI EUROPA 62% RICAVI MAGGIORI SOCIETA'
(ANSA) - E' realizzato fuori Europa il 62% dei ricavi delle maggiori società di Exor, la holding del gruppo Anelli. Lo dice il presidente John Elkann nella lettera agli azionisti. Gli Stati Uniti rappresentano il 27% dei ricavi del gruppo e sono il primo mercato per fatturato aggregato. Il 2012 per Exor sarà un anno all'insegna della prudenza e della continua semplificazione. "I dati sui consumi, soprattutto in Europa, continuano ad essere deboli"

Exor si concentrerà meno sui piccoli investimenti, di più sulle grandi società. Fanno eccezione Economist e Almacantar. A indicare la strategia è John Elkann nella lettera agli azionisti. Nel 2011, malgrado la congiuntura, l'insieme degli ebit dei 4 più grandi investimenti é stato pari a 4,8 miliardi di euro (+215% sul 2009).

12 - EKLKANN, ASSEMBLEA AZIONISTI 29/5 NELLO STADIO JUVE
(ANSA) - L'assemblea dei soci di Exor il 29 maggio si terrà allo stadio della Juventus. Lo ha reso noto John Elkann nella lettera agli azionisti della finanziaria. "La Juventus è l'unica squadra a iscrivere nel bilancio un attivo immobiliare di questo tipo", aggiunge Elkann.

13 - NOKIA: TAGLIA STIME MARGINE OPERATIVO I TRIM E CROLLA IN BORSA (-11%)
Radiocor - Nokia rivede al ribasso le previsioni relative al margine operativo della divisione Devices & Services nel primo trimestre e il titolo crolla alla borsa di Helsinki perdendo circa l'11%, ai minimi da 15 anni. Il taglio delle previsioni, si legge in una nota, e' a seguito di un'incidenza di fattori negativi superiore al previsto. In particolare le stime di margine operativo non-Ifrs sono ora negative di circa il 3% mentre precedentemente era atteso un sostanziale pareggio, piu' o meno il 2%. Per il secondo trimestre, sempre per la divisione Devices & Services, l'attesa e' ora di un margine operativo in linea o sotto il livello del primo trimestre 2012.

14 - TLC: KROES, RITARDO BANDA LARGA COSTA A ITALIA 1,5% PIL
(ANSA) - Il ritardo nello sviluppo della banda larga costa all'Italia tra l'1 e l'1,5% del Pil. E' la stima fatta dalla Commissaria europea per l'agenda digitale, Neelie Kroes, nel suo intervento al Forum della Confindustria Digitale a Roma durante il quale ha anche sottolineato come "il 41% degli italiani adulti non usa mai internet". Partendo dal principio che "l'investimento in Information and Communications Technology (Ict) dà grandi ritorni" Kroes ha poi affermato che nel settore Ict entro il 2015 serviranno 700.000 professionisti: "Una grande opportunità per l'Italia dove la quota di laureati in scienze informatiche sono un terzo di quelli prodotti negli altri grandi paesi dell'Europa occidentale".

Per quanto riguarda i ritardi italiani nella diffusione della rete a banda larga, Kroes ha ricordato che il traffico in rete "raddoppia ogni 2-3 anni" e che "non possiamo affidarci alle infrastrutture vecchie di decenni" ma "abbiamo bisogno di nuovi investimenti per rimuovere queste strozzature e dare un impulso alla nostra economia". Un problema, quello delle infrastrutture e della penetrazione della banda larga, particolarmente sentito in Italia dove, come affermato da Kroes, "il livello è del 10% inferiore rispetto a Francia e Germania".

15 - FONSAI SCOMMETTE SUL SEDICI...
Vittoria Puledda per "la Repubblica" - Lunedì prossimo. I pronostici sono per quella data, anche se formalmente il cda principale, quello di Fonsai, non è stato ancora convocato. Ma un po´ tutti sono convinti che per il 16 aprile si arriverà ad indicare un "range di capitale economico", insomma un concambio per far nascere la Grande Unipol, la mega-fusione a quattro tra Via Stalingrado e la galassia Ligresti.

I rovesci di Borsa non aiutano, ma gli advisor lavoreranno ventre a terra per tutto il week end, sembra, per arrivare alle necessarie equivalenze mentre nel frattempo altri advisor - con tutta probabilità Gianni Origoni, Pwc e Reag - stanno cercando risposte e forse responsabilità legali in seguito alla denuncia di Amber. Un aspetto che riguarda anche Milano assicurazioni, oggetto di molte operazioni con parti correlate (i Ligresti).

16 - SCUDO FISCALE AL 20% COSÌ MOSCA FRENA LA FUGA DEI CAPITALI...
Daniele Mastrogiacomo per "la Repubblica" - Anche la Russia ricorre allo scudo fiscale. Con un´interpretazione tutta particolare. Per arginare l´emorragia di capitali (40 per cento) diretti all´estero, l´Agenzia delle entrate ha messo a punto una norma che alza fino al 20 per cento l´imposta per ogni transazione verso i paesi considerati dei paradisi fiscali. La lista è lunga: ne contiene 44, compresa Cipro che tuttavia rivendica un accordo per la doppia tassazione.

Preoccupati da questa fuga massiccia che finisce per incidere su un´economia in espansione ma ancora fragile e incerta, i dirigenti del Cremlino hanno deciso di agire con una norma che potrebbe entrare in vigore già dal prossimo mese. Si tratta di un deterrente; anche se i tecnici e gli esperti del ministero delle Finanze, da cui dipende l´Agenzia, restano scettici. Molto dipende dalla collaborazione dei paesi nel mirino del fisco, gran parte dei quali vive proprio sul segreto bancario. Ma definire una forbice che punisce gli esportatori illegali di capitali all´estero con una tassa del 20 per cento e premia i virtuosi soltanto con un 9 per cento può avere i suoi vantaggi.

I costi dei trasferimenti, secondo la norma, non saranno più considerati delle spese. Così come i servizi, i lavori, gli interessi dei mutui, i diritti sui patrimoni e sui titoli. Il fisco agirà a tappeto. Sarà il titolare della società a dover dimostrare di non essere il beneficiario. Documenti alla mano. Se ammetterà l´esportazione pagherà solo il minimo previsto: 9 per cento. Se cercherà di nascondere la fuga scatterà il massimo dell´aliquota: il 20 per cento.
Un modo diretto di fare cassa in attesa dei rientri. Per rimpinguare il deficit delle entrate e spingere i capitali a restare dentro i confini.

17 - LA CRESCITA DELLA CINA NASCONDE LA FRENATA DI IMPORTAZIONI ED EXPORT...
Wayne Arnold per "la Stampa" - C' è della sofferenza dietro le ultime notizie economiche positive della Cina. Sebbene il tasso mensile d'inflazione al consumo sia stato sorprendentemente elevato, i prezzi alla produzione stanno scendendo. Un'eccedenza commerciale mensile di 5,35 miliardi di dollari nasconde una flessione dei tassi di crescita delle esportazioni. Se le autorità in Cina considerassero la rapida crescita del Pil come il maggiore bene economico, tali segnali di relativa debolezza economica potrebbero indurle a introdurre stimoli valutari e fiscali.

Ma i riformatori che stanno prendendo il comando a Pechino potrebbero essere contenti di lasciare l'economia a soffrire per un breve periodo a fronte di guadagni a più lungo termine. Il tasso d'inflazione annuale a marzo, pari al 3,6%, continua a salire sebbene sotto l'obiettivo del 4%. L'accelerazione è stata influenzata da fattori stagionali, soprattutto dall'aumento dei prezzi della verdura fresca. I prezzi alla produzione meno stagionali sono diminuiti dello 0,3%. Questo è in linea con l'indice Hsbc dei direttori degli acquisti, che ha mostrato un calo del fatturato delle fabbriche a marzo per il quinto mese consecutivo.

Gli ultimi dati commerciali confermano la debolezza delle esportazioni viste nello stesso indice manifatturiero Pmi (l'indice dei direttori degli acquisti). I risultati trimestrali indicano un rallentamento della crescita delle esportazioni. Il forte aumento della domanda mensile Usa è stato incoraggiante, anche se gli ultimi dati sull'occupazione statunitense segnalano che la crescita futura potrebbe essere più lenta, ma le esportazioni del primo trimestre verso l'Europa sono scese sotto i livelli del dopo Lehman.

La crescita dei prestiti è rallentata, nonostante due riduzioni dei requisiti dei rapporti di riserva delle banche. I leader della Cina non sembrano preoccupati. Potrebbero ostacolare le previsioni di un rinvio delle riforme durante una transizione di leadership.Forse sia la nuova sia la vecchia leadership ritiene che il modello di crescita basato sugli investimenti abbia reso l'economia disorganizzata e insostenibile, come afferma il premier uscente Wen Jiabao.

 

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