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LA GUERRA DEI DAZI PRENDE QUOTA – XI JINPING ORDINA ALLE COMPAGNIE AEREE CINESI DI NON ACCETTARE  CONSEGNE DI AEREI REALIZZATI DA BOEING, IL COLOSSO AEROSPAZIALE USA, E DI COMPRARE PIU’ ATTREZZATURE E PEZZI DI RICAMBIO DA AZIENDE STATUNITENSI – IN EUROPA RYANAIR AVVERTE CHE, SE I VELIVOLI ORDINATI DA BOEING DOVESSERO DIVENTARE PIÙ CARI A CAUSA DEI DAZI, LA COMPAGNIA LOW-COST RIMANDERA’ L'ACQUISTO PREVISTO DEI “737 MAX”…

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Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per www.corriere.it

 

XI JINPING - BOEING

La Cina aumenta l’intensità della guerra commerciale con gli Stati Uniti e ordina alle compagnie aeree nazionali di non accettare ulteriori consegne di aerei realizzati da Boeing, il colosso aerospaziale Usa.

 

Mentre in Europa il ceo di Ryanair, la principale low cost, avverte che se i velivoli ordinati — sempre da Boeing — dovessero diventare più cari a causa dei dazi a quel punto potrebbe ritirare i 737 Max più in là nel tempo. Una doppia notizia negativa per Boeing che cerca da tempo di riprendersi dopo gli anni difficili tra incidenti, progetti di sviluppo rallentati e la concorrenza schiacciante dell’europea Airbus.

 

boeing 787 dreamliner 1

Secondo l’agenzia Bloomberg, che ha sentito fonti informate sulla questione, Pechino ha comunicato ai vettori cinesi — a partire da Air China, China Eastern e China Southern — di sospendere il ritiro dei Boeing ordinati, ma anche di non effettuare più alcun acquisto di attrezzature e pezzi di ricambio per aerei da aziende statunitensi. Tutto questo nell’ambito della guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti: il presidente Donald Trump ha imposto dazi fino al 145% sui beni cinesi. E il gigante asiatico ha risposto con dazi del 125% sui beni americani.

 

METTI IL DAZIO TOGLI IL DAZIO - MEME SU TRUMP

[…]  resterebbero decine di altri velivoli Boeing fermi nei parcheggi dei centri di assemblaggio. Il governo cinese — prosegue Bloomberg — starebbe valutando modi per fornire assistenza alle compagnie aeree che noleggiano aerei Boeing e che si trovano ad affrontare costi maggiori.

 

[…]

 

Perdere il mercato cinese, anche se temporaneamente, potrebbe complicare il percorso di risalita di Boeing. Secondo le stime soltanto la Cina rappresenterà il 20% della domanda globale di aeromobili nei prossimi vent’anni.

 

Con Airbus in rapida espansione e la comparsa — sui collegamenti nazionali e intra-asiatici — del Comac C919 (il velivolo di fabbricazione cinese che sfida l’A320 e il B737), il colosso statunitense rischia di perdere definitivamente quella fascia di clienti.

 

michael o'leary

In Europa, parlando con il Financial Times, il ceo di Ryanair Michael O’Leary, avverte che potrebbe ritardare la consegna degli aerei sempre di Boeing se questi dovessero diventare più costosi a causa dei dazi.

 

Si annuncia così il rischio di uno scontro — anche legale — tra produttori e compagnie su chi dovrà sostenere i costi derivanti dalla guerra commerciale. O’Leary, noto per ottenere da Boeing sconti sostanziosi, anche del 65-70% sui prezzi di listino, si aggiunge a quanto detto nei giorni scorsi da Ed Bastian, ceo di Delta Air Lines Ed Bastian: «Non abbiamo intenzione di pagare i dazi sui nuovi aerei Airbus — ha dichiarato — e rinvieremo le consegne degli aerei su cui gravano ulteriori aggravi di costi».

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