Estratto dell’articolo di Daniele Luttazzi per il Fatto Quotidiano
ALAIN ELKANN IN TRENO - MEME
Tutt’Italia sta ridendo di Alain Elkann: in un articolo per Repubblica s’è lamentato di un gruppo di adolescenti tatuati e muniti di iPhone che su un Italo diretto a Foggia lo hanno disturbato parlando ad alta voce di calcio e di fighe mentre lui voleva leggere in santa pace Proust nell’originale francese. C’è chi s’è stupito del suo essere fuori dal mondo. Io no. Nel 2005 mi intervistò in tv sulle mie traduzioni di Woody Allen per la Bompiani, e a un certo punto mi chiese: “Ma lei perché non fa più televisione?”. La troupe scoppiò a ridere. Elkann: “Perché ridete?”.
daniele luttazzi
Gli raccontai dell’editto bulgaro. E lui, celestiale: “Ah, ma davvero?”. Scrittore, giornalista, nonché consigliere del ministro Urbani, Elkann non sapeva nulla dell’editto bulgaro. (Non è colpa sua: Proust non ne parla). Comunque, per rimediare alla figura barbina da principessa sul pisello, l’ufficio stampa di famiglia (la stessa che organizzò le copertine de L’uomo Vogue e di Vanity Fair per celebrare Lapo campione di stile dopo la notte brava con droghe e transessuali) ha diramato agli organi di stampa una velina con aneddoti che rendano più alla mano, quindi meno odioso, lo spocchioso Alain Elkann.....
ALAIN ELKANN