alessio e simone vittoria
MANUELA MODICA per repubblica.it
Non ce l’ha fatta. Il piccolo Simone D’Antonio dopo più di due giorni di agonia è morto intorno alle dodici di oggi al Policlinico di Messina. Era stato ricoverata nella notte tra giovedì e venerdì in terapia intensiva pediatrica dove era arrivato in elisoccorso da Vittoria. Le gambe già tranciate dall’impatto col Suv che ha travolto lui ed il cugino Alessio, morto poco dopo, erano state ricucite già all’ospedale del ragusano. A Messina per giorni si sono alternati gli specialisti del Policlinico.
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Simone era in coma farmacologico e combatteva con una febbre alta e con un assestamento emodinamico, di circolazione e pressione, dopo l’amputazione che presentava varie complessità. I genitori sotto shock si sono alternati in questi giorni al capezzale de ragazzo: “Ci hanno distrutto una famiglia”, questo il commento di mamma Valentina, mentre parlava con i parenti accorsi da Vittoria fino a Messina per assistere i D’Antonio: “Basta tutto il dolore che già stiamo patendo, non vogliamo parlare”, aveva detto una zia del ragazzo. Giorni di lunghe attese appesa alla speranza che il ragazzo potesse superare il momento critico. Speranza ormai finita.
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Il bambino era ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale del policlinico di Messina. "Al suo arrivo avevamo già giudicato le sue condizioni gravissime. Abbiamo tentato in tutti i modi di salvarlo, ma ogni terapia non è bastata a farlo rimanere in vita. Siamo rammaricati", afferma Eloise Gitto, direttrice del reparto.
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